Il consiglio comunale ha approvato il bilancio 2010 col voto contrario della minoranza, molto critica con le scelte dell’Amministrazione guidata dal sindaco Federico Talè.
“Scelte – esordisce il consigliere Dante Olivieri – estremamente negative per il futuro. L’Amministrazione comunale non ha fatto nulla per correggere i gravi errori commessi negli anni passati.
L’Unione con Mondolfo era stata imposta dai dirigenti Pd e aveva prodotto solo spreco di denaro pubblico senza vantaggi per Mondavio. Quando Talè ne ha decretato il fallimento pensavamo che l’interesse dei cittadini venisse prima degli intrallazzi della politica, invece era solo la resa dei conti dopo le elezioni provinciali.
La maggioranza ha respinto la proposta di riappropriarsi della gestione dell’acqua, con altri Comuni dell’ex Consorzio, dicendo che non è possibile tornare indietro; in realtà vuole che rimanga nelle mani dell’Hera, società controllata dal Pd.
Non bastava la scelta sciagurata dell’ex sindaco Dominici di affidare all’Aset per 30 anni la raccolta rifiuti; ora le viene affidata anche la raccolta differenziata porta a porta, che inizierà a luglio con un aumento in prospettiva della Tarsu del 26%.
L’Unione Roveresca gestisce in proprio questi servizi a costi molto più bassi ma Talè sembra non saperlo”.
L’adesione a questa Unione per la minoranza porterebbe molteplici vantaggi.
“Perché utilizziamo un’autista in più per il trasporto scolastico e non ci associamo ai Comuni vicini che fanno quasi lo stesso percorso? Perché non è stata stipulata la convenzione già concordata per la polizia municipale? Aderendo ad una Unione dei Comuni omogenea ed efficiente, come la Roveresca allargata, si possono migliorare i servizi, abbassare i costi e risolvere le problematiche degli uffici valorizzando il personale.
Non si sentiva proprio la necessità di assumere nuovo personale senza concorso per svolgere mansioni di segreteria, o distogliere personale della ragioneria per attività di programmazione turistica sottratte alla Pro Loco.
Viene aumentata la spesa corrente e non ci sono risorse per gli investimenti, solo 23.000 euro per opere pubbliche e 350.000 euro per mutui tutti da verificare.
Il sostegno alle famiglie colpite dalla crisi è ridotto alla cifra simbolica di 5.000 euro, con un regolamento che finora non ha concesso niente a nessuno.
E’ la politica degli annunci, basata solo su promesse di contributi di “compagni” altolocati; ma questi alla fine presentano il conto e a pagare sono i cittadini di Mondavio”.
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