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lunedì 6 luglio 2009

Allerta alle foci dei fiumi marchigiani, sono sette i punti fortemente inquinati: tra questi Metauro e Foglia


Allerta alle foci dei fiumi. I tecnici dell’imbarcazione ambientalista rilevano ben 7 punti critici: fortemente inquinate le foci del Tronto, Aso, Chienti, Musone, Esino, Metauro e Foglia. E’ questo l’allarme lanciato da Goletta Verde, la campagna estiva di Legambiente, in occasione della tappa anconetana. Ancora bandiera nera all’Api di Falconara, si tratta del sesto anno consecutivo.
Le criticità del mare e delle coste delle Marche sono state presentate in conferenza stampa a bordo della Goletta Verde, ormeggiata al molo Mandracchio, alla presenza di Giorgio Zampetti portavoce di Goletta Verde, Luigino Quarchioni, presidente Legambiente Marche, Francesco Brega, responsabile campagne Legambiente Marche, Nino Lucantoni, responsabile mare Legambiente Mare e Fabio Barigelletti, presidente del circolo di Legambiente “il Pungitopo” Ancona.
Quest’anno le analisi di Goletta Verde, con campionamenti puntuali e in grado di fornire un’istantanea dello stato di salute del mare, hanno l’obiettivo di individuare le situazioni critiche che ancora persistono lungo la costa e su cui sono necessari maggiori controlli e soluzioni concrete
.
Marche da bollino rosso alle foci dei fiumi. Secondo le analisi dei tecnici dell’imbarcazione ambientalista sono sette i punti critici del mare marchigiano, nello specifico si tratta di sette foci dei fiumi, tutte fortemente inquinate: la foce del Tronto, dell’Aso, del Chienti, del Musone, dell’Esino, del Metauro e del Foglia.
“I dati emersi dalle analisi dei biologi di Goletta Verde fanno registrare per le Marche un intenso inquinamento batteriologico – commenta Giorgio Zampetti, portavoce di Goletta Verde. Dati che purtroppo vanno a confermare la tendenza assolutamente negativa che quest’anno Goletta Verde sta registrando alle foci dei fiumi. Sicuramente le forti piogge degli ultimi giorni e la conseguente apertura dei depuratori, hanno inciso negativamente sui risultati delle analisi, ma questo non può
essere un alibi per le amministrazioni locali. E’ chiaro che aprire le valvole dei depuratori, in caso di fenomeni naturali come le piogge, non è una soluzione. Bisognerebbe invece fare interventi strutturali, oltre che sulla depurazione, anche sulla rete di fognatura per separare le acque piovane dagli scarichi. Per questo come Legambiente, in occasione del passaggio di Goletta Verde, vogliamo sollecitare i comuni dell’entroterra affinché si prendano le proprie responsabilità e
attivino al più presto politiche che siano in grado di risollevare la situazione lungo il corso dei fiumi.”

I prelievi vengono eseguiti dalla squadra di tecnici che viaggia via terra e vengono effettuate le analisi chimiche direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e le analisi sono fatte nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri microbiologici indagati sono i coliformi fecali, streptococchi fecali, escherichia coli.

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