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venerdì 20 novembre 2009

Marotta Unita, Fabio Frattini: "Se la politica resterà inerte Marotta raccoglierà le firme"


C’è chi come Fabio Frattini, ex consigliere comunale e profondo conoscitore di Marotta, ritiene che l'unificazione della Berlino dell'Adriatico, possa passare solo attraverso azioni di iniziativa popolare diretta.
“Dopo decenni di promesse non mantenute da parte della politica, è passata da un pezzo l'ora di dire basta. I cittadini, raccogliendo 5.000 firme possono chiedere e ottenere dalla Regione una legge per l'indizione del referendum. La soluzione ci torna ancor più vantaggiosa in quanto ci dà la possibilità di sensibilizzare con il contatto diretto, anche quella esigua fascia di popolazione che propugna il comune autonomo o l'unificazione sotto Fano, non conoscendo la legge sulle autonomie amministrative. La raccolta di firme ci consentirebbe anche di rimettere in discussione il ridicolo confine posto sul fosso del Camping Gabbiano, frutto di un insulso calcolo politico. Non sarebbe sbagliato far rientrare nell'unificazione anche quella parte di San Costanzo a monte della strada di mezzo fino a Santa Vittoria. Forse sono pochi a sapere che in via Santa Vittoria per metà sotto Mondolfo e per l'altra sotto San Costanzo, i numeri civici partono da 1 in entrambe le parti fino a scontrarsi nel mezzo. E' una assurdità, non l'unica per Marotta”.

Questa è la volta buona? Si arriverà all'unficazione?

"Forse! Ma perche lo sia davvero c'è ancora molto da lavorare. Occorre saper spezzare le resistenze trasversali create ad arte da certi politicanti, che tengono più alla "produzione" del loro orticello che non all'interesse generale di tutto il territorio. Le premesse ci sarebbero tutte anche per tentare la soluzione politica. Per la prima volta abbiamo in Regione un nostro assessore, Solazzi, che in campagna elettorale aveva assunto certi impegni. Ma non solo, quale sindaco di Mondolfo aveva persino firmato la richiesta avanzata in Regione. Se la politica resterà inerte, Marotta si sta comunque preparando a raccogliere le firme.
Tre piani regolatori che viaggiano ognuno per proprio conto, tre diverse tariffe per i servizi a domanda individuale, tre diverse aliquote fiscali, tre differenti valori catastali che tassano diversamente gli immobili con le stesse caratteristiche ma situati a pochi metri di distanza l'uno dall'altro, politica per il turismo di uno stesso territorio condotta senza alcun legame fra le tre amministrazioni, allargamento della strada di mezzo solo fino a via Vecchia Osteria perché Fano e San Costanzo non si sono ricordate di chiederla in contropartita per i lavori della terza corsia all'ente autostrade, non esiste una politica cimiteriale comune e ben presto non sapremo più dove seppellire i nostri morti, nuove strade che non si incontrano fra loro e... chi più ne ha più ne metta. Disagi tutti che potranno trovare soluzione solo con l'unificazione del territorio se, come è vero, le tre amministrazioni non riescono a concordare nemmeno la posizione dei lampioni sul lungomare".

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