lunedì 1 marzo 2010
Consiglio provinciale al Balì per parlare di turismo. Ricci: "Credere nel marchio regionale" Tarsi: "Il marketing turistico gestito in modo pessimo"
SALTARA – Turismo in primo piano in consiglio provinciale. Che, per una seduta, «trasloca» al museo del Balì: «Vogliamo dare impulso alla programmazione e allo sviluppo del comparto, anche per rispondere alla crisi economica – spiega il presidente dell’assemblea Luca Bartolucci -. E abbiamo scelto di farlo simbolicamente nel museo della Villa, per sostenere e promuovere i modelli di eccellenza del territorio».
Il sindaco Fabio Cicoli e il presidente della Fondazione Rosanna Valeri fanno gli onori di casa.
Poi Matteo Ricci entra nel vivo e traccia le linee strategiche: «Il primo ostacolo da superare è il campanilismo – sottolinea -. I Comuni non possono pensare di promuoversi da soli: è da folli nel 2010. L’ambito ottimale è quello regionale: dobbiamo credere nel marchio Marche».
E torna sulla vicenda dello spot di Dustin Hoffman: «E’ il segno che si è cambiato passo e si cominciano a fare i fatti». Per il presidente della Provincia, «non esiste sviluppo senza promozione». «L’imperativo è “fare rete”. Per questo, anche noi dobbiamo partecipare alle fiere con la Regione».
Capitolo sistema turistico locale: «Ci siamo aperti al privato e all’università di Urbino: non è garanzia di successo ma è la premessa per articolare lo sviluppo. In ordine sparso nessuno è competitivo».
Strategie di lungo periodo: «La qualità della vita deve essere il filo conduttore di tutte le politiche turistiche, da qui a 10 anni. Bisogna lavorare sul primato del Bil (Benessere interno lordo). Perché è quello che i turisti cercano, a cominciare dagli olandesi. Che sono i visitatori più numerosi del nostro territorio. Poi ci sono le infrastrutture: creare una delle piste ciclabili più lunghe d’Europa, cercare collaborazioni con l’aeroporto di Rimini e lavorare sulla ferrovia per collegare Urbino a Roma e inserirci nell’asse Palermo-Berlino».
Strategie di breve periodo: «Rilanciare la comunicazione web, mettere in rete gli Iat e creare più punti informativi possibili nel territorio. Il Comune può metterci il luogo, le Pro Loco i volontari e la Provincia la formazione. E i punti informativi possono diventare bookshop che vendono anche i prodotti tipici del territorio».
Mentre a Tavullia si studiano collaborazioni con il fans club di Valentino Rossi. «Per intercettare il pellegrinaggio di visitatori – conclude Ricci -, con una sorta di “Pit stop” per le Marche in grado di promuovere tutto il territorio».
L’assessore Davide Rossi rilancia sui «consumi culturali»: «E’ un settore che si è consolidato anche negli anni della crisi. E su cui occorre investire».
Anticipa poi il progetto Unesco: «Tutta la nostra provincia potrebbe diventare patrimonio dell’umanità. Urbino lo è gia. Chiederemo il riconoscimento anche per Pesaro, città della musica. In aggiunta, il ministero crede profondamente alla nostra proposta di estensione dello status Unesco anche alle fortificazioni militari di Francesco di Giorgio Martini: la domanda potrebbe essere presentata nel 2011 e sarebbe l’unica candidatura per l’Italia».
Numerosi i contributi dei consiglieri provinciali: tra gli altri, sono intervenuti anche Mattia Tarsi («Il territorio regionale si compone di culture differenti, ma la nostra provincia non è in rete. La Regione investe fino a Ancona: il marketing turistico, negli ultimi anni, è stato gestito in maniera pessima») e Renzo Savelli («Bisogna fidelizzare il pubblico e puntare sull’arte del vivere. Prendiamo spunto dall’esperienza del Balì»).
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