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mercoledì 24 giugno 2009

San Lorenzo in Campo: politica incandescente. Scintille tra Pdl e Sindaco




Si è votato solo due settimane fa ma nel centro laurentino si è ripiombati subito in campagna elettorale. Fuochi e fiamme in un clima addirittura più incandescente che alla vigilia della tornata elettorale
.
La questione relativa all’appoggio di certi ambienti di destra al nuovo sindaco Antonio Di Francesco era stata tra quelle che più avevano agitato la campagna elettorale.
Leggendo i risultati appare chiaro che quel sostegno c’è stato. La lista civica vincente, sostenuta dal Prc e dall’Idv ha, infatti, raccolto consensi maggiori di quelli che il centro-sinistra ha ottenuto alle europee, tanto più se si considera che non poteva contare sull’appoggio ufficiale del Pd. Voti che provengono da una parte del centro-destra che non ha dato fiducia all’aspirante sindaco Pietro Gambaccini candidato dal Pdl e La Destra. I numeri dicono che Gambaccini si è fermato al 19.5% mentre il Pdl da solo alle europee ha totalizzato quasi il 30%. Questo scarto non è andato giù al coordinamento locale che in una sorta di lettera ai simpatizzanti non ha usato mezze parole per sottolineare il proprio disappunto.
“Non dimenticatevi di coloro che per motivi non squisitamente politici ci hanno pugnalato alle spalle schierandosi dalla parte del male. Non fatevi trarre in inganno! Il “Figliol Prodigo” era uno solo ed è morto da tempo”.
Così si conclude il comunicato che ha scatenato una vera e propria processione davanti alla bacheca del Pdl.
“Il male ha vinto ancora una volta. Il vento di libertà che sta soffiando su tutta l’Italia ci ha solo sfiorato. Si è soffermato su Pergola ma è stato avaro con il nostro comune o forse non abbiamo saputo “cogliere l’attimo”. San Lorenzo sarà l’ultimo comune italiano ad essere liberato un giorno, dal potere della congrega del male”.
Parole forti che non hanno lasciato indifferente il sindaco Di Francesco.
“Come un pugile suonato ed a fine carriera, dopo un ennesimo ko, con la forza della disperazione e la mente annebbiata, il Pdl o almeno chi ha scritto il documento, pieno di invidia, cattiveria e sciocchezze, cerca di colpire gli avversari, o a loro dire i nemici, che una mente stordita, vede affollarsi intorno. I laurentini non hanno dato fiducia a questi personaggi perché li conoscevano già prima che si appalesassero sotto questa forma e pensiero politico preistorico e senza prospettive e nemmeno qualche brandello di idee da poter proporre al paese”.
Il coordinatore locale de La Destra, Enrico Allegrezza, che era anche candidato con la lista di Gambaccini, ha preso subito le distanze dalla lettera, così come altri componenti del coordinamento del Pdl: Lorenzo Bonafede, Marco Conti e Giosetta Guerra.
“E’ stato frutto dell’iniziativa personale di alcuni membri e non è stato in alcun modo discusso e approvato dal comitato di coordinamento, che non è mai stato convocato dopo le elezioni. Ci dichiariamo completamente estranei all’iniziativa del comunicato, e ci dissociamo dal linguaggio e dai toni usati, che fanno passare in secondo piano qualsiasi considerazione politica. Esprimiamo al sindaco e alla neo eletta Amministrazione, i più fervidi auguri di buon lavoro, e ce n’è tanto da fare, per il bene di tutta la popolazione”.

2 commenti:

  1. La rabbia degli sconfitti e l’arroganza del vincitore

    La campagna elettorale che si è svolta per l’elezione del sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale, è stata caratterizzata da attacchi personali, calunnie, falsità e diffamazioni, creando rabbia, malcontento e profonde divisioni. Divisioni che hanno lacerato le forze politiche: il Partito Democratico, il Partito Delle Libertà, le associazioni, ma ha anche diviso amicizie e parentele.
    Sembra che qualcuno abbia applicato scientificamente in questa competizione elettorale l’antica logica romana del “Divide et impera”. Dividi e comanda, fu la logica perseguita dal senato romano. L’elemento tipico di questa tecnica consiste nel creare o alimentare le faide e i dissapori tra le fazioni.
    La conclusione delle divisioni e dei veleni sparsi tra i laurentini è il volantino apparso sulla bacheca del PDL che esprime una probabile analisi politica, ma purtroppo con toni al disopra e al di fuori delle righe e che evidenziava anche tutta la rabbia di chi è stato “maziato e bastonato”.
    Le Divisioni, i veleni e i dissapori non sono stati sicuramente fugati dal volantino apparso sulla bacheca dell’Amministrazione comunale. Avrei preferito invece, che il Sindaco anziché rispondere alle provocazioni e mostrare l’arroganza del vincitore e mettersi sullo stesso piano di chi esternava la propria rabbia, avesse smorzato i toni ed avesse cercato di tranquillizzare gli animi e di riappacificare i cittadini.

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  2. Bè non ci sarebbe nemmeno bisogno di esprimere commenti, gli attacchi di alcune persone sono frutto della più totale cattiveria, la gente a san lorenzo ha votato prima di tutto per le persone, e questo mi pare palese e la dice lunga, prima che per i partiti! Sentire queste cose all'interno di una comunità come la nostra dove la gente comunque si vuole bene e si conosce tutta non è affatto di buon gusto, i rapporti interpersonali valgono di più di quelli politici!!! ora ditemi, da che parte sta veramente il male quando ti vengono sbattute in faccia certe cattiverie senza motivo e senza aver fatto niente di male?
    Grazie a tutti coloro che si sono dissociati, e soprattutto ad alcuni che conosco personalmente e a cui voglio perticolarmente bene e rispetto come persone senza guardare affatto la corrente politica!!! (Daniele Legramante)

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