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mercoledì 8 luglio 2009

Bonifica Agroter, il Coordinamento provinciale dei Comitati: "Queste le regole del gioco della scopa"


Sul conferimento dei rifiuti Agroter alle discariche di Barchi e Cà Lucio di Urbino, interviene il Coordinamento Provinciale dei Comitati di Pesaro e Urbino.
"E' stata diffusa dalla stampa la notizia che parte dei rifiuti del sito verrà trasferita anche alla discarica di Rafaneto, prossima all'esaurimento, nel comune di Barchi.

Il trasferimento è annunciato come la tappa finale – ma in verità non lo è affatto - di questo banale rimpiattino dovuto alla necessaria e tardiva soluzione di un problema creato dal malgoverno del territorio e svela altre omissioni e responsabilità
:

1) quella della Provincia di Pesaro e Urbino che, appunto, spaccia lo spostamento dei rifiuti come bonifica del sito, fingendo di non sapere, insieme alle autorità di controllo, che quello visibile è forse il materiale meno pericoloso e meno urgente da rimuovere. Ben diversa è infatti la realtà che i cittadini hanno denunciato, offrendosi di collaborare con magistratura e istituzioni per trovare e bonificare le aree dove i rifiuti sarebbero stati occultati.

2) quella dell'amministrazione comunale di Barchi che si era opposta, in pubblica assemblea, al trasferimento dei rifiuti Agroter nella discarica comunitaria. Ora, invece, si apprende che l’Amministrazione ha assunto tutt’altra decisione. Cosa sanno gli abitanti di Barchi, di questa decisione? Nulla. Niente circa le ragioni e la ragionevolezza che hanno portato ad accettare che l’imminente saturazione della discarica sia accelerato. Niente sulla somma che il Comune incasserà e niente circa il suo impiego. Niente riguardo alle analisi effettuate sul materiale da smaltire e sulla gestione futura della discarica.

3) quella dell'Unione roveresca (4 comuni: Barchi, Orciano,Piagge, San Giorgio), e della Comunità montana del Metauro (12 comuni), istituzioni che da tempo promettono invano di dare avvio alla Raccolta porta a porta, che consentirebbe di ovviare al problema dell'esaurimento della discarica e creerebbe nuove opportunità. Cosa sanno i cittadini di questo progetto? Nulla. Niente rispetto alle consulenze (necessarie?) commissionate per avviarlo. Niente rispetto ai finanziamenti da reperire. Ciò anche se in periodo elettorale si è tornati a prospettarla come imminente.

4) l'omertà e l'apatia degli amministratori, così bravi in periodo elettorale a "fare comunicazione", così pronti a proporre alleanze "strategiche" all'interno di un comprensorio territoriale di poche migliaia di abitanti e di molte decine di incarichi ed enti (pagati coi soldi dei cittadini). Un territorio sul quale da anni invece si trascina una questione, quella dei rifiuti, che è già emergenza. Cos’è avvenuto, quali e quanti rifiuti sono stati portati illegalmente nella discarica di Barchi, durante il traffico illecito svelato dall’”inchiesta arcobaleno”? Cosa sanno i cittadini di Barchi dei 657mila euro aggiudicati nell'aprile 2008 da una ditta del comune di Venezia (Pianiga) per la gestione dei rifiuti della discarica di Rafaneto (18 euro a tonnellata) per due anni?



Questa è la prima regola del gioco della scopa: mantenere all'oscuro i cittadini.



Chiediamo al Sindaco di Barchi e al Commissario della Comunità Montana del Metauro di informare i cittadini su tali circostanze, anche mediante pubbliche assemblee, chiarendo, tra l’altro, anche quali decisioni sono già maturate nelle “segrete stanze” sui futuri sviluppi della discarica di Barchi. Non vorremmo che, per l’incapacità degli amministratori di elaborare ed avviare soluzioni alternative e sostenibili e per soddisfare mere esigenze economiche degli enti coinvolti, se ne fosse già deciso l’ampliamento".



Coordinamento Provinciale dei Comitati di Pesaro e Urbino.

http://www.comitatinrete.it

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