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domenica 15 novembre 2009

Marotta Unita, il sindaco Pietro Cavallo: "Da parte di Fano serve più chiarezza. Noi abbiamo fatto tutto il possibile"


Non passa giorno senza che si parli dell’unificazione di Marotta. L’annoso problema nell’ultimo periodo è tornato prepotentemente d’attualità. A riaccendere il fuoco nella cittadina balneare è stato innanzitutto il cinquantesimo anniversario, festeggiato a fine settembre, della marcia a Roma di venti giovani marottesi per ottenere un Comune autonomo. E’ un susseguirsi di incontri nella Berlino dell’Adriatico, l’ultimo quello tra l’assessore regionale Vittoriano Solazzi e il Comitato che da decenni si batte per l’unificazione. Solazzi ha promesso di portare la questione in giunta che poi dovrà presentare la proposta di legge per il referendum.
Tantissimi anche gli interventi politici sia di consiglieri comunali di Mondolfo che di Fano. Ora il sindaco di Mondolfo Pietro Cavallo, che ha ascoltato interessato il dibattito, vuol fare chiarezza.

“Noi come Amministrazione abbiamo da tempo fatto tutto quanto ci competeva affinchè nel più breve tempo possibile si potesse arrivare ad una soluzione riguardo all’unificazione di Marotta. Le nostre delibere sono chiare. Personalmente mi sono interessato più volte parlando con gli assessori regionali Benatti e Solazzi. Avevo ricevuto anche la promessa dalla Benatti, non molto tempo fa, che l’argomento sarebbe stato portato in giunta. Sento da parte del centro destra tirare in ballo spesso l’assessore Solazzi che in quanto marottese dovrebbe seguire in prima persona il problema. Agli stessi esponenti politici, come Diotallevi, ora una domanda la faccio io: ma il consigliere regionale D’Anna, del suo stesso partito, si è mai espresso sull’unificazione di Marotta? Solazzi anche negli ultimi giorni ha detto chiaramente al Comitato che si adopererà concretamente. Il problema è che c’è mancanza di chiarezza e la Regione finora non ha potuto esprimersi”.
In che senso?
“La delibera del Comune di Fano con la quale per la prima volta a fine della scorsa legislatura ha fatto conoscere la sua posizione, è piuttosto vaga e molto più debole della nostra. Noi diciamo chiaramente chi deve esprimersi nel caso si faccia il referendum, ossia la popolazione interessata allo spostamento che è quella di Marotta di Fano, mentre Fano depenna questa frase. Qui nasce il problema che ha rallentato l’iter”.

“E’ la popolazione, lo sta dimostrando ampiamente anche in queste ultime settimane, a volere l’unificazione di Marotta. Da tempo c’è un comitato Pro Marotta Unita – sottolinea il sindaco Cavallo – e in questi anni mai è nato un gruppo di cittadini per opporsi all’unificazione. Questo significa che tutta la popolazione sente il problema e vuole che venga risolto una volta per sempre. Ma non possiamo, allo stesso tempo, illudere la gente. Da parte del Comune di Fano a mio avviso non c’è la volontà di superare la divisione. Non menzionano chi deve esprimersi”.
Nelle prossime ore, c’è da scommetterci, dall’altra sponda arriveranno repliche. Ai marottesi il botta e risposta politico interessa poco o nulla, quello che sperano è che la Regione mandi un segnale forte in tempi veloci. L’iter infatti è molto lungo. Dopo che Ancona si sarà attivata per la proposta di legge, questa dovrà poi ritornare ai consigli comunali di Fano e Mondolfo. A Marotta si vorrebbe votare in concomitanza con le elezioni regionali. Ma a marzo non manca poi molto. Il popolo stavolta non perdonerebbe la classe politica.

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