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sabato 5 giugno 2010

San Lorenzo, il Sindaco interviene sul boom di impianti fotovoltaici: "Il Comune ha ben poca voce"


I numerosi impianti fotovoltaici a terra che sono sorti e sorgeranno nel centro laurentino stanno facendo discutere sia i partiti politici che i cittadini. L’Amministrazione comunale e il sindaco Antonio Di Francesco provano a far chiarezza.

“Abbiamo sempre guardato con favore alle energie rinnovabili, tuttavia negli ultimi mesi siamo stati bersagliati da numerose richieste di autorizzazioni per l’installazione di impianti, in esito alle quali, occorre fare alcune considerazioni. Lo Stato, benché non abbia emanato su questa materia “linee guida” che rinviano ad una conferenza Stato-Regioni da tenersi in tempi imprecisati, ha dichiarato le opere connesse al fotovoltaico di pubblica utilità, indifferibili e urgenti, con il risultato che ogni Comune ha ben poca voce sia in tema di programmazione che autorizzazione.
L’autorizzazione all’installazione di impianti fotovoltaici viene rilasciata dalla Provincia o Regione a seconda delle capacità produttive o dimensioni dell’impianto. L’Amministrazione comunale viene sentita solo come componente all’interno delle conferenze dei servizi con parere non vincolante. Come sempre, cosciente del suo ruolo di custode del proprio territorio e della necessità di difenderne le bellezze, compatibilmente con le necessità energetiche della vita odierna, fra le primissime nella Regione, abbiamo dotato il Comune di un regolamento, nonostante che da più parti giungessero pareri discordanti sulla validità di simili atti.
Il regolamento rappresenta oggi l’unica possibilità che l’Amministrazione ha a propria disposizione, che sta applicando e che difenderà strenuamente. L’atto tra l’altro è stato preso a modello da altri numerosi Comuni della Regione”.

L’Amministrazione ha anche preso contatti con i vertici politici e tecnici della Provincia e della Regione.

“Per sollecitarli ad emanare direttive chiare e univoche e regole comportamentali circa l’installazione di questi impianti. Tutto ciò ci dà l’occasione per evidenziare come i piccoli Comuni, già defraudati di risorse economiche e giuridiche dalle normative inique degli ultimi anni, si trovano a dover affrontare situazioni e problemi creati da leggi che difendono maggiormente gli interessi privati rispetto all’interesse collettivo”.

Il Festival dei Luoghi Interrotti fa tappa a Calmazzo


Dopo l’inatteso successo della prima serata, prosegue il Festival dei Luoghi Interrotti: il secondo appuntamento si terrà domenica 6 giugno presso il lavatoio pubblico di Calmazzo con una giornata dedicata ai quattro elementi.
Si comincia fin dalle ore 16 di pomeriggio con “Suggestioni aeree”, una dimostrazione sulle elementari leggi che regolano il volo e sulle potenzialità del vento mentre a cura dell’Associazione Urbinate Dilettanti Aquilonisti mentre alle ore 17 sarà la volta di “Bucato bianco cenere”, un laboratorio per bambini su come si faceva il bucato una volta curato da Francesca Tonucci.
Contemporaneamente la strada, rigorosamente chiusa e pedonale, sarà animata dalle performance dei Circateatro di Urbino.
Per le ore 18 è previsto l’incontro con il Comitato Accadueò (Forum Italiano Movimenti per l’acqua) dal titolo Acqua: luogo comune, un argomento quanto mai attuale. Sarà inoltre presente il banchetto per la raccolta firme per il referendum sull’acqua.
Al tramonto ci sarà una particolarissima performance musicale pensata appositamente per l’occasione, “Droplets. per lavatoi, risuonatori e suoni d’acqua”, concerto live electronics di Nicola Casetta e Lorenzo Binotti. Alle ore 20 il Comitato di Quartiere di Calmazzo si occuperà della cena (necessaria la prenotazione) e alle ore 21.30 “Suoni di terra”, una video performance di Massimo Ottoni.
A seguire intrattenimento musicale del Duo Cinnamomo.Per la prenotazione della cena e info: 0721 831603 - 327 5967717.


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venerdì 4 giugno 2010

Centrale Turbogas di Corinaldo: petizione online per ottenere l'inchiesta pubblica


In data 8 febbraio il Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano ha richiesto al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale un’Inchiesta Pubblica nell’ambito del procedimento di autorizzazione della Centrale Turbogas di Corinaldo: nonostante siano trascorsi più di 3 mesi, contrariamente alle previsioni di legge, non abbiamo ricevuto alcuna risposta!

L’Inchiesta Pubblica è un importante strumento, riconosciuto dalla legge, che consente ai cittadini di partecipare allo studio del progetto, intervenendo in una assemblea pubblica a cui possono partecipare i cittadini insieme alle pubbliche amministrazioni e al proponente (EDISON S.p.A. nel nostro caso) per un confronto pubblico sul progetto e deve essere fatta prima della conclusione del sub-procedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA).

E’ molto importante che ci venga riconosciuto questo diritto, per questo abbiamo bisogno che molte persone aderiscano alla nostra richiesta.

Chi volesse associarsi alla nostra richiesta potrà farlo tramite la petizione online attiva sul nostro sito www.valcesanosostenibile.org.



Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano

San Lorenzo in Campo, Sara Sanna e Michele Spallacci sul podio agli Interregionali di Tae Kwon Do

Ormai non è più una novità. I ragazzi laurentini dell’Accademia “Chosun” Tae Kwon Do continuano ad ottenere risultati straordinari dimostrando di essere tra i più validi a livello non solo regionale.

Domenica al Palaindoor di Ancona i ragazzi allenati dal maestro Adriano Beltrami, sono stati grandissimi protagonisti al Campionato Interregionale di combattimento 2010.
Nella categoria Senior Femminile (-53 kg), la bravissima Sara Sanna è salita sul secondo gradino del podio.
La giovane laurentina si è dovuta arrendere in finale all’Alvarez, atleta di esperienza internazionale.
Lo stesso brillante risultato l’ha ottenuto Michele Spallacci nella categoria Cadetti Maschile (+78 kg).
E’ stato invece eliminato ai quarti di finale, al termine di una sfida molto equilibrata, Andrea Sanna che gareggiava nella categoria Senior Maschile (-63 kg).
Solo qualche mese fa ai Regionali di Taekwondo di Forme, Sara e Andrea Sanna si erano laureati campioni nella categoria Senior.
Molto bene erano andati anche Federico Trastulli, cintura nera, piazzatosi secondo, così come Giovanni Gregorini nella categoria Cadetti, cintura verde, e Marco Pappalardo, cintura rossa. Sul terzo gradino del podio era invece salito Davide Sanguinetti, cintura nera, nella categoria Junior.

“Si è conclusa una stagione straordinaria – sottolinea Adriano Beltrami – senza dubbio la più positiva di questi 17 anni di attività. Ci siamo migliorati in tutte le categorie e competizioni a dimostrazione che il lavoro, l’impegno e la passione pagano sempre.
Ad Ancona ci siamo trovati di fronte gli atleti migliori d’Italia, provenienti da varie Regioni come Lombardia, Puglia e Lazio, e meglio non potevamo davvero comportarci. Sono molto soddisfatto del gruppo che ho la fortuna di allenare”.

L’Accademia “Chosun” Tae Kwon Do ha la sede principale a Pergola. Gli allenamenti si tengono tutti i martedì e venerdì dalle ore 20 alle 21 nelle palestre comunali di San Lorenzo in Campo e Pergola.

San Costanzo, giovane morto per overdose: arrestato spacciatore


Carabinieri bloccano anche grossista cocaina con 630 gr. droga

(ANSA) - FANO (PESARO URBINO), 4 GIU - E' stato arrestato dai carabinieri lo spacciatore che avrebbe ceduto la dose di eroina mortale al giovane di 23 anni morto il 2 giugno a San Costanzo (Pesaro Urbino).

E' un operaio fanese di 26 anni, trovato in possesso di altro stupefacente.

Dovra' rispondere del reato di morte come conseguenza di altro delitto.

Indagando sulle amicizie della vittima, i militari hanno arrestato anche un pregiudicato albanese di 33 anni.

In casa aveva 630 grammi di cocaina, per un valore di mercato di 80 mila euro.

Ritenuto un grossista dello spaccio, l'albanese riforniva vari corrieri in zona.(ANSA).

giovedì 3 giugno 2010

Squola: "L'acqua non è bi-partisan"


L’Acqua è PARTISAN e anche tanto. La scelta radicale e non riducibile a favore della gestione dell’acqua sociale e quindi in definitiva “pubblica” (in una sua accezione fortemente innovativa) è fortemente politica. Ed è di parte: partigiana appunto. Che poi gli ultimi residui fossili della rappresentanza, che sono gli spettri dei partiti, si dividano e contorcano sull’argomento tirati per giacche e fasce tricolori da questa o quella lobby o multinazionale, non è che poi ci interessi poi molto. Rispetto al tentativo (fortemente politico e anche questo molto..”partisan”) di mettere a profitto anche il 70% del nostro corpo composto d’acqua, si sta articolando una azione di sabotazione di massa e consapevole. Una azione di resistenza costituente nazionale incredibile nei numeri e composizione, inaspettata per coscienza e radicalità. Siamo “(“”)Il Partito(“”)”, il partito più grande, coeso ed eterogeneo. Che va ben oltre, come diceva un celebre pezzo rap di qualche anno fa, “da madre teresa a che guevara”. Siamo la maggioranza come siamo maggioranza quando tuteliamo le nostre montagne dalle cave, la nostra aria dagli inceneritori. Quando difendiamo i “beni comuni” e per essi proponiamo modalità di gestione antagonisticamente diversi dagli attuali.
I numeri lasciano poco spazio all’immaginazione e fanno paura alle caste. Qualche centinaio di soggetti sociali (dalle parrocchie ai circoli anarchici) hanno scatenato una guerriglia autorganizzata e senza tregua su tutto il territorio nazionale. Migliaia di iniziative e banchetti. Da piazza Duomo a Milano a Frontone. Ad oggi parliamo di 700mila firme ad un mese di distanza dalla chiusura delle campagna. E senza carrozzoni burocratico sindacali ad organizzare e decidere.

Impressionanti i numeri che rendono l’iniziativa non più oscurabile, che pongono la problematica in testa alle agende politiche. Anche dalle nostre parti. Le 500 firme raccolte in alta valcesano (San Lorenzo, Pergola, Frontone e Serra Sant’Abbondio) parlano di un target (ottenuto divedendo per 90 il numero dei votanti) raggiunto al 450%. Ordinate file di cittadini con il documento in mano al mercato di San Lorenzo, sotto la pioggia pergolese e nei gazebo alle sagre di Frontone. Consiglieri di maggioranza e di opposizione certificano la marea popolare che “ci mette la firma”. Coscienti e critici con gli apparati di appartenenza. Sindaci democratici che vogliono abrogare provvedimenti legislativi scandalosi che un loro governo a predisposto aprendo la via alla privatizzazione e quelli del PDL contro il “decreto Ronchi” che avrebbe l’intenzione di porre la pietra tombale sopra un sistema idrico nazionale pubblico a gestione sociale. Spezzando un autismo che li vorrebbe solo riferiti a lobby e consigli di amministrazione riallacciano un legame popolare e con un gesto dal sapore “rivoluzionario” escono dagli scranni consiliari e firmano riannodando un filo spezzato con i propri amministrati. E’ successo a Fano ma anche da chissà da quante altre parti. Altri pensatori in altri tempi avrebbero parlato di una “egemonia culturale”.

Andremo avanti fino alla fine della campagna di raccolta firme ascoltando e inventandoci nuovi modi per dettare agende politiche e sociali fino alla vittoria referendaria e anche oltre. Intercettando questa ansia di protagonismo sociale, che percepiamo palpabilmente nei nostri banchetti, e dando rappresentanza politica alla moltitudine coagulandola con la partecipazione.
Siamo autorganizzati ma non siamo ingenui: che nessuno osi strumentalmente a cavalcare quest’onda. Per nessun motivo. Anche noi vorremo conoscere i particolari della mossa che ha portato la cessione della quota del comune pergolese in Megas nelle mani di una Multinazionale della sete come Hera e vorremo che la maggioranza Laurentina spiegasse i motivi per cui non ha voluto palesemente iscrivere nel proprio statuto che l’acqua è dei cittadini (in termini sostanziali e non ideali). Lo vogliamo sapere e ne chiediamo conto. Ma sono altre storie e non vogliamo annacquare una rivoluzione con beghe intestine a carattere clanico.

Siamo noi ad esserci svegliati. Il Sogno, adesso, è nostro.

Spazio Pubblico Autogestito SQUOLA
www.squola.org

Ville & Castella, il Festival che comincia dove finisce l'asfalto


Nell’anno terzo della ripresa del festival, forti della ritrovata e gradita collaborazione con l’Amministrazione Provinciale, torniamo al programma mammuth, toccando 14 Comuni diversi! Cresciuti tuttavia alla scuola dell’immaginazione, abbiamo osato inserire spettacoli al di là delle nostre possibilità, chiedendovi con ciò di collaborare con il pagamento di un equo biglietto (10 appuntamenti su 23). Maggior spazio è stato concesso al teatro (Voci del tempo, Jamin’à, Ovadia, Ceronetti, Lemming, Ferretti, Tombini, Socìetas), anche se la musica impone la sua originalità. Nell’ordine: musica riciclata, folk mondiale, tarante polifoniche, etno-minimalismo, canto persiano, space-trance music, combat-folk, musica naturale, chitarrismo acustico. L’onore dell’alba dorata va a Mastrini, il pianista che ama fare, come noi, le cose al contrario. Oltre la sveglia pianistica trovate pure un vero concerto per dormire. Due incontri-seminari arricchiscono il cartellone, per passare dalle parole ai fatti. La chiusura è affidata al jazz di un pianista turco, lasciando così la staffetta nelle mani del Fano Jazz Festival.
A parte la serata dedicata a Gigi Meroni (eccezione dovuta, visto il mondiale che ci alita sul collo) con le amate conferenze affrontiamo esplicitamente un tema che, vuoi o non vuoi, ha sempre connotato lo spirito della manifestazione, ovvero, lo “Spirito”, cioè quella dimensione dell’essere che passa attraverso le maglie larghe della scienza numerica per lasciare grandi varchi interpretativi alle religioni, alle filosofie, alle psicologie, alle arti, alle superstizioni, alle new-age. Ville e Castella ha sempre fraternizzato con tutte le tradizioni sapienziali che non derivano dalla logica aristotelica. Le culture indiana, cinese, mesoamericana, sciamanica, celtica, pellerossa, sono diventate oggi così consuete da essere entrate in farmacia, invece i grandi monoteismi annaspano spesso nello sprezzo pregiudiziale. Proviamo a fare un po’ di chiarezza. L’argomento, certo, è enorme, ma non per questo ci inibisce. Ville e Castella non ha pretese cattedratiche, ma curiosità e vocazione divulgativa. Certi discorsi vengono meglio in campagna, lontano da cupole, pagode, minareti e accademie.
Da tempo diciamo che il consumismo autolesionista incardinato sulla trimurti “auto-televisione-centro commerciale” funziona solo numericamente, ma lascia dietro se una scia di depressioni che esplodono ad ogni luna piena. Le nostre scelte sono improntate il quanto più possibile all’ecologismo (cibo biologico, riciclaggio, e quest’anno anche carpooling e bicicletta). Se questa è una moda, beh, vuol dire che è una moda intelligente! Ville e Castella non salverà il mondo, certo, ma cercherà di non essere complice dell’ignavia.
Per gentile concessione dell’etimologia, lo spirito è anche il cuore della comicità – spiritosa, appunto – ed anche il cervello della enologia, il cui prodotto distillato – l’alcool – è popolarmente chiamato “spirito”. Ecco ricomposta tutta l’anima del festival, all’insegna totalizzante dello spirito.
Quindi, tra apocalisse ed ebbra ilarità, buona estate.

Nino Finauri



Il programma della manifestazione è consultabile all'indirizzo www.villecastella.it

Marotta, la lista civica Per Cambiare delusa dalla conferenza sulla complanare: "Pronti ad una nuova protesta"


Mercoledi sera si è svolta a Marotta un’assemblea organizzata dal Partito socialista riguardante la questione della complanare incompleta di Marotta alla quale erano presenti l’assessore provinciale Galuzzi, il Sindaco di Mondolfo Pietro Cavallo e il Sindaco di Fano Stefano Aguzzi mentre stranamente non era presente nemmeno un assessore per il Comune di San Costanzo.

Noi come lista Civica Per Cambiare abbiamo partecipato con i Consiglieri comunali Bassotti, De Angelis, Diotallevi e Riccardi. L’assemblea si è tenuta a distanza di oltre un mese dalla grande manifestazione di protesta del Comitato Pro Marotta Unita che con un grande corteo (oltre 500 persone) aveva sfilato per le strade della città per chiedere il prolungamento della complanare.
In quella occasione i Sindaci e la Provincia avevano preso impegni solenni di fronte ai cittadini promettendo che si sarebbero subito attivati in maniera unitaria rimediando così agli errori del passato.
Con questo spirito siamo andati alla conferenza di Mercoledì confidando che le divisioni e le incertezze fossero svanite e che avremmo potuto visionare finalmente un progetto unitario con tempi certi.
Purtroppo così non è stato e l’assemblea è stata davvero molto deludente: nessun progetto unitario e condiviso sull’allungamento della complanare e, quel che è più grave, non c’è ancora stato un nuovo incontro con il Ministero e l’ANAS al fine di rivedere il progetto.
Siamo tragicamente tornati al punto di partenza: la serata è stata un triste revival del passato nella quale ognuno ha cercato di dare la colpa agli altri adducendo documenti e prove della propria innocenza sull’attuale situazione di stallo.
Una vera e propria armata brancaleone in cui ognuno ha affermato di aver contattato singolarmente Regione, Ministero e Autostrade, ma la realtà è che prevalgono ancora forti divisioni sul progetto e che tutti si muovono alla spicciolata senza un reale coordinamento.
L’unica certezza è che tutti sono favorevoli all’allungamento della complanare perché altrimenti il nuovo asse stradario accordato dalla Società Autostrade a Marotta di Mondolfo finirebbe in un imbuto come Via Vecchia Osteria, vale a dire un attentato alla salute e alla sicurezza dei cittadini di Marotta.
Una nota negativa va alla Provincia che è l’Ente avrebbe dovuto coordinare tutta la vicenda e che doveva far approvare in maniera univoca il progetto cantierabile ai tre comuni pronto da presentare alla conferenza dei servizi e al Ministero cosa che non ha ancora fatto.
La Provincia (l’assessore Galuzzi) a sua volta ha dichiarato l’intenzione di riconvocare un ulteriore incontro tra le parti per cercare di superare le divergenze, ma occorre dire che troppi punti sono ancora da concordare affinché la pressione sulla riapertura dei termini dell’accordo sia univoca forte e quindi credibile perché possa essere vincente e portare a quel risultato che i cittadini vogliono per avere più sicurezza, tutela della salute ed in sintesi per una migliore qualità della vita.
E allora Sindaci e Provincia fate presto perché noi della Lista Civica, le associazioni ed i cittadini di Marotta e Mondolfo siamo stanchi di aspettare: occorre agire in fretta ed in maniera unita e coordinata o la partita è già persa anche perché la terza corsia e la complanare dovranno essere consegnate nel 2012. Vogliamo infine rassicurare tutti i cittadini che, se le istituzioni non saranno in grado di prendere entro poche settimane una decisione chiara, siamo pronti ad organizzare prima dell’estate insieme a tutte le associazioni comunali disponibili una nuove e più eclatante manifestazione di protesta.
Se tutto questo non fosse sufficiente ed ANAS e Autostrade non realizzassero il progetto allora chiediamo alla Provincia di Pesaro e Urbino di farsi carico di reperire le risorse economiche per completare l’opera perché non devono essere ancora una volta i cittadini di Marotta e Mondolfo a pagare a causa dell’incapacità delle istituzioni e dei politici.


Bassotti Francesco
De Angelis Tonino
Diotallevi Carlo
Riccardi Ersilia


Comunicato stampa

Asilo estivo alla Fattoria didattica Casale Venezia


Una idea nuova ed originale per i mesi estivi è quella che propone la Fattoria didattica Casale Venezia a tutti i genitori dei bambini dai 3 agli 8 anni.

Un asilo estivo nel quale si seguirà il metodo Steineriano, dal suo fondatore il filosofo Rudolf Steiner, che si pone l’obiettivo di favorire un armonico sviluppo della personalità del bambino in tutte le fasi della sua crescita.

Dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle 17.30, nella splendida cornice di Casale Venezia, una perla incastonata nella natura, l’insegnante Antonella Mennuni accoglierà e intratterrà i bambini con attività ludico e ricreative: pittura, lettura di fiabe, lavori manuali, preparazione del pane, modellaggio e tanti giochi all’aria aperta.

Iscrizioni entro il 25 giugno
Costo: 15 euro al giorno
Per informazioni ed iscrizioni: Casale Venezia (0731.982179) – Valentino Goffi (328.6250093)
www.casalevenezia.com

Fattoria Agrituristica Casale Venezia
La natura intorno a te


Tra colori, suoni e profumi, per conoscere e riscoprire antiche tradizioni e il legame che esiste tra la terra e l’uomo.
All’interno dell’Azienda agricola e fattoria didattica Casale Venezia, dal 1996 a totale conduzione biologica, una perla incastonata nella natura più incontaminata, si trova l’omonimo agriturismo, il vero agriturismo.
L’odore e il suono degli animali, la simpatia della famiglia Goffi, Maurizio ed Elisa, un panorama da favola. Casale Venezia si trova a due passi da suggestivi borghi tutti da visitare, Nidastore, Loretello e San Pietro, a paesi affascinanti come Arcevia, Pergola e San Lorenzo in Campo, ricchi di storia e tradizioni.
Qui potrai acquistare e gustare i prodotti della terra, ortaggi, frutta, olio: un vero esempio di filiera corta che, oltre a garantire freschezza e genuinità, consente una spesa accessibile a tutte le tasche.
Tanti i servizi che offre l’agriturismo, dalle attività didattiche al trekking, dall’ospitalità per gli animali alla cucina per gli ospiti, dai servizi per diversamente abili alle camere climatizzate.
Sul nostro sito internet potrai anche consultare la vastissima attività didattica che proponiamo.

La Fattoria Agrituristica Casale Venezia si trova a Nidastore di Arcevia (AN), in via Nidastore 126.

L’insegnante Antonella Mennuni

Diplomata di scuola Magistrale, possiede gli attestati di Educazione all’immagine e Animazione e drammatizzazione; e i certificati di frequenza: la coppia in conflitto, il bambino audioleso, arte terapia, acquarello steineriano, le scuole di Reggio Emilia.

Numerose le esperienze lavorative: organizzazione di corsi di educazione per adulti presso CESVIP (Piacenza), collaboratrice in corsi di aggiornamento per insegnanti e bambini (Milano), educatrice (Varese), educatrice sociale presso centro ricreativo e riabilitativo (Varese), istruttrice presso Parchi Robinson, animatrice pedagogica (Varese), ideatrice e regista della rassegna televisiva “Spazio Infanzia”, attrice presso il TDA (Varese), educatrice di sezione presso l’asilo parrocchiale di Lissago (Varese), fondatrice di un giardino per l’infanzia (Locarno).
Vincitrice di una borsa di studio per gli studi pedagogici steineriani.

Scuola steineriana

Le scuole steineriane seguono il modello pedagogico di Rudolf Steiner che si basa sull'utilizzo della percezione dei 12 sensi per accedere all'apprendimento cosciente. Oltre ai cinque sensi esterni, esisterebbero infatti sette sensi interni, individuati come: senso della vita, del movimento, del calore, dell'equilibrio, del pensiero, della parola, dell'io. Ciascuno di questi dodici sensi sarebbe in relazione con una forza dello zodiaco e la sua relativa qualità. Per ottenere questo scopo sono largamente usate tutte le Arti.

L'autoeducazione nella scuola steineriana

La scuola steineriana nasce dall'unione spirituale di Rudolf Steiner e da quella materiale dell'industriale Emil Molt. Il metodo scelto ed usato da Steiner si basa sui seguenti elementi:
• presentazione dei diversi punti di vista su un oggetto di studio;
• creazione delle condizioni più giuste e più sane che permettono alle energie vitali di sprigionarsi;
• ricerca della verità nella vita quotidiana;
• libera manifestazione della natura, attraverso la cura dell'essere umano;
• attenzione costante alla crescita del bambino.
Steiner fa propria la massima di Goethe secondo la quale "la teoria per se stessa a nulla serve, se non in quanto ci fa credere alla connessione dei fenomeni". L'esperienza è una visione che ha bisogno di una terminologia, e non è la terminologia stessa. La prima completa esperienza di insegnamento di Steiner ebbe luogo con un bambino in età di scuola elementare, con problemi psichici e fisici. La ricerca costante del metodo giusto per insegnare a questo particolare bambino, e la certezza della presenza di facoltà grandi e nascoste nel piccolo rappresentano i segreti della pedagogia steineriana.
L'apprendimento non ha limiti se esso trova le possibilità di realizzarsi e se il bambino si serve prima dell'imitazione dell'adulto, e poi della libertà individuale. Educare ed istruire nella scuola steineriana non vuole possedere in partenza un ideale di bambino ma si ha invece presente l'essere umano nella sua complessità, il quale conduce la sua vita terrena insieme agli altri uomini.
L'obiettivo principale della scuola steineriana è quello di usare materiali e strumenti della didattica, di programmare l'offerta delle discipline, di rendere i contenuti dell'istruzione malleabili rispetto al rapporto alunno-docente. L'anima della scuola è il collegio insegnanti che, in primo luogo, crea l'unità come impegno morale degli adulti verso i giovani. La materia è il mezzo di cui si serve l'insegnante per arrivare all'alunno. Il lavoro manuale è utile perché valorizza le mani come parte del corpo che favoriscono l'armonia psico-fisica.

Gli insegnanti della scuola steineriana

Per Steiner la pedagogia è un'arte e il maestro vi deve essere portato ed avere una sorta di vocazione". L'insegnamento non è solo un freddo passaggio di informazioni, ma è una relazione tra due esseri umani, in cui uno è assetato di conoscenza e l'altro è portato a trasferire tutto il proprio sapere umano ed intellettuale.
La scuola steineriana è una realtà scolastica a prima vista molto singolare, ma poi a ben guardare non troppo diversa da ogni altra scuola che ponga al centro della sua opera educativa l'essere umano. Gli insegnanti steineriani lavorano per un ideale di educazione, sebbene non cerchino di formare il bambino ideale, e continuamente adattano la materia di insegnamento al bisogno di comprensione spirituale. I primi insegnanti della scuola steineriana furono scelti personalmente da Steiner che li avviò all'arte dell'educazione; vale a dire allo studio della natura del bambino valorizzato per i sentimenti, per la volontà, per l'intelligenza.
Per essere buoni educatori e bravi insegnanti è opportuno guardare a quello che si fa; ma prima e soprattutto a quello che si è. Il primo lavoro pedagogico consigliato da Steiner è quello che ogni insegnante fa su se stesso, affinché una corrente di pensiero regni tra maestro e scolaro, e non ci sia solo un programma comune, un curricola da seguire, dei progetti da realizzare. Le materie vanno armonizzate nel senso che tutti i saperi devono compendiarsi in modo da offrire un insegnamento unitario; una tale prospettiva presuppone che ogni insegnante sia divenuto consapevole del modo con cui ogni campo interagisce con l'altro.

Pergola, ultimo appuntamento di Sponge Living Space. "Perfect number": 9 artisti, 9 curatori, 9 stanze, 9 project room, 9 personali


Nel segno del numero 9 si conclude la stagione espositiva 2009-2010 di Sponge Living Space. “Perfect Number” è il titolo dell’evento: 9 artisti, 9 curatori, 9 stanze, 9 project room, 9 personali.
Vanno in archivio dodici mesi ricchissimi di mostre d’arte contemporanea che hanno acceso i riflettori su tanti giovani artisti locali e nazionali. Esposizioni che hanno riscosso un notevole successo di pubblico e critica e che spingeranno gli organizzatori a proseguire questo percorso originale e di assoluta qualità.
Un evento al plurale di declinazione dello spazio, versatile e mutevole, di confronto di linguaggi e strategie espositive, di dialogo intersoggettivo, libertà progettuale.
Gli spazi di Sponge Living Space saranno invasi, sovvertiti e ripensati criticamente da 9 artisti, in relazione dialettica e reciproca con un curatore. L’appuntamento coordinato da Sponge ArteContemporanea è per sabato 5 giugno alle ore 18 negli spazi della home gallery a Mezzanotte di Pergola.

Partecipano al progetto: Max Bottino, con la cura di Cristina Petrelli, Domenico Buzzetti, curato da Renate Auzina, Tiziana Contino, da Susanna Ferretti, Constantin Migliorini, da Roberta Ridolfi, Sabrina Muzi, curata da Dario Ciferri, Michele Pierpaoli, da Stefano Verri, Elena Rapa, da Simonetta Angelini, Cristina Treppo, a cura di Carlo Sala, Rita Vitali Rosati, a cura di Carolina Lio.

Un evento in cui i lavori artistici si pongono in relazione attiva e propositiva con lo spettatore e lo spazio fisico attraverso il medium del discorso critico ed espositivo dei curatori coinvolti. Attivando il pensiero attraverso relazioni esposte e proposte.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni su appuntamento fino al 4 luglio (339.4918011 - pressoffice@spongeartecontemporanea.net).

Moto: minacce morte a Valentino Rossi, denunciato un uomo


Operaio in Piemonte, annunciava 'azione violenta' MotoGp Mugello

(ANSA) - PESARO, 3 GIU - E' stato identificato e denunciato dalla Digos della Questura di Pesaro l'uomo che da giorni minacciava di morte il campione di motociclismo Valentino Rossi.

E' un operaio di 42 anni che vive a Casale Monferrato (Alessandria). Sotto falso nome, mandava mail e telefonava a parenti e amici di Rossi, e ai giornali, dicendo che avrebbe ucciso Valentino durante il MotoGp del Mugello.

La vicenda era stata tenuta segreta per non danneggiare le indagini: stamani la perquisizione in casa dell'indagato, disposta dal pm di Pesaro e condotta con la Digos di Alessandria.

In collaborazione con la Polposta sono state raccolte prove schiaccianti, tanto da indurre l'operaio a confessare. Sara' denunciato per minacce gravi. (ANSA).

“Fano Music Story", il libro scritto da Paolo Casisa che racconta le storie della musica fanese è ponto


“Fano Music Story", il libro che racconta le storie dei musicisti fanesi dal 1930 al 1980 è pronto. Paolo Casisa, musicista ed artista di strada, ha appena concluso l’opera che uscirà a Natale e sarà in vendita in tutte le librerie di Fano e Pesaro.

“Nelle pagine del mio libro è presente tutta l'evoluzione della musica moderna, ma suonata esclusivamente da artisti fanesi. In ogni capitolo è descritta la storia musicale del solista o complesso protagonista, con foto che punteggiano tutta la carriera, sino ai giorni nostri.
Inoltre sono presenti alcuni ricordi autobiografici di moltissimi musicisti, che hanno commentato di loro pugno una parte appassionata della loro vita scandita dalla musica.
Emozionanti le pagine dedicate ai locali dove si faceva musica: quelli eleganti, Florida, Bar Lido, popolari, Giardino Danze, Arena Due Leoni, Sala Grillo, nei quali i fanesi andarono sin dagli anni ’30 a svagarsi, ballare e divertirsi.
Tra le numerosissime immagini, anche molti grandi artisti che si sono esibiti a Fano, Mina, Little Tony, Tony Dallara, Patty Pravo, Al Bano, The Rokes, a volte accompagnati da musicisti fanesi.
Nei racconti autobiografici si possono riconoscere gli importanti cambiamenti sociali italiani, la guerra, il boom economico, il ’68, il fenomeno beat, l’avvento del rock, ma vissuti esclusivamente da musicisti fanesi, che hanno riempito di musica, cultura giovanile e divertimento la nostra città.
Il libro contiene circa 1200 fotografie inedite che giacevano negli album di famiglia degli oltre 300 musicisti fanesi da me contattati nel corso dei tre anni che sono occorsi per completare l’opera”.

Quattro i capitoli, anni ’30 ’40 ’50, anni ’60, musicisti emigrati all’estero, anni ’70; 54 storie autobiografiche, 80 schede, 300 pagine circa, 389 musicisti citati nel libro.

“Sono certo che almeno quattro generazioni di fanesi troveranno tra le pagine un pezzetto della loro giovinezza”.

Ora l’autore, considerato l’alto costo della pubblicazione, è alla ricerca di aziende, associazioni ed istituzioni interessate a sponsorizzare il progetto.

San Lorenzo, Berti: “Estate ricca di eventi e manifestazioni grazie alle numerose associazioni presenti sul territorio”


L'estate che ci apprestiamo a vivere sarà costellata da numerosi appuntamenti in grado coinvolgere tutti i cittadini e tutti coloro che decideranno di trascorrere le loro vacanze nello splendido centro cesanense. Verranno proposte iniziative inerenti alla musica, allo sport, alla cultura ed alla gastronomia locale da parte di numerose associazioni del paese.

Nell'ottica di favorire la più ampia diffusione e pubblicizzazione degli eventi estivi, sostenendo nel contempo l'attività svolta dalle stesse associazioni locali, l'amministrazione comunale- Assessorato alle associazioni- ha in programma il costante aggiornamento del calendario degli appuntamenti per mezzo del rinnovato sito internet istituzionale e la diffusione di pieghevoli informativi in tutti gli esercizi pubblici del paese.
Tali volantini verranno diffusi all'inizio di ogni mese estivo e riporteranno al loro interno tutte le date ed i luoghi delle iniziative del mese in corso con una breve descrizione dell'evento che verrà proposto.

Con tale progetto comunicativo si vuole anche sottolineare la vicinanza e la collaborazione dell'amministrazione comunale con tutte le associazioni laurentine con l'intento di valorizzare le bellezze del nostro paese e le idee ed i progetti dei nostri concittadini.



CALENDARIO EVENTI GIUGNO 2010

6 GIUGNO TORNEO MINI VOLLEY - G.S VOLLEY - Parco di Via Molino

8 GIUGNO SAGGIO MUSICALE DI FINE ANNO SCUOLA PRIMARIA “D.ALIGHIERI” - IST.COMPR. -Giardini Pubblici ore 21:00

9 GIUGNO SAGGIO MUSICALE DI FINE ANNO SCUOLA SECONDARIA “D.ALIGHIERI” - IST.COMPR. -
Giardini Pubblici Ore 21:00

10-11 GIUGNO PROIEZIONE CICLO DI FILM “L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI SCUOLA” - ASS.”Non uno di meno” - 1°-2°proiezione Giardini pubblici ore 21:00

12-13 GIUGNO IRISH FEST - ASS. ”Il Paradosso del Barbiere" - Piazza Mario Tiberini dalle ore 18:00

17-18 GIUGNO PROIEZIONE CICLO DI FILM “L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI SCUOLA” ASS. “Non uno di meno” - 3°-4° proiezione Giardini Pubblici ore 21:00

19 GIUGNO CONVEGNO SUL FARRO - CONFCOMMERCIO e Pro Loco - Teatro comunale ore 17:00

25 GIUGNO “I GIOCHI DEL TEMPO PERDUTO" - Parco di Via Molino ore 21:00 - AVIS e ASS. ”Il Paradosso del Barbiere”

Dal 26 GIUGNO al 7 luglio - TORNEO PROVINCIALE VISP - Parco di Via Molino ore 21:00 -TENNIS CLUB LAURENTINO



Assessore alle Associazioni
Vincenzo Berti

Pergola, il sindaco Baldelli: “La gestione e il controllo del Servizio Idrico devono tornare ad essere totalmente pubblici”


Anche il sindaco di Pergola Francesco Baldelli ha aderito alla campagna referendaria “Acqua pubblica”.
Lo ha fatto firmando, sabato scorso, due dei tre quesiti referendari e nello specifico i primi due.
Con la sottoscrizione del primo quesito il primo cittadino di Pergola vuole contribuire all’abrogazione dell’art. 23 bis della Legge 133 del 2008 con l’obiettivo di contrastare l’accelerazione alla privatizzazione e alla consegna al mercato dei servizi idrici.
Con il sostegno al secondo quesito l’intenzione dei referendari, sostenuta anche dal Sindaco Baldelli, è quella di puntare alla cancellazione dell’articolo 150 del Decreto Legislativo 152 del 2006. In questo modo non sarebbe più consentito il ricorso né alla gara né all’affidamento della gestione dei pubblici acquedotti a società di capitali, favorendo il percorso verso l’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico, ovvero la sua gestione attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione delle comunità locali.

“In questo modo, e cioè firmando con convinzione i primi due quesiti, continuerò la mia battaglia per l’acqua pubblica. Da sempre mi sono interessato a questo tema di grandissima importanza e per questo sostengo le iniziative di chi si sta impegnando affinché il controllo e la gestione delle risorse idriche possano rimanere di esclusiva competenza pubblica.”

Non va dimenticato che Baldelli, al tempo consigliere di opposizione, lottò strenuamente contro l’affidamento dell’acquedotto cittadino, da parte del Comune di Pergola a Marche Multiservizi. Una battaglia contro quella che l’attuale Sindaco Baldelli definiva "una sorta di privatizzazione vista la presenza nella compagine di Hera s.p.a.".
Dopo lunghe battaglie la maggioranza consiliare di centrosinistra si spaccò approvando un ordine del giorno presentato proprio da Baldelli insieme ai colleghi Donnini e Marasco con la quale si impegnava la giunta a mantenere il controllo diretto sul servizio idrico comunale. "Una decisione forte però che nessuno volle ascoltare, tantomeno il sindaco e l’amministrazione comunale di allora".


Comunicato stampa

mercoledì 2 giugno 2010

Ubriaco ferisce cliente enoteca con due bicchieri rotti


Arrestato da carabinieri, per il ferito notte in ospedale

(ANSA) - LUNANO (PESARO URBINO), 2 GIU - Completamente ubriaco, ha ferito al collo e alla testa con due bicchieri rotti un cliente di un'enoteca a Lunano (Pesaro Urbino).

Poi si e' scagliato contro altri avventori e una pattuglia di carabinieri accorsa sul posto.

Alla fine l'uomo, un trentenne di Belforte all'Isauro con precedenti analoghi, e' stato immobilizzato e arrestato.

Al ferito, trattenuto in osservazione in ospedale, i medici hanno dovuto applicare sette punti di sutura. (ANSA).

martedì 1 giugno 2010

San Lorenzo, il Pdl organizza l'incontro: "San Lorenzo in Campo: quale evoluzione?" Si parlerà di fotovoltaico a terra, cave e variante


Il PDL Laurentino, vista la latitanza dell'amministrazione comunale e sensibile alle problematiche ambientali che si stanno manifestando nel nostro territorio, organizza un convegno dibattito per informare e sensibilizzare la cittadinanza sui temi del fotovoltaico a terra, della variante laurentina alla Sp424 e delle attività estrattive nel nostro comune.

L'evento si svolgerà il giorno Giovedì 03 Giugno 2010 ore 21,00 a San Lorenzo in Campo presso il ristorante "Da Giuliano" incrocio Sp424 - Castell-Fratte.

Interverranno:

Avv. Antonio Baldelli - Capogruppo del PDL al Consiglio Provinciale
Arch. Claudia Palazzetti - esponente del Coordinamento Regionale del PDL
Dott. Alessandro Bettini - Coordinatore Provinciale del PDL
Dott. Andrea Azzolini - Presidente COPAGRI Pesaro

Introdurrà i lavori il Coordinatore Locale del PDL Davide Dellonti.



Il Coordinamento locale del PDL di San Lorenzo in Campo

Consiglio provinciale: personale, Medioriente e acqua pubblica


PESARO – “Stiamo semplicemente applicando il contratto collettivo nazionale di lavoro della dirigenza, siglato lo scorso febbraio”. Così l'assessore Daniela Ciaroni ha risposto in consiglio provinciale all'interpellanza di Roberto Giannotti (Pdl), che ha chiesto chiarimenti sulle risorse finanziarie destinate all'indennità di posizione dei dirigenti dell' Ente di via Gramsci.
Poi il dibattito è tornato ancora sulla questione Cspa. Per Giannotti, “la società deve essere chiusa entro il 2010. Chiediamo concorsi aperti, corsi di formazione per garantire a tutti la preparazione di base e commissioni esterne. Ci rivolgeremo alla Corte di Conti, per chiarire se ci sono responsabilità di carattere finanziarie e economiche”. Ha aggiunto Giulio Tomassoli (Pdl): “Non è corretto che le commissioni dei concorsi siano composte dagli stessi dirigenti che hanno lavorato 4 anni con i dipendenti del Cspa”.
Ha risposto la Ciaroni: “La chiusura della società avverrà entro il 2011, come prevede lo statuto. Ci saranno i concorsi pubblici entro quest'anno, per reinternalizzare le attività”.
Sulla richiesta della minoranza relativa ai corsi di formazione: “Non è competenza dell'Ente che indice i concorsi. E per quello che riguarda le commissioni, occorre limitare al minimo il ricorso agli esterni. Perchè ciò comporta costi elevati, per cui sarà ridotto allo stretto necessario”.
Poi la discussione si è spostata sulle vicende accadute nelle ultime ore in Medioriente. Con Renzo Savelli (Rc) che ha presentato un ordine del giorno di condanna “senza se e senza ma di comportamenti che rischiano di riaccendere la spirale delle violenze”. Per Matteo Ricci, “è giusto che il consiglio esprima la sua indignazione. E’ un attacco incomprensibile e agghiacciante. E testimonia il fragile equilibrio nel processo di costruzione di pace».

L’opposizione, che ha votato contro l’urgenza del documento, ha contestato una formulazione contenuta nel testo (“Nessuno stato democratico o che si definisce tale può inviare commando per compiere stragi di innocenti senza incorrere nella riprovazione degli altri stati democratici”).
“Condanniamo l’azione – ha detto il capogruppo del Pdl Antonio Baldelli -, ma contestiamo il modo in cui si vuole discutere. Non si può mettere in dubbio il carattere democratico di Israele: significa violare le regole elementari di diplomazia internazionale”.
E così Pdl e Lega hanno presentato un documento alternativo di condanna del gesto. Non si è trovata la convergenza su un possibile ordine del giorno unitario. La maggioranza (astenuti Vergari e Savelli) ha votato l’ordine del giorno siglato dell’opposizione. Ma Pdl e Lega si sono astenuti sul documento di Savelli (votato da maggioranza e Udc) sebbene emendato della frase “incriminata”.

Si discute in chiusura anche di acqua, con l’ordine del giorno di Savelli che “si oppone alla privatizzazione, condividendo la lotta dei Comuni che, nella loro autonomia, intendono continuare a gestire in house il proprio servizio idrico”. L’opposizione non si è riconosciuta nel testo e ha firmato, sotto impulso di Elisabetta Foschi (Pdl), un documento alternativo, “per rivedere l’affidamento del servizio idrico integrato a Marche Multiservizi”, precisando che “il Comune di Fano ha fatto bene a mantenere in house la gestione del servizio idrico, opponendosi alla fusione di Aset in Marche Multiservizi”.
Il testo di Pdl, Lega e Udc non è passato (10 favorevoli, 10 contrari e 7 astenuti), mentre c’è stato il sì del consiglio all’ordine del giorno di Savelli (astenuta l’opposizione) che ha accolto la modifica, tra l’altro, di alcuni passaggi riferiti al Governo e contestati dalla minoranza.

Operazione antidroga dei carabinieri di San Lorenzo, Saltara e Fano: arrestato un 23enne. Sequestrati 40 grammi di cocaina e 51 pasticche di ecstasy


I carabinieri delle Stazioni di Saltara, San Lorenzo in Campo e del Nucleo radiomobile della Compagnia CC di Fano, nell’ambito delle indagini destinate a reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona fra la Valcesano e Fano, seguendo i movimenti di alcuni tossicodipendenti residenti nei Comuni intorno a Fano, si sono imbattuti in un’attività di spaccio ad opera di un 23enne domiciliato nella provincia di Pesaro, che avveniva prevalentemente a Fano, nella zona Lido.

Per alcuni giorni i militari hanno monitorato i movimenti di diversi tossicodipendenti rendendosi conto dell’attività di spaccio attuata nei pressi di alcuni esercizi pubblici (Bar, Pub, Sale Giochi) ad opera del 23enne già noto alla giustizia, formalmente operaio.

L’altra sera, i militari hanno bloccato il giovane trovandolo in possesso di alcune dosi di cocaina e qualche pasticca di ecstasy chiaramente destinate allo spaccio.
Le successive verifiche eseguite sul veicolo e nell’abitazione di P.B. permettevano di rinvenire e sequestrare complessivamente: gr.25 circa di marijuana, gr.40 circa di cocaina, n.51 pasticche di ecstasy e gr.55 circa di semi di canapa indiana, un bilancino elettronico di precisione, sostanza da taglio e materiale per confezionare le dosi.
Il giovane è stato quindi rinchiuso nel carcere di Pesaro a disposizione dell’A.G..
Sono ora al vaglio degli investigatori gli appunti dello spacciatore con le indicazioni dei possibili clienti.

Nel corso delle verifiche di polizia diversi giovani sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo - Prefettura di Pesaro e Urbino, quali consumatori di sostanze stupefacenti, in quanto trovati in possesso di piccole quantità di stupefacenti che detenevano per uso personale, per l’adozione dei provvedimenti amministrativi di competenza, fra i quali la sospensione della patente di guida.

lunedì 31 maggio 2010

Rifiuti, presentata la nuova campagna di sensibilizzazione lanciata da Provincia e Marche Multiservizi

Ricci: «La raccolta differenziata è un dovere»

PESARO – «Se vogliamo diventare il territorio leader nel benessere interno lordo dobbiamo lanciare un messaggio culturale: la raccolta differenziata non deve essere più un’opzione ma un dovere».
Così Matteo Ricci ha presentato la nuova campagna sui rifiuti lanciata questa mattina da Provincia e Marche Multiservizi. Che guarda alla qualità della vita e punta su senso civico e salvaguardia dell’ambiente per raggiungere, entro il 2012, il 65% di differenziata stabilito dalla legge. «Siamo un Paese strano – ha aggiunto il presidente della Provincia -: guardiamo sempre ai nostri diritti e ai doveri degli altri. Alla pubblica amministrazione spetta sensibilizzare la cittadinanza su questi temi. E noi ci rivolgiamo, in particolare, ai giovani e agli anziani…».
E ancora: «La tendenza è in crescita, a Pesaro ma anche negli altri Comuni. Vogliamo accrescere ancora le percentuali attuali, modellando le dinamiche di raccolta in base alle caratteristiche dei territori. Non si possono avere ovunque le stesse modalità: un conto è un Comune di grandi dimensioni, altra cosa sono le piccole frazioni…». E in certi casi si preferirà il porta a porta, mentre altre volte sarà adottata la raccolta di prossimità. C’è anche il collegamento al nuovo Piano dei rifiuti: «Lo adegueremo all’interno del Ptc – ha concluso Ricci -. Abbiamo previsto la chiusura di tutte le discariche, tranne le tre principali: Monteschiantello, Cà Lucio e Cà Asprete. In più ci sarà una previsione nuova sulla discarica di Barchi, dove c’è già l’assenso del Comune…». La campagna fa leva sugli slogan («Giocare un diritto, raccolta differenziata un dovere»; «Ambiente pulito un diritto, raccolta differenziata un dovere»; «Vivere bene un diritto, raccolta differenziata un dovere») e campeggerà su uffici e siti web di Provincia e Comuni afferenti a Marche Multiservizi, organi di informazione e mezzi di trasporto pubblico. In più, saranno organizzate assemblee pubbliche per rafforzare il contatto diretto con i cittadini.

«La vera raccolta – ha sottolineato il presidente di Marche Multiservizi Gabriele Berardi – non si fa nelle strade ma nelle case. Sulla differenziata bisogna investire, perché va a vantaggio dell’ambiente e del benessere. E permette di allungare la vita utile degli impianti di smaltimento».

Concetti ribaditi anche dall’amministratore delegato Mauro Tiviroli: «Vogliamo fare passare un messaggio: se la raccolta differenziata è di qualità, si innesca un ciclo virtuoso e si risparmiano materie prime per i cicli produttivi».
Poi ha ricordato i prossimi obiettivi dell’azienda: «Arrivare al 65% in due anni è ambizioso, ma ci sono tutti i presupposti per riuscirci. A Pesaro siamo già al 46%. A Urbino, in due anni, siamo passati dal 17% al 36%...».

La Provincia entra nell’associazione nazionale “Città dell’Olio”


L’assessore alle Attività produttive ed enogastronomia Renato Claudio Minardi ha consegnato formalmente l’adesione al presidente nazionale Enrico Lupi

PESARO – L’assessore alle Attività produttive ed enogastronomia Renato Claudio Minardi ha ricevuto in Provincia il presidente dell’associazione nazionale “Città dell’Olio” Enrico Lupi, a cui ha consegnato formalmente il documento di adesione dell’amministrazione provinciale, deliberata dalla giunta.
Presenti all’incontro il responsabile dell’Ufficio Turismo Ignazio Pucci e l’ex sindaco di Cartoceto Ivaldo Verdini, che nel 1994 è stato tra i soci fondatori dell’associazione “Città dell’Olio”, di cui oggi fanno parte ben 350 soci pubblici tra Comuni, Province, Camere di Commercio e Comunità Montane.

“La nostra filosofia – ha detto Enrico Lupi – è la promozione del prodotto in simbiosi con il territorio. In tutti questi anni, con una serie di iniziative, siamo riusciti a sensibilizzare i cittadini - consumatori sull’importanza dell’olio extravergine di oliva ed oggi c’è una maggiore attenzione alla qualità. L’adesione della Provincia di Pesaro e Urbino ci fa molto piacere”.

“Il nostro interesse – ha evidenziato l’assessore Renato Claudio Minardi – è valorizzare i prodotti dell’enogastronomia della provincia, e l’olio è tra quelli più importanti.
Abbiamo la dop dell’olio di Cartoceto, della casciotta di Urbino e del prosciutto di Carpegna, per non parlare dei numerosissimi prodotti tipici, come i formaggi, i vini ed il tartufo, per il quale il nostro territorio vanta ben due fiere nazionali, ad Acqualagna e Sant’Angelo in Vado. Come risulta da dati statistici, l’enogastronomia è al terzo posto nella scelta di una località per le vacanze.
Il binomio turismo ed enogastronomia funziona sempre di più. Ci teniamo a promuovere i nostri prodotti, l’adesione all’associazione ‘Città dell’Olio’ non vuole essere solo un fatto simbolico ma l’inizio di una conoscenza e condivisione di progetti da portare avanti insieme”.

Sant'Ippolito, "Pero o Melo dimmi il vero": filosofia al frutteto


Pero o Melo dimmi il vero
"Le Visioni di Adriano ..."

Vincenzo Comito e Peter Kammerer conversano con Giovina Volponi per ricordare la figura e l'esperienza di Adriano Olivetti, in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa del geniale imprenditore ed intellettuale.
Giovina Volponi, vedova dello scrittore e poeta Paolo Volponi, è stata a lungo collaboratrice personale di Adriano Olivetti.
Vincenzo Comito ha lavorato nell'industria (Iri,Olivetti, movimento cooperativo), è docente di finanza aziendale presso l'Università di Urbino e consulente. Collabora a Sbilanciamoci.info che discute e analizza criticamente i fatti delleconomia.
Peter Kammerer ha insegnato Sociologia all'Università di Urbino, è curatore di saggi di politica, economia, teatro.

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SANT'IPPOLITO (PU) - Località Casaletto
Mercoledì 2 giugno 2010 - Ore 17.30
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La conversazione si terrà presso il Frutteto del Casaletto, in mezzo ad oltre 150 piante da frutto, tutte biologiche.
Ci si siede sull'erba, vi consigliamo di portare un plaid o un
cuscino. In caso di pioggia la conversazione si terrà al coperto.

Al termine Merenda del Pensiero (sono graditi contributi dolci o salati).

E' gradito un utilizzo consapevole del mezzo di trasporto.
Se potete formate gruppi e non viaggiate solo uno o due per auto.
Vi divertirete di più e farete un dono all'ambiente!

Informazioni: 0721 728107 - 338 3320433 - e mail: peromelovero@gmail.com

domenica 30 maggio 2010

Mondolfo, la proposta "Un bosco per la città" approvata all'unanimità. Soddisfatta la lista civica Per Cambiare


Nell’ultimo consiglio comunale si è discusso a lungo di tematiche ambientali legate all’inquinamento che riguardano sempre più da vicino anche piccole realtà.
Il dibattito ha preso spunto da un ordine del giorno presentato dal capogruppo della lista civica ‘Per Cambiare’, Carlo Diotallevi.

“Anche nel nostro Comune si fa sempre più fatica a trovare spazi verdi che permettano di contrastare gli effetti nocivi dell’inquinamento. La riduzione delle emissioni inquinanti passa in primis per un cambiamento radicale dei nostri usi e consumi ma anche attraverso una programmazione del territorio più rispettosa dell’ambiente.
In questo senso va la proposta che ho avanzato al consiglio, che prende spunto dall’iniziativa dell’associazione internazionale “Un Punto Macrobiotico” la quale ha elaborato il progetto “Un Bosco per la Città”.
Con il coinvolgimento attivo delle Amministrazioni comunali e delle associazioni del territorio punta a contribuire ad educare le giovani generazioni all’importanza dell’aria e del bosco oltre ad offrire, attraverso un’azione pratica, il rimboschimento, la possibilità di fruire di un piccolo bosco all’interno del Comune.
Il progetto trova nella giornata della “Festa degli Alberi” il momento simbolico di massima partecipazione di tutte le scuole e associazioni.
Si favorisce anche l’adempimento da parte delle Amministrazioni locali delle direttive della legge che obbliga il Comune di residenza a piantare un albero per ogni neonato, obbligo disatteso da tanti Comuni così come dal nostro.
Dopo la proposta dell’associazione mondolfese “Monte Offo” abbiamo pensato di proporre l’adesione anche di Mondolfo a questo bellissimo progetto così da destinare da subito alcuni terreni per la piantumazione di alberi”.

Con grande soddisfazione la proposta è stata approvata dal consiglio all’unanimità.

“Sindaco e maggioranza hanno sposato in pieno il progetto: un bel risultato. Cavallo ha evidenziato la problematica relativa al reperimento di terreni pubblici da destinare al rimboschimento così noi abbiamo proposto di coinvolgere anche i privati nel progetto.
Nell’ambito di grandi lottizzazioni e comparti, nei quali il verde pubblico spesso diventa difficilmente gestibile per il Comune, lo stesso potrebbe diventare, nel contesto del progetto, una risorsa ambientale ed economica.
Il prezioso aiuto ottenuto con la partecipazione e il coinvolgimento di associazioni e studenti nella gestione del verde destinato a bosco sgraverebbe in parte il Comune da tali compiti e garantirebbe alla nostra comunità più verde e un maggior benessere”.

San Lorenzo in Campo, Pdl: "L'installazione di impianti fotovoltaici non deve essere in disaccordo con la tutela del paesaggio e del territorio"


Si fa un gran parlare in queste settimane nel centro laurentino di impianti fotovoltaici a terra.
Tantissime le domane pervenute in Comune, ben 18 i progetti presentati: 7 autorizzati, 11 in corso di istruttoria.
La cittadinanza si è divisa tra chi vede di buon grado lo sviluppo di fonti energetiche alternative e chi, invece, ritiene che questi impianti deturpano il paesaggistico.
Sul tema interviene il coordinatore del locale circolo del Pdl, Davide Dellonti.

”Visto il grande eco che l’argomento suscita fra la popolazione chiariamo con forza e in modo inequivocabile la nostra propria posizione circa l’energia fotovoltaica e la realizzazione di impianti sul nostro territorio.
Notiamo con rammarico invece che l'Amministrazione comunale non assume posizioni. Siamo fermamente convinti della necessità dell’utilizzo delle fonti energetiche alternative e favorevoli all’installazione di impianti fotovoltaici.
Ma ciò non deve essere in disaccordo con la tutela del territorio e paesaggio, quindi l’installazione dovrà privilegiare le aree a destinazione industriale, i tetti esistenti e le aree agricole già fortemente degradate.
Da disincentivare con ogni mezzo è l’installazione in tutte le restanti aree agricole, dove il danno ambientale rende “insostenibili” tali impianti”.

Il Pdl è molto critico anche sul regolamento per l’installazione degli impianti approvato dal consiglio comunale.
Il regolamento tra l’altro, secondo Dellonti, “arriva in soccorso per quanto riguarda la scarsità di illuminazione pubblica che affligge da tempo la pista polivalente.
Da una delibera di giunta sembra che a occuparsi di parte dell’illuminazione sarà un’azienda che ha installato pannelli fotovoltaici a terra.
La zona meriterebbe massima attenzione da parte degli amministratori, in quanto è fruita dai giovani e garantire l’illuminazione è fondamentale per creare un luogo di svago sicuro.

Lodevole iniziativa quella dell’azienda, ma non si può non rimarcare come su tale aspetto l’unica àncora di salvataggio sia stato un soggetto privato che si occuperà anche dell’illuminazione di un tratto di provinciale in zona Pieve di S. Vito.
Tali lavori dovrebbero essere fatti con le somme a bilancio, non aspettando un “salvatore” esterno.

Che il paese sia in agonia è evidente sotto molti punti di vista. Durante l’ultimo consiglio il sindaco ha detto una frase abbastanza inquietante, ovvero che se il paese è quello che è ora, lo si deve proprio al suo modo di fare dettato dall’”immobilismo”, che tanto gli viene contestato.
Ci chiediamo se sia stata una battuta di spirito: in caso contrario c’è da preoccuparsi”.

A Marotta "Spiagge Aperte" grazie all'associazione bagnini


Dopo “Cantine Aperte” ora arriva anche “Spiagge Aperte”. L’originale idea è venuta all’attivissima associazione Bagnini di Marotta che da poco ha rinnovato i vertici eleggendo presidente Cesare Rossi e vice Raffaele Tinti e Gianluca Guidi.

Il direttivo dell’associazione ha deciso di organizzare per mercoledì la prima edizione di questa iniziativa che vuole diventare un appuntamento fisso d’inizio estate.
Gli stabilimenti balneari del litorale marottese che aderiscono alla manifestazione, offriranno gratuitamente per tutta la giornata l’accesso ai servizi di spiaggia. Un’occasione importante per conoscere le numerose e variegate proposte che gli operatori offrono per la bella stagione.

“L’iniziativa – spiega il presidente Cesare Rossi – oltre a favorire le presenze nei nostri stabilimenti, vuole soprattutto essere un’occasione per far conoscere il lavoro di tanti operatori che con fatica e grande passione sono riusciti a portare la qualità del servizio delle nostre spiagge ad ottimi livelli, in grado di competere a livello assoluto.
L'obiettivo è rendere quest’appuntamento un evento annuale, da offrire ai nostri clienti per confermare l’ospitalità che da sempre contraddistingue Marotta.
Recentemente sono stati rinnovati i vertici dell’associazione e “Spiagge Aperte” vuole essere uno strumento per invitare i marottesi e tutti gli abitanti della vallata del Cesano a trascorrere una giornata al mare, ospiti dei bagnini di Marotta.
La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con OASI Confartigianato che da sempre sostiene le attività degli operatori balneari.
Vi aspettiamo – conclude Rossi – per iniziare insieme e nel migliore dei modi la stagione turistica che è ormai alle porte. Un’estate che si annuncia piena di occasioni di divertimento e riposo”.

Per evitare alcoltest fugge a alt Cc e investe un militare


Arrestato un incensurato di 23 anni a Cantiano.Sara' processato

(ANSA) - FANO (PESARO URBINO), 30 MAG - Per non essere sottoposto all'alcoltest, non si ferma all'alt dei carabinieri, investe un militare e fugge.

Protagonista dell'episodio avvenuto a Cantiano la scorsa notte, un operaio incensurati di 23 anni di Frontone, alla guida di una Fiat Panda.
Il carabiniere investito e' stato trasportato all'ospedale di Urbino, dove e' stato medicato per traumi contusivi guaribili in 20 giorni.
Le ricerche del veicolo hanno interessato il territorio provinciale e quello dell'Umbria.

L'autovettura e' stata rintracciata e il ventitreenne arrestato lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, fuga e omissione di soccorso. Sara' processato per direttissima. (ANSA).