lunedì 2 novembre 2009
San Lorenzo in Campo, Nancy Feduzi giudica l'avvio della Giunta Di Francesco. "Nominare assessori per far controllare le buche mi sembra poco"
“Una partenza con il freno a mano tirato”, così Nancy Feduzi, capogruppo consiliare della lista “Laurentini sì per i cittadini”, giudica i primi mesi della giunta Di Francesco. Proprio la composizione della squadra non convince fino in fondo.
“La gran parte degli assessori sono stati nominati per rispondere agli accordi preelettorali. Parlo di Gabrielli, Berti, Montanari, per dare un contentino alla destra, e Gioacchini, grande stratega politico del Pd. Non mi si venga a dire che si sono guardate le preferenze. Si deve tener conto delle professionalità, della preparazione culturale. Se l’opposizione interroga Montanari o Gioacchini, è il sindaco che risponde. Nominare gli assessori per far sì che controllino le buche mi sembra poco. Il ruolo deve essere propositivo. Non è possibile che in consiglio nessuno abbia niente da dire e non solo gli assessori, parlo anche dei consiglieri, tutti zitti e buoni ad alzare la manina”.
Il più importante intervento ha riguardato in questi mesi i lavori alla scuola Materna.
“La diatriba tra noi e la maggioranza è famosa. Noi volevamo essere costruttivi, ma come sempre l’arroganza dei vincitori cerca di trasformare ciò che viene dall’opposizione in calunnie o cattiva informazione. I lavori che sono stati fatti sono di un progetto partito nel 2007. Ne ero ben a conoscenza visto che io e il sindaco abbiamo seguito l’evolversi della situazione. Non posso certo essere contraria ai lavori fatti. Ma noi parlavamo di altro, di staticità della Materna e della scuola elementare, in base alle norme antisismiche, dell’impianto di aerazione della Materna. La risposta a tutto questo è stata, anche con qualche risolino, “ma tutte le scuole non sono a norma” e allora va tutto bene madama la marchesa. Siamo stati anche tacciati di fare del procurato allarme. Se poi la maggioranza come dice il sindaco si sente tranquilla, noi non possiamo far altro. Non siamo tranquilli e incrociando le dita dico speriamo che non tremi!”
Altra questione calda è la gestione dei rifiuti.
“Rifondazione Comunista nel suo accordo preelettorale gridava alla ripresa sia dei rifiuti che dell’acqua. Bisogna decidere sempre per il bene dei cittadini. Prima di decidere devono essere raccolti tutti i dati economici e ambientali. Per la raccolta differenziata, andiamo a vedere i Comuni che hanno raggiunto percentuali altissime. Bisogna prendere contatti e sapere quanto costerebbe per i laurentini, se il sacrificio iniziale potrà nel tempo essere ripagato. E’ strano, con i dati in mio possesso, pensare che per la differenziata che tocca poco più dell’8% a San Lorenzo si spendano circa 60000 euro mentre per tutto il resto della raccolta si sfiorano i 250000. Chiediamoci perché invece gli altri paesi risparmiano.”
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