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lunedì 22 novembre 2010

Antonio Baldelli: "La tassa sulle caldaie torna a colpire e, se non ci si mette in regola, la Provincia preannuncia il distacco del gas"


Inizia così la lettera che, in queste ultime settimane, è stata fatta recapitare dalla Provincia di Pesaro e Urbino e dalla societa’ Itagas a centinaia di famiglie: “La Provincia di Pesaro e Urbino ha dato avvio all’attività di accertamento e ispezione degli impianti termici”.
Coloro che avevano creduto che il tormentone della tassa sulle caldaie fosse terminato con la fine della Presidenza Ucchielli si erano purtroppo sbagliati di grosso.
Sullo scranno di Via Gramsci siede un nuovo e giovane Presidente ma i metodi sono rimasti quelli di sempre e a farne le spese sono sempre gli inermi cittadini trattati come limoni da spremere.
L’assurda tassa era stata introdotta proprio dalla Giunta provinciale guidata dal Presidente Uchielli e, sin da subito, la nostra opposizione ne aveva denunciato l’iniquità e aveva richiesto alla Provincia di tornare sui propri passi.
Nel gennaio 2006 presentai un ordine del giorno e, nel giugno dello stesso anno, un’interrogazione affinché la Provincia togliesse l’iniquo balzello e iniziasse una corretta informazione sulla vicenda.
I cittadini, infatti, erano infatti disorientati e non sapevano più che pesci pigliare dopo aver assistito, da parte dell’Amministrazione provinciale, a un assurdo balletto di smentite e di correzioni sulle modalità e sui tempi di certificazione delle caldaie.
Ad ogni modo, noncurante della ingiustizia del nuovo balzello, il centrosinistra non indietreggiò e difese il proprio operato nonostante fossero evidenti sia l’ingiustizia della tassa sia gli errori compiuti dalla stessa Amministrazione provinciale nel gestire la questione.
Poi sulla vicenda scese l’oblio e furono in molti ad illudersi che tutto fosse rientrato e che finalmente si potevano dormire sonni tranquilli.
Il risveglio è stato però traumatico e, come la grandine, sono tornate a cadere su centinaia di famiglie della nostra Provincia lettere in cui si prevedono pesanti sanzioni, che possono arrivare sino a 200 Euro, e in cui viene addirittura preannunciata la sospensione dell’erogazione del gas in caso di “trasgressione”.
Ma quello che tutti si domandano è se si può arrivare a infliggere una multa di 200 Euro, se si può giungere a sospendere l’erogazione del gas e, quindi, a lasciare una famiglia senza riscaldamento ed acqua calda in pieno inverno, sol perché vi è stata una piccola dimenticanza nell’inviare un modulo o sol perché non è stato pagato un iniquo balzello ?
Proprio per avere delucidazioni su questa vicenda, che grava sulle tasche di centinaia di famiglie della nostra Provincia, ho presentato una apposita interrogazione in Consiglio provinciale.
Antonio Baldelli – Capogruppo PDL in Consiglio Provinciale

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