Ricerca personalizzata

martedì 17 marzo 2009

"La Provincia di Pesaro-Urbino una potenziale bomba ambientale"


"Sono oltre 3.000 le strutture contenenti amianto censite nella provincia di Pesaro Urbino, a cui vanno aggiunte altre migliaia di edifici e strutture non censiti".

Parole di Giancarlo D'anna, consigliere regionale di An-PdL
.

"Una potenziale bomba ambientale su cui è calato un silenzio da tomba. Se a volte fa scalpore qualche lastra di eternit abbandonata non si riesce a capire perché un silenzio omertoso è calato su tonnellate di amianto killer presente in miglia di edifici. Dal censimento dell’Arpam risulta che la fibra cancerogena è presente in: scuole, università, ristoranti, banche, uffici postali, case di riposo, capannoni in attività e dismessi, uffici pubblici, magazzini, stalle, autorimesse, civili abitazioni, mense, alberghi, stabilimenti balneari, aziende agricole, carcere, porcilaie, distributori di carburante, e perfino in ambulatori medici di pertinenza della Usl n.2.
I chilogrammi stimati di amianto compatto presenti in ciascuna struttura variano da pochi kg. a decine fino centinaia di miglia di kg. Eppure la Regione Marche ha negli anni deliberato e speso alcune centinaia di migliaia di euro: per il “Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto”; per un “Corso di formazione professionale per operatori e dirigenti d’imprese, dedite ad attività di bonifica, rimozione smaltimento di amianto” ha costituito un Gruppo Regionale Amianto; organizzato piani Operativi per il censimento dell’amianto. Oggi sappiamo dove una parte consistente dell’amianto si trova ma di bonifica nemmeno l’ombra.

E’ bene ricordare che l’amianto è altamente cancerogeno se inalato e ciò non avviene solo a chi per motivi di lavoro ne è venuto a contatto, ma può accadere a quanti si vengano a trovare a respirare le fibre disperse nell’aria in ambienti interni o esterno dove la pericolosa fibra si può disperdere quando il materiale è deteriorato. Di bonifica nemmeno l’ombra, ma l’amianto è un killer silenzioso e suo complice è l’indifferenza e il silenzio.

Con una proposta di legge del 2006, di cui sono primo firmatario, ho proposto di attribuire incentivi ai privati che intendono smaltire l’amianto, quantomeno limitare la presenza della pericolosa fibra sul territorio. Ad oggi nessuna risposta. Nessuna risposta concreta nemmeno al censimento dell’Arpam dal quale si evince che tra pubblico e privato la Provincia di Pesaro Urbino “nasconde” tra le mura di molti edifici pubblici e privati un serial killer nell’indifferenza totale".

Nessun commento:

Posta un commento