sabato 5 giugno 2010
San Lorenzo, il Sindaco interviene sul boom di impianti fotovoltaici: "Il Comune ha ben poca voce"
I numerosi impianti fotovoltaici a terra che sono sorti e sorgeranno nel centro laurentino stanno facendo discutere sia i partiti politici che i cittadini. L’Amministrazione comunale e il sindaco Antonio Di Francesco provano a far chiarezza.
“Abbiamo sempre guardato con favore alle energie rinnovabili, tuttavia negli ultimi mesi siamo stati bersagliati da numerose richieste di autorizzazioni per l’installazione di impianti, in esito alle quali, occorre fare alcune considerazioni. Lo Stato, benché non abbia emanato su questa materia “linee guida” che rinviano ad una conferenza Stato-Regioni da tenersi in tempi imprecisati, ha dichiarato le opere connesse al fotovoltaico di pubblica utilità, indifferibili e urgenti, con il risultato che ogni Comune ha ben poca voce sia in tema di programmazione che autorizzazione.
L’autorizzazione all’installazione di impianti fotovoltaici viene rilasciata dalla Provincia o Regione a seconda delle capacità produttive o dimensioni dell’impianto. L’Amministrazione comunale viene sentita solo come componente all’interno delle conferenze dei servizi con parere non vincolante. Come sempre, cosciente del suo ruolo di custode del proprio territorio e della necessità di difenderne le bellezze, compatibilmente con le necessità energetiche della vita odierna, fra le primissime nella Regione, abbiamo dotato il Comune di un regolamento, nonostante che da più parti giungessero pareri discordanti sulla validità di simili atti.
Il regolamento rappresenta oggi l’unica possibilità che l’Amministrazione ha a propria disposizione, che sta applicando e che difenderà strenuamente. L’atto tra l’altro è stato preso a modello da altri numerosi Comuni della Regione”.
L’Amministrazione ha anche preso contatti con i vertici politici e tecnici della Provincia e della Regione.
“Per sollecitarli ad emanare direttive chiare e univoche e regole comportamentali circa l’installazione di questi impianti. Tutto ciò ci dà l’occasione per evidenziare come i piccoli Comuni, già defraudati di risorse economiche e giuridiche dalle normative inique degli ultimi anni, si trovano a dover affrontare situazioni e problemi creati da leggi che difendono maggiormente gli interessi privati rispetto all’interesse collettivo”.
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