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venerdì 26 novembre 2010

A Sant'Andrea di Suasa, torna il Ghianday


Secondo appuntamento del Ghianday (ovvero la Festa del frutto della quercia): sabato 27 novembre.

L’appuntamento rivolto ai bambini e naturalmente anche agli adulti è votato alla riscoperta dei gesti antichi, delle tradizioni, del rispetto dell’ambiente e della natura che ci circonda. Tutto in questo territorio parla di cultura e il paesaggio ne rappresenta l’espressione più tangibile.
Sono i campi e le strade, le case e i borghi, le siepi e le piante che tra riti, memorie e saperi fanno di un luogo un territorio. Prendersene cura è segno di civiltà.

Questi alberi – Ivo Picchiarelli – piantati lungo le strade e in mezzo ai campi da chi sapeva che non ne avrebbe mai viste le ghiande stanno ancora lì a ricordarci gli anonimi antenati che hanno fondato in tal modo il nostro paesaggio. Le ghiande cadute che marciscono a terra trasmettono, invece, l’incuria e il degrado che deturpa il paesaggio e offende lo sguardo. Raccoglierle da terra per darle al Nino è renere un omaggio concreto alla bellezza delle querce ridando loro, con l’uso e la cura, la ragione del loro esistere ed insistere ancora come cardini dell’architettura del paesaggio. Inoltre, raccogliere le ghiande per darle al Nino come fossero tante monetine cadute a terra trasmette il senso umile e laborioso del risparmio.

Programma:

Sant’Andrea di Suasa – Mondavio (PU)
L’appuntamento prevede l’incontro alle ore 14:30 presso l’ingresso del paese per spostarsi successivamente sul luogo della raccolta.

Al calare del buio è prevista a una merenda (pane e salumi della Filiera Io Nino) con racconti e letture intorno al fuoco.

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