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lunedì 16 novembre 2009

Marotta, 92° anniversario dell’Impresa delle Undici Ragazze di Marotta


92° Anniversario dell’Impresa delle Undici Ragazze di Marotta

Il 18 novembre 1917 UNDICI RAGAZZE di Marotta portarono soccorso all’equipaggio del pontone armato corazzato della Marina Militare Italiana (monitore) “Faà di Bruno“ che, arenatosi nelle acque antistanti il litorale di Marotta, rischiava di affondare a causa di una forte mareggiata.

L’Amministrazione Comunale di Fano, la Marina Militare-Guardia Costiera e l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Fano nella ricorrenza del 92° anniversario intendono celebrare l’impresa e ricordare le UNDICI RAGAZZE decorate con Medaglia di bronzo al Valor di Marina con una manifestazione che avrà il seguente svolgimento:

mercoledì 18 novembre 2009

• ore 10,30 – Raduno dei partecipanti presso il monumento eretto a ricordo dell’impresa delle UNDICI RAGAZZE nei giardini “Faà di Bruno” sul lungomare di Marotta

• ore 10,45 – Alzabandiera; deposizione di corona d’alloro; lettura della Preghiera del Marinaio




"FAA' DI BRUNO", Monitore della Marina da guerra italiana, che il 18 Novembre del 1917 in rotta di trasferimento da Venezia ad Ancona, nelle drammatiche giornate di Caporetto, si arenò al largo di Marotta.

L’antefatto: 18 Novembre 1917, Prima Guerra Mondiale, nello svolgimento di operazioni militari, da Venezia in direzione Ancona partirono i pontoni armati (monitori) “Alfredo Cappellini “ e “Faa’ di Bruno “ scortati da torpediniere, ma all’altezza delle nostre coste entrambi i mezzi della Marina vennero investiti da un violento fortunale.
“ Alfredo Cappellini “ si inabisserà di lì a poco nei pressi di Marzocca (AN) procurando la morte di 68 marinai dell’equipaggio, con solo quattro superstiti, mentre il “Faa’ di Bruno “, incagliato nelle secche di Marotta, sembra avere il destino segnato. Ma undici ragazze marottesi con una piccola imbarcazione raggiungono il “Faa’ di Bruno “ rifornendo di viveri e medicinali l’equipaggio ormai esausto, riuscendo perfino ad ancorare a terra il relitto e quindi a salvare la vita dei marinai.
Il Comandante del “FAA’ DI BRUNO”, così ricostruì il fatto:
“L’equipaggio del “FAA’ DI BRUNO” da tre giorni annidato nella torre apprezzò l’atto coraggioso e gentile ricevendo l’imbarcazione con una salve di applausi. Ritengo opportuno riferire quanto sopra per l’effetto morale che l’episodio ebbe sul mio equipaggio, che quantunque fosse ben lontano dal sentire diminuita l’energia necessaria a resistere alla precaria situazione del “FAA’ DI BRUNO”, pure ebbe stimolo a perseverare nella continua lotta per preservare la nave da grave avaria.”
Erano dieci giovanissime ragazze, sorelle o cugine tra i quattordici e i sedici anni. L’undicesima è una sposa anch’essa giovanissima. Ecco i loro nomi: Erina Simoncelli, Giustina Francesconi, Silvia Ginestra, Teresa Isotti, Edda Paolini, Arduina Portavia, Emilia Portavia, Emilia Portavia di Nicola, Nella Portavia di Nicola, Maria Portavia, e l’undicesima, la giovanissima sposa, Maria Zampa.
Oltre alla cerimonia per la decorazione delle undici ragazze con Medaglia di Bronzo al Valore Militare della Marina avvenuta il 24 agosto del 1919, si sono succedute altre tre commemorazioni: il 18 novembre 1967 (per il 50° anniversario) con la posa nell’attuale Piazza Kennedy di una lapide in marmo offerta dal Comune di Roma; un’altra il 18 novembre 1987 (70° anniversario) dopo che la lapide era stata spostata in Comune di Fano nei vicini giardini denominati “ Faa’ di Bruno “; la terza il 18 novembre 2007 (per il 90° anniversario) organizzata dal Comune di Fano insieme alla Marina Militare-Guardia Costiera e al Gruppo di Fano dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.
La originaria lapide commemorativa, rimossa nel 1992 per permettere i lavori di rifacimento dei giardini “ Faà di Bruno “,giace attualmente nei magazzini del Comune di Mondolfo.
C’è il progetto di restaurarla per collocarla nell’area dell’Istituto comprensivo statale di Marotta intitolato, appunto, “Faà di Bruno “.

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