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sabato 3 luglio 2010

Fotovoltaico, il grido d'allarme delle associazioni ambientaliste. A San Lorenzo in Campo la questione rimane caldissima, pronta l'azione legale


Arriva anche il grido d’allarme di alcune associazioni ambientaliste per il proliferare di impianti fotovoltaici a terra in diversi centri della provincia. La Lupus in Fabula, Lipu, G.l. Greenpeace, Italia Nostra, Argonauta e Saxa 2000, si rivolgono direttamente alla Provincia e alla Regione.

“Dopo i capannoni, villette e palazzine che hanno devastato le valli della provincia, ora la speculazione passa per gli impianti di energia rinnovabile di grossa taglia. Ma ad essere coperti di infrastrutture per 20, 30 anni, ora non sono solo le aree pianeggianti, ma anche i crinali di colline per decine di ettari, come l’impianto a San Lorenzo in Campo.

Gli allarmi di molti Comuni, le preoccupazioni delle associazioni degli agricoltori e l’indignazione dei cittadini, sono il segnale che qualcosa non ha funzionato nella politica energetica provinciale che si prefiggeva, fin dalla campagna elettorale del presidente Ricci, di coprire di fotovoltaico aree industriali e non i campi.

Ma se è grave che la Provincia non abbia cercato di indirizzare le scelte di molti privati attratti dal beneficio economico dell’attuale conto energia, più grave è che sembra siano stati autorizzati impianti che, per l’effetto cumulo riguardante la potenza complessiva di più impianti, sarebbero dovuti andare a Valutazione d’Impatto Ambientale come prevede la legge regionale”.

Ora che fare?

“Sul rispetto delle procedure, leggi e regolamenti chiediamo esaustivi chiarimenti al presidente e all’assessore all’Ambiente, e stimoliamo i consiglieri provinciali ad avviare un’inchiesta interna all’Amministrazione provinciale per individuare eventuali irregolarità e forzature.

Anche se si rischia di chiudere il recinto quando tutti i buoi sono scappati, riteniamo che la Provincia, sentiti i Comuni interessati, debba adottare provvedimenti volti a contenere l’utilizzo per impianti fotovoltaici di altro terreno agricolo, collinare e montano.
E’ necessario un rigoroso rispetto della normativa vigente, in senso garantistico per la tutela del paesaggio e dell’ambiente.
Vanno studiati incentivi e forme di collaborazione con i privati per promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici, sopra le strutture artigianali, industriali, in aree a parcheggio o superfici stradali.
Alla Regione chiediamo una nuova normativa che regolamenti l’installazione con l’indicazione di precisi vincoli in funzione della necessità di tutelare paesaggio, produzioni agricole, patrimonio storico-artistico e promozione turistica.

Delle problematiche e delle opportunità generate dalle energie rinnovabili, le associazioni ambientaliste vorrebbero discutere con il presidente della Provincia Ricci, l’assessore all’Ambiente Porto e i tecnici, avviando un confronto costruttivo anche in funzione del nuovo Programma Energetico Provinciale.

Intanto a San Lorenzo in Campo che è il paese maggiormente al centro dell’attenzione per le numerose richieste di installazione di impianti fotovoltaici a terra, una ventina, la questione rimane caldissima.
Il Pdl locale a giorni dovrebbe annunciare importanti iniziative, si vocifera di una raccolta firme o di una manifestazione popolare, mentre alcuni cittadini che si sono ritrovati con le case “circondate” da due grandi impianti, stanno mettendo a punto un’azione legale.

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