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sabato 27 novembre 2010

Mondolfo, Alemanno lancia Diotallevi come candidato a sindaco di Mondolfo


E’ arrivato da Roma il sindaco Gianni Alemanno per lanciare la candidatura a sindaco di Mondolfo di Carlo Diotallevi.
Ieri pomeriggio al salone Aurora, il primo cittadino della capitale è stato ospite dell’incontro dal titolo "La buona amministrazione: l'esempio di Roma e le realtà della Regione Marche", organizzato dai circoli Nuova Italia di Fano e Mondolfo e dal gruppo consiliare del Pdl regionale.
Insieme ad Alemanno e a Diotallevi sono intervenuti Giancarlo D'Anna, consigliere regionale del Pdl e presidente Nuova Italia di Fano, i colleghi Giovanni Zinni e Giulio Natali, l’on. Carlo Ciccioli.
Di dubbi sulla ricandidatura di Diotallevi alle elezioni amministrative che si terranno con ogni probabilità in primavera, ce ne erano pochi già alla vigilia dell’incontro e le parole di D’Anna hanno fatto scattare l’applauso della numerosa platea.

“Il direttivo del Pdl ha espresso che Diotallevi può essere il candidato a sindaco di Mondolfo. Io ci credo. Abbiamo voluto invitare l’amico Alemanno perché oltre ad essere un politico che tutti stimiamo enormemente, rappresenta un portafortuna. Tutte le volte che viene dalle nostre parti ci incoraggia e i vari candidati hanno successo. E’ venuto a sostenere la mia campagna elettorale per le scorse regionali ed io sono stato eletto.
La speranza ora è che anche a Mondolfo le cose vadano bene. Auspichiamo un cambiamento di rotta”.

E’ stata poi la volta di Diotallevi.

“La situazione di Mondolfo è paradossalmente simile a quella che Alemanno ha trovato quando è diventato sindaco. Mi riferisco ai problemi legati alla sicurezza, alla mancanza di strutture per i giovani, al debito e alla spesa fuori controllo del Comune.
E’ venuto il momento di cambiare. Tra qualche mese abbiamo tutti noi l’occasione di far ripartire Mondolfo e Marotta cambiando questa Amministrazione”.

Ha concluso Alemanno che rivolgendosi a Diotallevi non ha usato mezze parole.

“Nel 2006 persi come è capitato a te la prima volta. Due anni dopo sono diventato sindaco e sono convinto che anche a te ci riuscirai perché la gente ha voglia di cambiare”.

L’intervento del sindaco di Roma è stato ripetutamente interrotto dagli applausi.

“Dove c’è lo stesso potere da troppi anni bisogna cambiare, solo così è possibile ridare slancio ad un Comune.
Quando diventerai sindaco Carlo ti accorgerai cosa uscirà fuori. Io me ne sono accorto appena insediatomi trovando un debito di 12 miliardi. Un bravo sindaco deve partire dai valori e far diventare il Comune una casa di vetro. Il cittadino sempre al centro dell’attività amministrativa, a lui bisogna far conoscere le scelte. Va reso protagonista. Lo stesso discorso vale per chi fa impresa.
Qui per rilanciare settori nevralgici come il turismo e la cantieristica è necessario che chi amministra rappresenti un sostegno, un aiuto concreto per l’imprenditore”.

Infine il consiglio.

“Per vincere, come abbiamo fatto noi a Roma, dovete essere intransigenti sulla strada del cambiamento che deve essere radicale”.

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