Ricerca personalizzata

mercoledì 21 gennaio 2009

"La fitodepurazione una scelta innovativa"


“Un modello da seguire per piccoli Comuni montani e collinari”.
L’ingegnere Dante Olivieri, progettista degli impianti più significativi di fitodepurazione realizzati nella nostra provincia, fornisce alcune precisazioni, specie su quello di Fratte Rosa, dopo degli articoli apparsi sulla stampa locale
.
“La scelta dell’impianto di fitodepurazione fu proposta fin dal 1993 al Comune di Fratte Rosa, in alternativa all’impianto di depurazione tradizionale centralizzato, che avrebbe comportato ingenti investimenti per realizzare le linee di collegamento e gli impianti di sollevamento tra i vari versanti delle colline. Senza considerare gli elevati consumi energetici e le spese di gestione a carico del Comune. Il sistema di fitodepurazione era ancora quasi sconosciuto in Italia, ma era stato frequentemente utilizzato all’estero, soprattutto in Francia e negli Stati Uniti. Siamo stati quindi dei pionieri nella nostra Regione, anche per le problematiche specifiche del nostro territorio”.
Solo nella valle del Cesano sono ben sei i fitodepuratori.
“Nel tempo le scelte progettuali sono state integrate ed affinate, fino ad arrivare ad un sistema depurativo completo, efficiente e con consumi energetici nulli. Qualsiasi tipo di impianto però funziona bene quando le acque meteoriche vengono separate dagli scarichi domestici e tutti i Comuni dovrebbero impegnarsi per raggiungere al più presto questo obiettivo. Il Comune di Fratte Rosa purtroppo – prosegue Olivieri – per motivi di bilancio, è ancora fermo agli accorgimenti temporanei adottati a suo tempo. Bisogna inoltre ricordare che questi tipi di impianti necessitano comunque di manutenzione; svuotare periodicamente le fosse, pulire i pozzetti dopo piogge intense, tenere in ordine la vegetazione: basta l’intervento periodico di un operaio comune per garantire il funzionamento dell’impianto. Per questo i piccoli Comuni montani e collinari dovrebbero pensare seriamente a questa soluzione, che può realizzarsi anche gradualmente, su esigue estensioni di terreno non necessariamente pianeggianti!”

Nessun commento:

Posta un commento