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mercoledì 13 maggio 2009

Fuoritempo presenta "La luce addosso" a Senigallia


Il gruppo Fuoritempo di Mondavio presenta il suo più recente lavoro teatrale dal titolo “La luce addosso”, uno spettacolo sul controverso tema delle armi nucleari scritto, allestito e interpretato totalmente dai suoi giovani componenti.
Lo spettacolo, frutto di due anni di studio e lavorazione, verrà rappresentato sabato 16 maggio alle ore 21,15 presso il Teatro del Portone di Senigallia.
L’iniziativa è parte integrante del programma 2008/2009 della Scuola di Pace “V. Buccelletti” del Comune di Senigallia e vede la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato.
L’ingresso è libero. Per informazioni sulla serata potete contattare il numero 071-6629351, mentre per una conoscenza più approfondita dell'attività del gruppo Fuoritempo potete consultare il sito www.fuoritempo.info


Quali sono i temi che vengono proposti nello spettacolo?
Il nostro spettacolo “La luce addosso” parla della bomba atomica e di come questa terribile arma abbia cambiato la Storia dell’Uomo e della Scienza.
Noi saremmo molto soddisfatti se lo spettatore, dopo aver visto la nostra rappresentazione, uscisse dal teatro con alcune domande: c’è un limite alla conoscenza? Fino a che punto è lecito spingersi nella ricerca? Può essere pericolosa una Scienza che viene sedotta dal potere?

Come è nato questo spettacolo?
Tutto è nato dalla lettura del libro “Una bomba, dieci storie” della giornalista scientifica Stefania Maurizi. Questa lettura ha appassionato molti di noi. Così, ospitando alle nostre iniziative alcuni scienziati e giornalisti sul tema delle armi atomiche e documentandoci noi stessi, abbiamo progressivamente maturato una maggiore conoscenza del problema delle armi nucleari, che ci ha spinti a portare in scena quanto abbiamo raccolto in questi ultimi tre anni di studio.

Facciamo un po' di storia, quando inizia "Fuoritempo" e perché?
Il nostro gruppo nasce nel 1999 grazie all'iniziativa di alcuni giovani accomunati dal desiderio di creare un gruppo di discussione e di informazione. Dagli incontri settimanali del gruppo, che negli anni si è arricchito di molte nuove presenze, è nato il progetto Fuoritempo, il cui fine primario è quello di proporre una controinformazione alternativa ai media ufficiali. Fuoritempo riconosce che l’informazione è potere e si adopera affinché questo potere venga spostato verso il basso, ridistribuito e decentralizzato.
L’esigenza di raggiungere il pubblico in modo meno “formale” ha inoltre dato vita negli anni allo spettacolo teatrale “Fuori Tempo” che ha coinvolto in questi anni più di 100 giovani del territorio e nel quale convergevano i risultati di due anni di ricerca e di studio. Lo spettacolo “Fuori Tempo”, che abbiamo rappresentato per venti volte tra settembre 2001 e maggio 2007, utilizzava vari linguaggi (musica, teatro e immagini) per proporre temi che non riescono a filtrare nei canali ufficiali, e veniva aggiornato ad ogni nuova rappresentazione per adattarsi alle novità e ai cambiamenti della nostra società.
Il nostro nuovo spettacolo “La luce addosso” ha gli stessi propositi.

Una grande passione che si concretizza in un impegno che si rinnova negli anni, cosa avete imparato grazie all'esperienza "Fuoritempo"?

Che chi fa Volontariato dell’Informazione non possiede la Verità. Quello che proponiamo è un punto di vista alternativo. Noi cerchiamo di lavorare per un’informazione libera e plurale dove siano i cittadini a scegliere da chi essere informati. Purtroppo ci sembra che in Italia l'informazione sia controllata da un manipolo di editori, che in realtà di mestiere fanno altro.

Quali altre battaglie portate avanti?

Oltre al tema dell'informazione cerchiamo di trattare tutti quei problemi che fanno difficoltà a trovare spazio nei media-ufficiali e più diffusi. Ci occupiamo di guerre dimenticate (Palestina-Israele, Cecenia, Africa) e degli argomenti connessi alle spese militari, alla sobrietà dei consumi e alla situazione ambientale. Portiamo avanti un discorso di sensibilizzazione al Trasporto Pubblico Locale e in difesa della Scuola Pubblica.
Tutto questo lo proponiamo attraverso iniziative, serate di informazione, un sito internet (www.fuoritempo.info) e un notiziario e-mail.

In una società pervasa da sovrastrutture e perbenismo fatica a trovare spazio un gruppo come il vostro?
La nostra scelta in tutti questi anni è stata quella di non chiedere e accettare mai contributi pubblici o privati. La ragione è quella di fare tutto il possibile per rimanere liberi e indipendenti. Noi andiamo avanti solamente con le offerte che raccogliamo dopo le nostre iniziative… fino ad ora siamo sempre riusciti a proseguire con la nostra attività e questo vuol dire che la gente trova il nostro lavoro interessante.
E’ chiaro che una scelta di questo genere precluda la “visibilità”... ma non ne abbiamo mai sentito la mancanza. Cerchiamo di proporre i temi che riteniamo importanti con serietà e costanza. Siamo convinti che nel tempo questi due valori si rivelino superiori alla “visibilità” e alla “notorietà”, che spesso risultano essere passeggere…

Un invito ai lettori, perché vale la pena crederci e metterci la faccia?
Perché indipendentemente dai risultati nella vita conta la passione. Dedicarsi al volontariato arricchisce umanamente. Si fa la conoscenza di tante persone e situazioni che aprono al mondo e permettono di recuperare una visione comunitaria contro un individualismo che purtroppo è la causa di tante divisioni ed egoismi.

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