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sabato 24 gennaio 2009

Funivia del Catria: tagliato il nastro


“La Regione ha finanziato questo impianto di risalita per farne un importante volano di sviluppo per il rilancio economico della zona montana del Catria. Ma ciò deve intendersi come un investimento per tutta la comunità marchigiana – ha detto il Presidente Spacca al taglio del nastro, in presenza del sindaco di Frontone Giampietro Volpi – Non esiste infatti separazione di obiettivi o di compiti sul territorio: tutti lavoriamo per migliorare e sviluppare le opportunità di crescita della montagna, a partire dalla valorizzazione delle tipicità, dei percorsi enogastronomici, escursionistici, dei luoghi monastici e monumentali come il castello di Frontone, gli itinerari dello spirito che contraddistinguono la grande ricchezza e l’attrattività di questa zona, come di tutte le Marche”.

Attorno al nuovo impianto di risalita che completa un comprensorio di dieci piste di diversa lunghezza e difficoltà, al centro delle altre zone sciistiche dell’Appennino, come il Carpegna più a Nord, e i vicini Monte Copiolo e Nerone, possono così prosperare attività ricettive, economiche e commerciali, sia di natura turistica che di servizio. Diversi i posti di lavoro creati con l’indotto e nel settore sicurezza.

La Regione ha investito complessivamente per la Funivia nel Comune di Frontone 3.563 mila euro per la sostituzione del vecchio impianto, trasferite, progressivamente nel tempo, per competenza alla Provincia.

Pergola: a teatro arriva la Folle Giornata di Cherubino


Con lo spettacolo Cherubino o una folle giornata - in programma domani, domenica 25 gennaio alle ore 17.30 al Teatro Angel dal Foco – approda a Pergola l’applaudita rassegna di teatro per ragazzi Piccoli Per Teatri. Spettacoli per bambini di ogni età, promossa dal Teatro Stabile delle Marche, dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dalla Regione Marche e dai quattordici Comuni di Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Gradara, Macerata Feltria, Novafeltria, Pennabilli, Pergola, San Costanzo, San Lorenzo in Campo, Sant’Agata Feltria, Sant’Angelo in Vado e Urbania.

Un progetto importante della Rete Teatrale del Teatro Stabile delle Marche che oltre ad occuparsi della organizzazione delle stagioni di prosa per adulti nei teatri della nostra provincia, gestisce il Progetto Ragazzi, sezione dedicata al pubblico dei più giovani. Lo spettacolo Cherubino - che sta ricevendo ottimi consensi di pubblico e critica nei teatri italiani – è una produzione della Fondazione Teatro della Fortuna di Fano e del Teatro Stabile delle Marche ed è diretto dal regista Fabrizio Bartolucci. In scena i bravi attori Sandro Fabiani e Giulia Bellucci e il basso-baritono Ferruccio Finetti. Liberamente tratto da Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart e Lorenzo Da Ponte lo spettacolo narra la storia di Cherubino, ragazzo semplice e ingenuo, che scopre i suoi primi turbamenti sentimentali mentre nel palazzo del conte D'Almaviva, suo tutore, fervono i preparativi per le imminenti nozze di Figaro e Susanna, servitori del nobile e della sua consorte: la contessa Rosina.


Il giovinetto si ritrova così nel bel mezzo di una 'folle' giornata: alla frenesia per la festa nuziale, si aggiungono le manovre del conte che, segretamente innamorato di Susanna, cerca in tutti i modi di impedire il matrimonio. Ma la controffensiva dell'astuto Figaro per smascherare il Conte da il via ad una girandola d'accadimenti che coinvolge tutti. E Cherubino, col suo fare birichino, si ritrova protagonista di un succedersi senza fiato di inganni, travestimenti, fughe, equivoci e incidenti. Tutto alla fine andrà per il meglio, Figaro e Susanna avranno il matrimonio, Il Conte chiederà scusa a tutti e Cherubino farà i conti con questa 'folle' giornata. Ognuno ricerca la felicità, anche Cherubino che con la grazia sbarazzina della sua gioventù si innamora di tutte....ma sopratutto dell'amore. Col suo fare d'adolescente egli attraversa le vicende di un mondo d'adulti, fatto di finzioni e imbrogli, sospeso come un vero cherubino, che vola leggero su quella vivacissima commedia umana.


Lo spettacolo è la terza tappa del ‘Progetto all’Opera’, un percorso d’attraversamento del teatro musicale intrapreso diversi anni fa dal Teatro Stabile delle Marche in collaborazione con la Fondazione Teatro della Fortuna di Fano con le produzioni Figaro, Figaro dal Barbiere di Siviglia di Rossini e Pa-Pa-Papagheno dal Flauto Magico di Mozart. L’età consigliata è dagli 8 anni in poi.
Biglietto € 3, posto unico non numerato. Sarà possibile acquistare i biglietti presso il botteghino del Teatro Angel Dal Foco a partire da un’ora prima dello spettacolo.
www.stabilemarche.it uffici.fano@stabilemarche.it

Oggi inaugurazione della funivia del Catria tra le polemiche!


Oggi alle ore 10 l'inaugurazione in località Grotticciole di Caprile a Frontone

Mano a mano che le notizie emergono in relazione all’ampliamento e la rimessa a norma degli impianti sul Monte Catria, maggiore è lo sconcerto su questa vicenda
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Il Sindaco di Frontone annuncia che sabato (oggi) verranno riaperte le piste, probabilmente senza neve, con la presenza per l’inaugurazione delle più importanti autorità amministrative di Provincia, Regione, Camera di Commercio, del Prefetto ecc.; poco importa che le necessarie autorizzazioni non siano state ancora rilasciate; poco importa, come riportano gli organi di informazione, che il Corpo Forestale abbia avviata una procedura per violazioni di ben quattro vincoli ambientali; poco importa che non vi sia una valutazione di incidenza su un’area posta all’interno di un Sito di Importanza Comunitaria (SIC). Se arriveranno sanzioni, “qualcuno” (cioè tutti noi) pagherà. Evidentemente, non conta nulla il fatto che statisticamente le possibilità di utilizzo dell’impianto saranno di pochi giorni all’anno per assenza di innevamento oppure per il mal tempo.


Il giornalista Paolo Rumiz, il due gennaio, sulle pagine del quotidiano Repubblica, riportava una indagine sulla dismissione degli impianti a quote relativamente basse, spesso superiori a quelle del Catria. L’indagine fornisce un quadro sconfortante di ben 350 impianti chiusi per fallimento dovuti all’assenza di neve, di cui 180 nel solo nord Italia, il che vuol dire migliaia di piloni, tonnellate di cavi in acciaio che il tempo ha reso cumuli di ruggine, centinaia di chilometri di terreni diboscati, squallide strutture in cemento ormai abbandonate, erosione dei suoli e degrado estetico di aree che avrebbero potuto avere ben altre vocazioni. Ma di questo sembra non curarsi il primo cittadino di Frontone per il quale l’inaugurazione è prioritaria a tutto; “dopo” si penserà ai tanti problemi da risolvere: scarpate che innescano l’erosione del suolo, ferite al paesaggio, ecc. Soprattutto non sono accettabili, a nostro parere, le argomentazioni riportate dai commercianti di Frontone.


Sappiamo bene che se alcuni territori sono ben conservati il merito è in parte dei propri abitanti, ma questo non può giustificare certe scelte che oggettivamente rovinano il territorio, che è un patrimonio di tutti. Le montagne (così come il mare, le colline o un’opera d’arte) non possono essere di proprietà esclusiva di coloro che vivono più vicini ad esse: si tratta di un patrimonio collettivo, proprio come gli oltre quattro milioni di euro investiti per far riaprire questi impianti e le altre decine, centinaia di migliaia di euro che serviranno ogni anno per farli funzionari, magari solo per qualche giorno, e per documentare una distorta crescita del Prodotto Interno Lordo.

Mauro Furlani
Pro Natura Marche

venerdì 23 gennaio 2009

Unione Valcesano: approvato bilancio. Contraria l'opposizione


Con il voto contrario della minoranza e l’astensione del consigliere Roberto Ciaschini di Rc, è stato approvato il bilancio di previsione dell’Unione Valcesano. Un bilancio fotocopia del precedente con costi, tariffe e servizi invariati anche per l’incertezza sull’entità dei contributi. Ma più dei numeri si è parlato del futuro dell’Unione che tra qualche mese si scioglierà in quanto due dei quattro Comuni che la compongono, S. Costanzo e Monte Porzio, saranno chiamati alle urne per eleggere i nuovi Sindaci.
“Tra alti e bassi, specie per i trasferimenti ricevuti – ha esordito il presidente Giuliano Lucarini – in questi anni abbiamo fatto un buon lavoro che non deve essere cancellato. Le Unioni dei Comuni, è anche il pensiero del Ministro Maroni, devono continuare a esistere, solo così i piccoli centri possono garantire ai cittadini servizi di qualità simili a quelli delle città. Per proseguire quest’esperienza è necessario aprire prima delle elezioni un dibattito sul futuro dell’Unione così da ben capire quali siano le reali posizioni di tutti gli amministratori e futuri Sindaci”.
L’opposizione ha replicato con Ersilia Riccardi.
“Tornare a gestire alcuni servizi singolarmente sarebbe sbagliato ma l’Unione avrebbe potuto far meglio. Ci aspettavamo maggiori risparmi e invece dal 2005 i costi dell’esecutivo sono aumentati, così come le spese telefoniche che nell’ultimo anno vedo raddoppiate”.
Ciaschini ha chiesto che altri settori importanti siano associati.
“Serve un solo ufficio urbanistico per sviluppare un piano territoriale coeso e va unificato il servizio di polizia municipale”.
Sono stati convalidati infine gli eletti in sostituzione dei consiglieri decaduti per più di tre assenze ingiustificate. Per la minoranza sono entrati Ciaschini e Zenobi, Francioni al posto di Mancini, Guerra per Renzoni. Nella maggioranza Bevilacqua ha sostituto Michele Stefanelli.

Fratte Rosa: il convento trasformato in un moderno resort


Un’importante e innovativa operazione ha portato a termine l’Amministrazione comunale frattese. Il consiglio comunale, all’unanimità, ha approvato l’atto di convenzione tra il Comune e la cooperativa Tecno Habitat di Pesaro per la gestione della più importante struttura del centro cesanense: il complesso conventuale di Santa Vittoria. Per 28 anni il complesso sarà gestito dalla cooperativa di proprietà di Rodolfo Costantini che si è aggiudicata il bando pubblicato dal Comune lo scorso 30 aprile. L’Amministrazione frattese chiedeva di valorizzare ai fini turistico-culturali ed attività connesse, l’immobile di alto pregio. Doveva essere sviluppato un progetto coerente con l’obiettivo e il relativo piano economico-finanziario e gestionale.
“Nonostante la struttura ospiti il museo delle terrecotte e dei laboratori di ricerca e sperimentazione – spiega Danilo Carbonari, Assessore alla Cultura – finora solo in parte sono state sfruttate le sue potenzialità. Le spese di gestione per il Comune erano in crescita ed inoltre il complesso ha bisogno di interventi importanti di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per questo ci siamo guardati intorno per cercare partnership con privati. Fin dai primi incontri con Tecno Habitat ci siamo trovati in sintonia sui progetti futuri e oggi siamo soddisfatti di aver firmato questa convenzione. Noi faremo parte e dirigeremo il Comitato tecnico ed inoltre nel caso il concessionario acquisterà degli spazi esterni al convento, questi rimarranno di proprietà del Comune”.
Nei primi sei anni il canone di concessione corrisposto all’Amministrazione sarà di 85.000 euro, dal settimo: 30.000 euro.
“Problemi di gestione – osserva la Sindaca Adele Berti – ci hanno spinto a questa scelta che è una grande opportunità specie per i giovani sia dal punto di vista occupazionale che culturale. E’ un percorso positivo ed innovativo per il nostro Comune che già vuole essere seguito dai centri limitrofi”.
Ma cosa diventerà il convento di Santa Vittoria? Un ambasciatore del territorio, un luogo simbolo, dove cultura e storia diventino fonte di sviluppo dell’economia. Il museo sarà riorganizzato e trasferito all’interno della vicina chiesa. Ospiterà convegni, feste e meeting. Il laboratorio ceramico sarà aperto a collaborazioni artigianali e artistiche esterne. Obiettivo del centro è quello di contribuire all’affermazione delle idee sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale attraverso un laboratorio. Sarà creato un ambiente per l’esposizione e la degustazione dei prodotti locali. Tutte queste attività saranno collocate all’interno di un resort, trasformando il convento in un moderno albergo con confort e servizi di ospitalità di grande qualità. Nei primi tre anni la cooperativa investirà 1.082.000 euro.

giovedì 22 gennaio 2009

San Giorgio di Pesaro: per non dimenticare, gli anni delle leggi antisemite nella provincia


Con la presentazione di mercoledì della mostra fotografica “1938-1945. La persecuzione degli Ebrei in Italia” curata da Christian Spasaro, presso l’Istituto Comprensivo “Giò Pomodoro” di Orciano, si è aperta l’iniziativa organizzata dall’Unione Roveresca “Per non dimenticare. Gli anni delle leggi antisemite nella Provincia di Pesaro Urbino, tra persecuzione e solidarietà”.
L’evento ideato per celebrare il Giornata della Memoria è nato a San Giorgio di Pesaro, come spiega l’Assessore alla Cultura, Francesco Buoncompagni
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“Tre anni fa organizzammo nel nostro Comune un convegno sulle foibe, ora abbiamo deciso di approfondire una tematica poco nota come la presenza ebrea nella nostra provincia. L'idea è piaciuta talmente tanto che il convegno è diventato un unico progetto molto interessante in tre date organizzato con l’Unione Roveresca e il Comune di Barchi”.
L’ente così si associa al programma regionale per la Giornata della Memoria, in ricordo dei perseguitati del nazismo e del fascismo, che si terrà il 27 gennaio. Il secondo appuntamento si svolgerà, proprio il 27 alle 21 a Barchi, dove la riflessione si focalizzerà sull’antisemitismo in Europa e la Shoah in Italia con Ilaria Biagioli (Università di Urbino), Alfonso Botti (Università di Modena e Reggio Emilia) e Paride Dobloni (ISCOP), che presenterà un percorso multimediale della Shoah. Il 1° febbraio a San Giorgio alle 15, lo stesso Buoncompagni, Giovanni Melchionda, studioso della cultura ebraica, Paride Dobloni (ISCOP), Christian Spasaro (Università di Urbino) e Giuseppe Buoncompagni, vice sindaco di San Giorgio, animeranno una tavola rotonda sulla questione ebraica negli aspetti storici, culturali e religiosi con un approfondimento sull’applicazione delle leggi razziali nella provincia di Pesaro e Urbino e con la testimonianza di Angelo Montebarocci, sopravvissuto alle persecuzioni grazie all’aiuto di alcune persone di Orciano, i cosiddetti “giusti”. A conclusione degli incontri una degustazione di piatti della tradizione ebraica legati alle principali feste religiose, curata da Antonella e Davide Evangelista, preparati e offerti da Massimo Biagiali del ristorante Giardino di San Lorenzo in Campo, e di vini kasher, sarà l’occasione per conoscere regole culinarie che traggono le loro radici nella Bibbia.

La manifestazione ha il patrocinio degli Istituti marchigiani di ricerca che si occupano di storia del XX secolo (la Biblioteca Archivio “V. Bobbato” di Pesaro, il Centro Studi per la Storia del Modernismo di Urbino, la Fondazione Romolo Murri di Urbino, l’Istituto per la Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro Urbino, l’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche di Ancona), delle amministrazioni locali e regionali, che sostengono l’iniziativa insieme alla BCC del Metauro, e che saranno presenti, assieme al sindaco di Barchi, Sauro Marcucci e al presidente dell’Unione Roveresca, Francesco Faccenda, con il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Palmiro Ucchielli, l’assessore provinciale, Renzo Savelli, l’assessore regionale, Vittoriano Solazzi, il presidente della Comunità Montana, Alighiero Omicioli, segno dell’interesse delle diverse amministrazioni per il potenziamento di iniziative qualificate di divulgazione culturale che spesso toccano ancora solo marginalmente i piccoli centri dell’entroterra.
Il programma completo è scaricabile in rete:
www.comune.barchi.ps.it e www.comune.sangiorgio.ps.it.
(Coordinamento e organizzazione scientifica: Ilaria Biagioli, Francesco Buoncompagni, Giuseppe Buoncompagni, Paride Dobloni)

Mondolfo, Sindaco Cavallo "Bambini strumentalizzati"


Acqua del rubinetto a scuola,il Sindaco contro l'assemblea di questa sera organizzata da Diotallevi

“Alla faccia della disinteressata tutela dei bambini sbandierata dal capogruppo di minoranza Carlo Diotallevi”.

Sono parole del sindaco di Mondolfo, Pietro Cavallo, che si dice dispiaciuto della riunione organizzata per questa sera alle ore 21 nella sala Arcobaleno di Marotta al solo fine di “strumentalizzare famiglie e minori a fini politici” su di un argomento così importante quale quello della distribuzione di acqua nelle scuole dove nessuno, a parte sindaco e assessori, hanno in mano dati e notizie vere e per altro non sono stati nemmeno interpellati.

Al primo cittadino risulta infatti che la riunione di stasera (giovedì 22 gennaio) alle ore 21, la cui pubblicizzazione è avvenuta attraverso un passa parola tra genitori e rappresentanti di classe, sia stata organizzata dal partito di Alleanza Nazionale che ha provveduto a richiedere al Comune la sala come da regolamento. “Un atteggiamento assolutamente ignobile da parte della nostra minoranza e di Carlo Diotallevi – dice Cavallo - che non trova argomenti validi nel suo compito di contrasto al nostro operato e per farsi pubblicità preferisce utilizzare in modo scorretto famiglie e bambini, fornendo notizie false e distorte su un bene di consumo così importante come l’acqua. Inoltre Diotallevi e qualche rappresentante di classe un po’ troppo schierato politicamente farebbe bene ad informarsi: è stata inviata una comunicazione a tutte le scuole e agli istituti interessati in cui si informano le famiglie che in attesa di fornire documentazioni ed analisi , sarà garantita per breve tempo la normale distribuzione di acqua in bottiglia.
Ritengo che Diotallevi sia veramente scivolato sulla fatidica “buccia di banana”, complimenti per la demagogia, saranno poi i cittadini a condannare atteggiamenti di questo tipo”.

Marotta: sull'hotel Holiday parte battaglia legale


L'opposizione non si arrende al cubo di cemento

"In queste settimane in merito alla vicenda della ristrutturazione dell’Hotel Holiday di Marotta - spiega il capogruppo di minoranza, Carlo Diotallevi - avevamo preferito tacere sulla stampa al fine di portare avanti un serio e propositivo lavoro in commissione assetto e uso del territorio, con lo scopo di riuscire a trovare una sintesi con la maggioranza che portasse ad una revisione del progetto nel senso di un contenimento dei volumi e di incremento delle distanze dai confini, in modo tale da avere un nuovo hotel con un impatto accettabile che non andasse a deturpare il lungomare di Marotta.

Ed invece la maggioranza al di la di alcune piccole modifiche non ha avuto il coraggio di modificare il progetto per renderlo armonioso al contesto del lungomare e cosi al posto dell’attuale fatiscente rudere sorgerà un enorme cubo di cemento che si aggiungerà al lungo elenco di orrori di Marotta: le Vele, l’Hotel Europa, il Cinzia. Anche noi volevamo fortemente recuperare la struttura ma non per creare un obbrobrio.


La nuova costruzione infatti avrà un volume notevole, circa 15000 mc contro gli attuali 6000 quindi due volte e mezza più grande dell’attuale ed occuperà tutto il lotto fino ai marciapiedi per un altezza di ben 16 metri. Abbiamo presentato diverse osservazioni per cercare di modificare il progetto ma la maggioranza le ha rigettate in blocco. Non sono bastate le perplessità trasversali emerse in commissione ed un lungo dibattito in aula per evitare questo scempio. La maggioranza poi è andata letteralmente in frantumi in quanto diversi consiglieri tra i quali Bertoldi, Morbidelli, Venturi e lo stesso Presidente Vergoni erano molto critici rispetto al progetto e anche il Sindaco e l’assessore Vergari avevano aperto la loro relazione affermando che il progetto non gli piaceva ma che si doveva approvarlo per permettere comunque il recupero della struttura. Assurdo ! Noi abbiamo rivendicato la sovranità ed autonomia del Consiglio Comunale che di fronte ad un progetto non condiviso che danneggia il territorio aveva il dovere di modificarlo sostanzialmente o di respingerlo ma la maggioranza timorosa e senza coraggio lo ha approvato! Veramente stucchevole poi è stata la commedia al momento del voto in quanto Venturi e Bertoldi si sono volutamente e politicamente dileguati mentre Vergoni e Morbidelli hanno smentito se stessi e si sono conformati al volere del Sindaco e di Vergari.


L'unico risultato ottenuto (presentato da tutta la commissione e votato all'unanimità) è stato quello di incrementare il numero di stanze riservate alla residenza turistica ed alberghiera da 20 a 21 in modo da evitare che queste in futuro possano essere trasfornmate in veri e propri appartamenti anche se occorrerà vigilare affinche i miniappartamenti RTA vengano utilizzati correttamente a rotazione. Per quanto riguarda il progetto appena approvato stiamo ora valutando l'ipotesi di ricorrere presso le opportune sedi giudiziarie per tutelare i diritti dei cittadini e del territorio. Insomma Vergoni e la maggioranza non hanno proprio nulla da vantarsi per il recupero dell’Holiday, semmai dovrebbero solo scusarsi con i cittadini".

mercoledì 21 gennaio 2009

"La fitodepurazione una scelta innovativa"


“Un modello da seguire per piccoli Comuni montani e collinari”.
L’ingegnere Dante Olivieri, progettista degli impianti più significativi di fitodepurazione realizzati nella nostra provincia, fornisce alcune precisazioni, specie su quello di Fratte Rosa, dopo degli articoli apparsi sulla stampa locale
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“La scelta dell’impianto di fitodepurazione fu proposta fin dal 1993 al Comune di Fratte Rosa, in alternativa all’impianto di depurazione tradizionale centralizzato, che avrebbe comportato ingenti investimenti per realizzare le linee di collegamento e gli impianti di sollevamento tra i vari versanti delle colline. Senza considerare gli elevati consumi energetici e le spese di gestione a carico del Comune. Il sistema di fitodepurazione era ancora quasi sconosciuto in Italia, ma era stato frequentemente utilizzato all’estero, soprattutto in Francia e negli Stati Uniti. Siamo stati quindi dei pionieri nella nostra Regione, anche per le problematiche specifiche del nostro territorio”.
Solo nella valle del Cesano sono ben sei i fitodepuratori.
“Nel tempo le scelte progettuali sono state integrate ed affinate, fino ad arrivare ad un sistema depurativo completo, efficiente e con consumi energetici nulli. Qualsiasi tipo di impianto però funziona bene quando le acque meteoriche vengono separate dagli scarichi domestici e tutti i Comuni dovrebbero impegnarsi per raggiungere al più presto questo obiettivo. Il Comune di Fratte Rosa purtroppo – prosegue Olivieri – per motivi di bilancio, è ancora fermo agli accorgimenti temporanei adottati a suo tempo. Bisogna inoltre ricordare che questi tipi di impianti necessitano comunque di manutenzione; svuotare periodicamente le fosse, pulire i pozzetti dopo piogge intense, tenere in ordine la vegetazione: basta l’intervento periodico di un operaio comune per garantire il funzionamento dell’impianto. Per questo i piccoli Comuni montani e collinari dovrebbero pensare seriamente a questa soluzione, che può realizzarsi anche gradualmente, su esigue estensioni di terreno non necessariamente pianeggianti!”

Difesa del Catria anche su Facebook


Tutto è pronto: sabato si terrà l’inaugurazione del comprensorio sciistico Catriasky. La cerimonia, in località Caprile, prenderà il via alle ore 10. Ma intanto più che la neve fioccano le polemiche: da associazioni ambientaliste e addirittura da Facebook.
“L’operazione – spiega la Lupus in fabula – non convince molti cittadini e associazioni. Troppe le incongruenze, i soldi spesi, nessun tangibile progetto di rilancio. Ce n’è più che a sufficienza per mettere in discussione la credibilità degli amministratori. Siamo in periodo di recessione conclamata. I servizi pubblici ormai da diversi anni, vengono ceduti ai privati con buona pace di molti amministratori. La provincia di Pesaro non fa eccezione. Il cittadino medio, quello che non arriva alla fine del mese con il proprio stipendio, se fosse stato chiamato a esprimersi, avrebbe appoggiato la scelta fatta da Comune di Frontone, Provincia e Regione? Sarebbe stato d’accordo nello spendere 3 milioni di euro sulla bidonvia o, piuttosto, avrebbe chiesto di stornare l’investimento a favore di asili, ospedali e altro? Investire in impianti come quello della bidonvia senza pianificare la chiusura di almeno alcune delle strade che portano alla cima del monte, spendere nuovamente soldi in impianti che già in passato erano stati dismessi perché antieconomici, pretendere di fare, di un posto dove nevica due volte l'anno e dove la neve non si mantiene, un polo sciistico, sono cose che non hanno senso. Quanti posti di lavoro verranno creati? In quanti anni si pensa di ammortizzare il costo dell’operazione?”
Rincara la dose Mauro Furlani di Pro Natura Marche.
“E’ triste pensare che si possa impunemente irrompere nel cuore di un ambiente naturale e operare rilevanti devastazioni in barba a tutti i vincoli paesaggistico, idrogeologico, botanico-vegetazionali previste dalle normative nazionali, regionali ed europee. Se è vero, come riportano i giornali, che le opere effettuate sono prive delle necessarie autorizzazioni, ci si chiede dove fossero le autorità competenti e come si sia potuto devastare un ampio settore montano senza che alcuna autorità abbia trovato nulla da eccepire. Da quanto dichiarato dall’Ufficio Urbanistico della Provincia, sembrerebbe che la pratica di concessione sia ancora in fase istruttoria e che l’ufficio abbia fatto richiesta di un supplemento di documentazione in merito al vincolo idrogeologico. La Regione, cui spetta l’analisi della valutazione di incidenza, trovandoci in pieno Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale, sembra non essersi ancora pronunciata. Ad aggravare ancor di più la responsabilità regionale c’è l’assoluta ignoranza dei vincoli floristici”.
Il dibattito si è accesso pure in internet, su Facebook nel gruppo Amici del Monte Catria. Anche qui piovono forti critiche.

martedì 20 gennaio 2009

Sabato si inaugura il comprensorio sciistico del Catria



Tutto è pronto! Sabato 24 gennaio si terrà la grande inaugurazione del nuovo comprensorio sciistico CATRIASKI. Dalle ore 10 lo skipass per la giornata sarà completamente gratuito.
Dopo 20 anni di attesa il Catria ritorna a deliziare gli sciatori e non con il suo comprensorio.
Saranno presenti molte personalità di spicco della nostra regione e provincia.
La cerimonia di inaugurazione con taglio del nastro, si terrà alle ore 10
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Dopo anni di disuso e di abbandono nel 2005 sono iniziati i lavori di ricostruzione totale degli impianti che comprendono una bidonvia completamente nuova della CCM che porta gli sciatori dall'ampio e comodo parcheggio situato a 550 metri di quota e a 3 km dal centro di Frontone, fino ai 1380 metri del rifugio Cupa delle Cotaline direttamente sulle piste da sci servite per ora da uno skilift di 500 metri di lunghezza tra i 1350 e i 1490 metri.
Le piste da sci servite dallo skilift sono molto varie e divertenti, alternando la bella faggeta ad ampie zone aperte dove lo sguardo spazia dal m.Carpenga e San Marino a tutta la costa fin oltre il monte Conero, mentre alle spalle domina la bella piramide del monte Acuto.
I tracciati da discesa esposti a nord tra i 1350 e i 1490 metri, che sono serviti dallo skilift sono circa 4 km ma in caso di buon innevamento fino alla partenza della bidonvia è presente un lungo fuori pista battuto della lunghezza di oltre 6 km. Altre piste ancora non servite da nessun impianto sono presenti in quota a lato dei tracciati serviti dalla sciovia ed è allo studio un possibile collegamento/servizio skiweg con la motoslitta in modo tale da incrementare l'area sciabile in quota di altri 2 km di tracciati tra cui una bella pista nera che dalle pendici di monte Acuto scende sotto il rifugio delle Gorghe a 1300 metri di quota.
Gli impianti durante il servizio invernale saranno aperti tutti i giorni e con piste sempre perfettamente preparate da due potenti mezzi battipista, mentre se le precipitazioni nevose ( qui per altro molto abbondanti e durature ) dovessero scarseggiare è già allo studio la realizzazione di un moderno impianto d'innevamento programmato probabilmente operativo dqalla stagione 2009/2010.
Tra una discesa e l'altra sarà possibile fermarsi a gustare un buon piatto caldo sul bel rifugio delle Cotalie, posto a pochi passi dall'arrivo della bidonvia e al centro del dominio sciabile. Completamente ristrutturato e con un nuovo ampio solarium che si affaccia direttamente sulle piste, offre un self service con piatti tipici locali.
All'arrivo della bidonvia gli sciatori troveranno anche un nuovo atrezzato noleggio per sci, snowboard ma anche racchette da neve per fare escursioni tra le faggete e i prati innevati; sempre a fianco alla bidonvia vi sarà un punto informazioni per prenotare lezioni di sci ed escursioni guidate con le ciaspole o sci d'alpinismo.

www.catriaski.it

Festa del Nino: un successo clamoroso!


Signori giù il cappello di fronte a Re Nino! Un successo clamoroso, sempre maggiore, ha riscosso la settima edizione de La Festa del Nino. Quasi ottomila persone, tra sabato e domenica hanno letteralmente invaso l’affascinante borgo di Sant’Andrea di Suasa. Nemmeno il tempo incerto è riuscito a fermarne la straordinaria ascesa dell’evento che pure quest’anno ha saputo imporsi, per originalità e contenuti, anche agli occhi della critica. Le più importanti testate giornalistiche, radiofoniche e televisive, hanno dato largo spazio all’iniziativa: Radio 24 con una diretta, domenica a mezzogiorno, Radio 1 con uno speciale venerdì sera. Non sono mancati servizi sulle tre reti televisive Rai ed approfondimenti sui quotidiani locali.
“E’ motivo di grande soddisfazione – spiega Silvano Straccini, organizzatore instancabile della festa – constatare che giornalisti prestigiosi danno sempre largo spazio alla nostra iniziativa. Significa senz’altro che ogni anno riusciamo a rinnovarci proponendo contenuti interessanti. E’ indubbio che anche la campagna pubblicitaria e l’immagine coordinata, azzeccatissima, colpisce. Del resto se il nostro sito internet ha avuto da dicembre ad oggi 10.000 contatti ed il video della festa è stato visto da 1.300 persone vuol dire che siamo riusciti a catturare l’attenzione. Un ringraziamento va a tutti coloro che ancora una volta si sono impegnati senza lesinare energie per l’ottima riuscita. Per il progetto Io Nino, un’idea di marchio d’area culturale, nato con l’intento di conoscere, preservare e promuovere alcuni aspetti distintivi di un’area geografica non delimitata da confini politici ma da abitudini, tradizioni e prodotti, è stata l’ennesima tappa significativa”. Tra i tanti appuntamenti proposti grande curiosità ed interesse ha riscosso “Mani in Pista” che ha visto all’opera alcuni amministratori delle Province di Pesaro ed Ancona. Gli assessori Giuseppe Lucarini e Simonetta Romagna sotto l’attento occhio del Presidente Ucchielli hanno preparato salsicce e “conciato” il maiale con estrema cura. La dimostrazione guidata dal Sindaco di Frontone Volpi si è conclusa in parità.

Pergola, cave: Bifolco atto finale. Giovedì in consiglio comunale


Siamo all'epilogo di un percorso di lotte che ha radicalmente mutato non solo la sostanza ma anche la forma della politica della cittadina ma forse non solo.
Un cammino che ha visto crescere, dal maggio 2004, partecipazione e coscienza. Ma anche la consapevolezza, da parte della casta imprenditorial-politica, che il tempo in cui potevano spadroneggiare era finito. La presa di coscienza da parte dei cittadini dell'entroterra (ma non solo) ha comportato la fuoriuscita dalla condizione di "suddito". Il "cittadino" ritorna al centro della "Cosa di Tutti" cioè della Res-pubblica e si organizza indipendentemente dai partiti, a volte espressamente contro di essi. Detta l'agenda e le scadenze. Dopo aver piegato la giunta Borri e imposto un no politico generalizzato alle cave è ora di imporre al Sindaco il doloroso (per lui rappresentante degli interessi dei devastatori prima che dei cittadini) NO MOTIVATO e TOMBALE alla conferenza dei servizi che la provincia dovrà convocare..prima o poi (prima o poi..le elezioni..). Ed è per questo che grazie alle firme dei consiglieri Zanchini, Baldelli, Conti D., Marasco e Donnini (indipendente di sinistra, AN, PD, FI e socialist) siamo riusciti a convocare un consiglio comunale tematico in cui faremo votare una delibera impegni irrevocabilmente sindaco e giunta. Lo speriamo come ultimo atto di una lotta entusiasmante e vincente ma anche dura e che ci è costata lo spazio sociale, dieci denunce, e un isolamento politico difficile da spezzare. Ma è stata una vittoria virale: la Buzzi Unicem ha chiuso, la cava di Coldorso è ferma, quella di Montevecchio di Serra non vedrà mai la luce. Ma adesso abbiamo bisogno dell'appoggio di tutte e di tutti.

Squola SpA - Comitato contro le cave di Bellisio

Crisi Dreaming: banche pronte al confronto


"Gli istituti di credito sono disponibili a incontrare la “Dreaming”, scriveremo immediatamente all’azienda che dovrà per questo farsi promotrice della prossima iniziativa di confronto".
Così il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli e l’assessore alle Politiche attive per il Lavoro Massimo Galuzzi, dopo il vertice di questa mattina in via Gramsci con le istituzioni e i gruppi bancari per risolvere la difficile situazione del gruppo cantieristico e dei suoi oltre 240 occupati a rischio mobilità e cassa integrazione.
Al tavolo erano presenti anche il sindaco di Mondolfo Pietro Cavallo, il vicesindaco Francesco Moschini, i rappresentanti dell’Unione Valcesano, i cinque gruppi bancari del territorio convocati e il dirigente del settore lavoro della Regione Marche Fabio Montanini, in rappresentanza del presidente Gian Mario Spacca e dell’assessore all’Industria e Lavoro Fabio Badiali.

lunedì 19 gennaio 2009

Matteo Ricci, candidato alla presidenza della Provincia fa tappa a San Costanzo e Piagge


Martedì 20 gennaio tappa di Matteo Ricci in Valcesano, incontri con agricoltori e imprese

Un nuovo viaggio attende la Multipla nera targata “Niente paura”. La lunga marcia elettorale di Matteo Ricci, candidato Pd alla presidenza della Provincia di Pesaro Urbino, insieme al suo staff di collaboratori e addetti al sito web, martedì 20 gennaio approderà a San Costanzo e Piagge. È la tappa numero 16, una quarantina ancora all’orizzonte.
La partenza è fissata alle 8,30 dalla federazione pesarese di via Mastro Giorgio. Una rapida occhiata ai quotidiani e Ricci avrà tutto il tempo per ripassare la “scaletta” di incontri che lo attende.
Dopo un caffè in Valcesano, alle 9,30 circa è in programma l’arrivo a San Costanzo che si aprirà in Comune con il saluto ufficiale al sindaco Giuliano Lucarini e al primo cittadino di Piagge Marzia Tirso Bellucci Canapini.
Seguirà, alle 10, un faccia-faccia tra Ricci e gli iscritti alla Cia, la Confederazione italiana degli agricoltori, nella loro sede in via Della Libertà. Il tour si sposterà poi alle 11,30 nell’area artigianale di San Costanzo con la visita ad alcune aziende della zona. Quindi pausa pranzo alle 12,30 al ristorante “Da Rolando”: insieme ad amici e simpatizzanti sono invitati anche i giornalisti che vogliono intervistare il candidato.
Brindisi finale poi la Multipla punterà dritta verso Piagge dove alle 15 è previsto un incontro di Ricci all’ex centro sociale del Comune che ospita la biblioteca, una sala incontri e un centro ricreativo per giovani e anziani.
Il Viaggio tornerà poi a San Costanzo con l’incontro alle 18 insieme ai presidenti delle associazioni venatorie e alle 18,30 con i tesserati del circolo Arci. E per finire cena a sorpresa per i migliori auspici al candidato.
Impegnati nell’organizzazione del tour gli iscritti del circolo Pd San Costanzo-Cerasa.

La Pergolese non va oltre il pari


PERGOLESE – MARCHIONNI 0 - 0

PERGOLESE: Flavoni, Cesaroni, Anastasi, Lanzillotti, Ciniello, Tomassetti, Santini (62' Oradei), Bettelli, Varini, Cinotti (88' Volocincu), Urbinati (54' Schiavone). A disposizione: Marinelli, Pettinari, Condrantzki, Rossetti. Allenatore: Moraschini


MARCHIONNI: Falcioni, Palazzi, Frezza, Gualandi (82’ Giorgini E.), Gramaccioni, Speranzini (78' Badioli), Battisti M. (58' Sticca), Giorgini A., Meletti Ugolini, Sperandini. A disposizione: Del Pivo, Battisti A., Pascucci, Renzi, Badioli. Allenatore: Barattini

Note: Spettatori 150 circa. Ammoniti: Palazzi, Meletti. Recupero: 2’+4’.
Arbitro: Camela di Fermo.

La Pergolese non riesce a sfruttare al meglio il passo falso della capolista Futbol Pesaro non andando oltre un pareggio ad occhiali contro il Marchionni. Un punticino che va molto stretto al team di Mister Moraschini che in più di una circostanza ha impegnato severamente l’ex Falcioni in giornata straordinaria. I fanesi dal canto loro sono apparsi squadra ben organizzata, ostica e grintosa ma piuttosto evanescente in attacco. La Pergolese fin dalle prime battute prende in mano il pallino del gioco schiacciando con autorità gli avversari nella propria metà campo. Tanta pressione ma anche poca precisione nelle conclusioni. Cinotti e Cesaroni ci provano dalla distanza senza impensierire l’estremo ospite. La Volante colleziona calci d’angolo in serie ma negli ultimi metri pecca spesso di lucidità. Dopo l’intervallo Falcioni si traveste da Batman chiudendo a ripetizione la porta. Il portierone al 55’ è superlativo su tiro ravvicinato di Urbinati mentre appena due minuti dopo blocca in due tempi la sberla velenosa dalla lunghissima distanza di Lanzillotti. E’ un assedio dei padroni di casa alla ricerca dell’importantissima nona vittoria stagionale. Entra anche bomber Schiavone per dare pi consistenza all’attacco. Al 68’ super Falcioni dice ancora no a Varini. Due minuti dopo il duello si ripete, il risultato è lo stesso. La partita non si sblocca. Gli ospiti sornioni escono dal guscio e di rimessa sfiorano addirittura il colpaccio. E’ la traversa a salvare Flavoni su conclusione di Ugolini. A sessanta secondi dal novantesimo, l’ultima puntata del Falcioni-show. Ciniello trova la zampata in mezzo a una selva di gambe: il numero uno avversario compie l’ennesimo miracolo respingendo sulla linea di porta. In piena zona Cesarini la Pergolese protesta per un doppio mani in area di rigore fanese. Per il direttore di gara è tutto regolare. Ancora emozioni nel convulso finale: Tomassetti calcia fuori, mentre sull’altro fronte Flavoni è decisivo ad uscire come un gatto sui piedi di Matteo Giorgini. Il nono pareggio in campionato, quinto fra le mura amiche, fa scendere una Pergolese generosa al quarto posto, a quattro lunghezze di ritardo dalla capolista. Punticino prezioso invece per il Marchionni, comunque sempre invischiato nelle zone paludosi della bassa classifica.

Mondolfo, Diotallevi: "Il Sindaco impone ai bambini l'acqua del rubinetto"


Sta facendo molto discutere la scelta dell’Amministrazione comunale di fornire nelle proprie strutture, scuole, centro socio-educativo “La Rosa Blu”, casa di riposo e uffici comunali, acqua del rubinetto al posto della minerale. La decisione non è stata ben digerita soprattutto dai genitori degli alunni. Assai critica l’opposizione che nell’ultimo consiglio comunale per non bere l’acqua del rubinetto si è portata bottiglie di minerale da casa.
“Una scelta scandalosa – attacca il capogruppo Carlo Diotallevi – visto che l'acqua dell'acquedotto ha alti valori di nitrati (20 mg/l) e di residui chimici che superano quelli dell'acqua minerale di 5-6 volte! Il Sindaco da anni va dicendo che l’acqua dell’acquedotto è di ottima qualità, addirittura migliore di molte minerali. Falso! Dovrebbe conoscere il Decreto 542/92 che impone dei limiti ben precisi in fatto di contenuto di nitrati per quanto riguarda l’acqua minerale destinate all’infanzia determinando in 10 mg/l il contenuto massimo di nitrati. Ebbene come dicevamo l’acqua del nostro acquedotto ha un contenuto medio di nitrati di 20 mg/l! La nostra acqua rispetta la legge 31/2001 sulle acque potabili ma non rispetta i parametri del decreto 542/92 e quindi non può essere somministrata ai bambini! C'é poi da considerare che le tubazioni del capoluogo sono vecchie e obsolete con frequenti e numerose rotture ed infiltrazioni che non danno garanzie dal punto di vista batteriologico”. Il consigliere Francesco Bassotti risponde a Gabriele Darpetti di Bene Comune. “Ha sostenuto la scelta del sindaco Cavallo tirando in ballo la battaglia per far si che l’acqua rimanga pubblica e non venga privatizzata. Su questo punto sono d’accordo con lui e sostengo apertamente questa posizione ma per far si che questa posa affermarsi occorre prima garantire un’acqua pubblica di qualità in modo tale da convincere i cittadini a preferirla alla minerale. Invito Darpetti ad andarsi a leggere le analisi dell’acqua mondolfese Quella che poniamo noi non è una questione politica ma di salute pubblica. Tra tutte, la cosa veramente assurda ed inaccettabile è poi che il Sindaco Cavallo nell’incontro tenutosi a scuola con le mamme, le quali contrariate dalla scelta avevano proposto di munire a proprie spese i figli di bottigliette di acqua minerale, ha comunicato alle stesse che questo non sarà autorizzato e che i bambini dovranno obbligatoriamente bere l’acqua del rubinetto! Alla faccia della liberta e della democrazia! I genitori dei bambini che frequentano le scuole di Mondolfo sono letteralmente insorti e nei prossimi giorni incontreremo i rappresentanti di classe per ascoltare e discutere su questa problematica al fine di porre in essere tutte le iniziative possibili per far tornare la giunta sui propri passi”.

domenica 18 gennaio 2009

Catria, ancora una devastazione al territorio


Nonostante la crisi economica, malgrado i tagli ai bilanci delle famiglie ai fondi destinati alle strutture sociali indispensabili come istruzione, sanità, servizi sociali, nella nostra regione si riesce, malgrado tutto, a trovare diversi milioni di euro per ricostruire una inutile quanto devastante impianto sciistico nel Monte Catria.

In altre parti d’Italia, come nel comprensorio dolomitico, in cui la vocazione sciistica è ben superiore e radicata che da noi, impianti a quote basse come quelli del Catria hanno chiuso, oppure sono in forte difficoltà a garantire qualche giorno di attività.
Fa amaramente sorridere che nelle Marche, i nostri Amministratori siano convinti che l’apertura di una pista possa trasformare pregevoli centri collinari come Frontone in piccole Cortina, Folgarida o Livigno.

E triste pensare che si possa impunemente irrompere nel cuore di un ambiente naturale e operare rilevanti devastazioni in barba a tutti i vincoli paesaggistico, idrogeologico, botanico-vegetazionali previste dalle normative nazionali, regionali ed europee.

Se è vero, come riportano i giornali dei giorni scorsi, che le opere effettuate sono prive delle necessarie autorizzazioni, ci si chiede dove fossero le autorità competenti e come si sia potuto devastare un ampio settore montano senza che alcuna autorità abbia trovato nulla da eccepire. Infatti, da quanto dichiarato dall’ Ufficio Urbanistico della Provincia di Pesaro e Urbino, sembrerebbe che la pratica di concessione sia ancora in fase istruttoria e che tale ufficio abbia fatto richiesta di un supplemento di documentazione in merito al vincolo idrogeologico. La Regione, cui spetta l’analisi della valutazione di incidenza, trovandoci in piena SIC (Sito di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zona di Protezione Speciale), sembra non essersi ancora pronunciata.

Infine, ad aggravare ancora di più la responsabilità regionale c’è l’assoluta ignoranza dei vincoli floristici; la zona interessata dai lavori, infatti, si trova all’interno di un’area tutelata dalla Legge regionale 52 del 74 istitutiva delle Aree Floristiche. All’interno delle stesse sono vietate, ormai possiamo usare amaramente il condizionale, sarebbero, la raccolta e il danneggiamento delle specie ivi presenti.

In quest’area, addirittura, si è andati ben oltre il semplice danneggiamento, si è distrutta l’unica stazione conosciuta, nella provincia di Pesaro e Urbino, di una felce la Gymnocarpium dryopteris.

Se è fin troppo semplice prevedere, che non vi saranno flussi di turisti in coda nelle bidonvie tuttavia, la trasformazione del territorio in quota è una ferita ormai indelebile.

da Mauro Furlani
Pro Natura Marche

Marotta: Vergoni, Holiday "Investimento per il turismo"


Ha seguito negli ultimi mesi costantemente la delicata questione dell’intervento edilizio proposto dalla società Holiday e per Enrico Vergoni, presidente della commissione urbanistica di Mondolfo, l’approvazione del progetto avvenuta mercoledì in consiglio comunale è stata una grande soddisfazione.

“Il turismo è senz’altro uno dei settori più importanti per Marotta. Noi amministratori dobbiamo salvaguardare la vocazione turistica della cittadina impegnandoci affinchè si ritorni a livelli di presenze accettabili e soprattutto facendo in modo che ci siano strutture ricettive in grado di accogliere”. Veniamo all’Holiday. “Dobbiamo essere lieti che imprenditori locali investano nella nostra città immettendo capitali in grado di generare quel volano irrinunciabile in questo momento di crisi. Un’operazione da quasi 6 milioni di euro può essere da stimolo all’economia locale aiutando le aziende che saranno coinvolte nella costruzione del plesso turistico residenziale. Ciò garantirà quindi una certa continuità di lavoro e successivamente, terminata l’opera, si creeranno opportunità specie per molti giovani. Come amministratori dobbiamo però svolgere anche la nostra funzione: vigilare in maniera attenta e scrupolosa e scongiurare qualsiasi violenza al territorio, coniugando lo sviluppo della nostra città con la sua salvaguardia. Quando vidi per la prima volta il progetto avvertii subito il rischio di una speculazione edilizia”. Cioè? “Avevo il timore che in un futuro non molto lontano i proprietari potessero chiedere la trasformazione delle camere dell’albergo in Rta (residenza turistica alberghiera), ossia in mini-appartamentini creando così un altro residence di circa 44 unità che avrebbe trasformato Marotta da città dormitorio in ghost town modello far west! Per questo motivo nella seduta della commissione del 9 gennaio ho presentato un emendamento, approvato poi in consiglio in maniera unanime, che obbliga i proprietari a modificare la struttura alberghiera affinchè le camere non siano inferiori a 21 unità. Questo eviterà ogni possibilità di discussione e contenzioso se in futuro si presenteranno richieste di modifica della destinazione d’uso. La legge regionale vieta la trasformazione in Rta per alberghi con più di 21 camere. Sono convinto che l’amministrazione abbia fatto un buon lavoro, riuscendo ad aggiustare e adattare le decisioni dei tecnici che negli ultimi anni hanno lavorato sul progetto. Siamo soddisfatti dell’operato del sindaco Cavallo che in questi mesi si è prodigato molto per Marotta, dall’inaugurazione di piazza Kennedy ai passi avanti sull’unità territoriale, alla delicata questione Holiday passando per la vertenza non ancora conclusa sul Casello ferroviario. Ora abbiamo davanti una sfida ancora più importante quella di dare una scuola a Piano Marina: il ritardo accumulato non è accettabile e il malcontento che inizia a serpeggiare è giustificato”.

"L'Unione Valcesano deve allargare i suoi confini"


Il Presidente Giuliano Lucarini risponde anche al centro-destra

E’ stato convocato mercoledì il consiglio dell’Unione Valcesano, Tra i punti all’ordine del giorno spicca l’approvazione dei progetti di bilancio di previsione 2009 e pluriennali 2009-11. Sarà un’assise di cruciale importanza per l’ente anche in vista del prossimo scioglimento viste le elezioni amministrative di giugno. Due dei quattro Comuni che formano l’Unione Valcesano, infatti, andranno alle urne: Monte Porzio e San Costanzo.


“Attualmente – esordisce il presidente Giuliano Lucarini – l’Unione ha in gestione molti servizi come il trasporto scolastico, disabili e anziani, l’asilo nido di Mondolfo, l’assistente sociale, il centro socio assistenziale diurno per disabili “La Rosa Blu” e “L’Aquilone”, il Centro residenziale per anziani di Mondolfo. Grande impegno è stato profuso anche per gli impianti sportivi”. Lucarini poi guarda al futuro. “E’ allo studio un processo che porti al conferimento o al trasferimento all’Unione altri uffici e servizi come la Polizia Municipale e Amministrativa, lo sportello unico delle attività produttive. C’è la necessità di adeguare la pubblica illuminazione con l’obiettivo del risparmio energetico e di lavorare per la promozione del turismo. Il processo di conferimento dei servizi subisce rallentamenti soprattutto per la ristrettezza e a volte l’incertezza delle fonti di finanziamento e per un processo di riorganizzazione e rivisitazione degli enti locali che dovrà essere definito con la riforma delle CM, che interessa da vicino l’Unione per la presenza di Mondavio. I Comuni aderenti si presentano con una sola voce sulle questioni di politica locale per sostenere un’idea di autogoverno allargata. Un punto essenziale sarà rappresentato dal dibattito incentrato su un nuovo orizzonte che l’Unione dovrà assumere a livello di confini territoriali. Potrebbero essere maturi i tempi per discutere in occasione delle prossime elezioni un nuovo assetto che cerchi di rappresentare una forte voce a livello della vallata del Cesano”. Un processo probabilmente fattibile se si supererà la diversità di vedute con l’opposizione. Specie dalla minoranza consiliare di Mondolfo sono piovute critiche per la gestione dell’ente, alle quali risponde la giunta dell’Unione. “Le dichiarazioni dei consiglieri Diotallevi e Bassotti che parlano di “carrozzone” dell’Unione e al tempo stesso si lamentano che pochi servizi sono stati associati sono stucchevoli. Se davvero fosse un “carrozzone” bisognerebbe essere conseguenti e chiederne lo scioglimento. Le loro opinioni sono in netto contrasto non solo con gli orientamenti del Governo nazionale e condivisi dall’ANCI, che sottolineano l’obbiettivo di giungere ad associare sempre più servizi e funzioni, ma sono contraddette anche dal capogruppo di minoranza del consiglio dell’Unione che dalla nascita ha sostenuto la validità di questa forma di associazionismo. L’alternativa è il ritorno ai singoli Comuni, impraticabile per le dimensioni demografiche e le sempre maggiori difficoltà economiche. Sull’esborso da parte del Comune di Mondolfo, 540.000 euro, va precisato che si tratta di una semplice partita di giro. Comunque il Comune avrebbe sostenuto dei costi per i servizi associati. Mondolfo in questi sette anni dalla nascita dell’Unione, su trasferimenti di risorse da parte dello Stato e della Regione Marche pari a 1.342.000 euro, ha ottenuto 700.000 euro, così come proporzionalmente hanno ottenuto gli altri Comuni. Quindi anche dal punto di vista finanziario è stata un’opportunità e non un costo, tanto che a oggi c’è un saldo positivo”.