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giovedì 15 aprile 2010

Marotta, manifestazione circonvallazione: ci sarà anche il consigliere provinciale Massimo Papolini. "Non è una rivendicazione solo marottese"


Piovono adesioni per la manifestazione di sabato pomeriggio a Marotta che il Comitato Pro Marotta Unita ha organizzato per chiedere il prolungamento della circonvallazione fino a Torrette.
Alla marcia pacifica parteciperà anche il consigliere provinciale dell’Idv Massimo Papolini.
“Una manifestazione per rivendicare un’opera che con un costo relativamente basso porterà grandi vantaggi al nostro Comune. Ma si profila come una clamorosa incompiuta. Se questa via come previsto viene sistemata per un chilometro circa, sarà di scarsa utilità per i residenti, che già la usano, e assolutamente inutile per la maggior parte del traffico che continuerà ad utilizzare la Statale 16, passando magari per le strade che attraversano centri abitati. Quindi una spesa inutile.
L’ennesimo episodio di scarso coordinamento nell’attività tra comuni confinanti, Mondolfo, Fano e San Costanzo, e di scarsa lungimiranza.
Con la manifestazione, si vuol mettere in evidenza questa contraddizione e puntare quanto meno ad allungare il tratto di circa 2 km, fino alla strada che scende da San Costanzo e che agevolmente si collega alla SS. 16.
La manifestazione è promossa dal Comitato Pro Marotta Unita e questo forse tiene lontane un pò di persone, sia per la finalità insita nel nome sia per l’identificazione politica di alcuni suoi esponenti.
Io ci sarò perché ritengo l’opera importante, il traffico che passa nei centri abitati, significa pericolo per la salute e l’incolumità. Non possiamo aspettare oltre, i lavori vanno previsti subito, vanno realizzati dalla Società Autostrade, nessun Comune con gli attuali bilanci può far fronte ad opere di questo tipo”.

Papolini torna sulla questione Marotta unita.

“Non si tratta solo di una rivendicazione marottese, ogni mondolfese dovrebbe vivere questa lotta come beneficio per il proprio territorio, per una sua crescita ordinata ed equilibrata.
Quando una battaglia è giusta va combattuta indipendentemente dall’appartenenza politica.
Come ho avuto già modo di dire ad esponenti del Comitato, la vicenda Marotta Unita non mi entusiasma, soprattutto dopo aver vissuto da vicino le vicende della divisione della Valmarecchia. In quel caso il Governo centrale non ha previsto fondi per il passaggio, lasciando il cerino nelle mani delle due Province.
Se fosse la stessa cosa per i due Comuni?
Finchè non sono chiari costi e benefici per le due comunità, non prendo posizione; bisognerebbe capire se effettivamente c’è voglia di mondolfesità da parte dei marottesi sotto Fano e se le esigenze avvertite non possano essere semplicemente risolte con una maggior concertazione intercomunale”.

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