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domenica 1 novembre 2009

Orciano: "La Val Marecchia è andata in Romagna, Schieppe dovrà andare via da Orciano?"


“La Val Marecchia è andata in Romagna, Schieppe dovrà andare via da Orciano?”
E’ questo l’interrogativo che campeggiava nel volantino distribuito ieri mattina nel sit-in che il Coordinamento Provinciale dei Comitati di Pesaro e Urbino ha organizzato presso il Comune di Orciano.
“Fra le priorità dell’azione di governo che l’Amministrazione comunale di Orciano si era data – spiegano gli organizzatori – figurava il risanamento dell’area di Schieppe. Eppure, la frazione versa in un degrado senza precedenti. Sono stati i cittadini a richiamare più volte l’attenzione dell’Amministrazione e degli organi di vigilanza su abusi ed irregolarità commesse. Perché, a distanza di oltre un mese dal rigetto dell’istanza di sospensiva e di quasi quattro dall’emanazione dell’ordinanza comunale del 9 luglio, il Comune non ha ancora provveduto alla demolizione delle opere abusive, massicciata e platea, realizzate presso lo stabilimento Wafer zoo Srl? E come mai, nonostante avesse già accertato la non conformità alle disposizioni urbanistico-edilizie, il Comune ha recentemente avviato due procedimenti di sanatoria dell’abuso irricevibili e improcedibili stante l’attuale quadro normativo? Tanto più che la platea sembra essere stata eseguita in parziale esecuzione delle aree pavimentate previste dal progetto dell’impianto a cosiddette biomasse, la cui autorizzazione paesaggistica è stata annullata, per ben due volte, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche – Ancona”.
L’altro aspetto sottolineato dai Comitati è il Piano di Classificazione Acustica.
“Danneggia gravemente i nostri diritti e sta portando il Comune ad uno scontro senza precedenti. Possibile non si sia accorta, l’Amministrazione, che lo stesso studio a cui ha affidato la redazione del piano comunale per appena 500 euro figuri oggi tra i consulenti Wafer zoo e ne attesti la conformità, guarda caso, grazie alla riduzione delle fasce di transizione e alla zona di contatto anomala previsti dal piano redatto dal medesimo? Tali circostanze comportano un danno per la salute e per l’ambiente, la palese violazione dei nostri diritti e favoriscono, di fatto, i tentativi della Regione Marche di realizzare l’inceneritore di biomasse proposto dalla Wafer zoo, il cui procedimento è artatamente tenuto in sospeso perché non è possibile concluderlo positivamente”.

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