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lunedì 28 giugno 2010

Marotta Unita, il sogno può diventare realtà: al via la raccolta firme


Ci siamo, la raccolta di firme per arrivare all’attesa unificazione di Marotta è ai nastri di partenza. Questa mattina il presidente del Comitato Pro Marotta Unita, Gabriele Vitali, si recherà in Regione per ritirare i moduli composti dal testo della proposta di legge, presentata a maggio, con venti spazi per le firme.

Con i moduli in mano, il Comitato ne ha chiesti 400, si avranno a disposizione 6 mesi per raccogliere le 5.000 firme necessarie con allegati tutti i certificati elettorali. Tutti i firmatari devono essere residenti nella Regione Marche.
Con la proposta di legge a iniziativa popolare, si intende attivare la procedura che prevede il referendum consultivo delle popolazioni interessate. Questo aspetto è un nodo fondamentale da sciogliere. Non spetta ai promotori stabilirlo, ma alla Regione quando, una volta raccolta e verificate le firme, verrà indetto il referendum.

Il Comitato ha suggerito di far votare solo Marotta di Fano. L’iniziativa si propone di unificare tutto il territorio di Marotta con il Comune di Mondolfo. La scelta è dettata da motivi di ordine logico e pratico. A Mondolfo appartiene circa l’80% del territorio di Marotta, e nella stessa proporzione vi risiedono i suoi abitanti.

“Si vuole una Marotta unita – spiega Vitali – perché sia possibile una programmazione razionale e democratica del territorio, per uno sviluppo socio-economico e culturale aderente alle esigenze della popolazione. Il tumultuoso sviluppo degli ultimi anni ha comportato notevoli differenze sul piano amministrativo e sulla gestione. Marotta si trova ad avere due strumenti urbanistici, due progetti e sistemi fognari, due acquedotti, disposizioni amministrative diverse. Ciò perché obiettive difficoltà di carattere burocratico e la differente programmazione di due Comuni molto diversi, hanno impedito momenti di incontro e organici interventi per le due parti”.

Il Comitato ha convocato per giovedì alle ore 21 presso la sala della Croce Rossa, un’assemblea generale dei soci e sostenitori. Verrà illustrata la proposta di legge a iniziativa popolare, quindi ci si organizzerà per la raccolta di firme.

Altro punto importante all’ordine del giorno è la questione legata alla circonvallazione di Marotta. Il Comitato ad aprile organizzò una grande manifestazione di protesta contro l’attuale progetto, solo un chilometro, in pratica fino a via della Vecchia Osteria, che vedrà la luce a monte dell’autostrada, come “opera compensativa” nell’ambito dei lavori della terza corsia dell’A14. L’obiettivo è il prolungamento della complanare fino a Torrette. Da allora poche novità. Non è da escludere un’altra iniziativa eclatante.


Marotta unita: una storia infinita. Correva l’anno 1959 e la popolazione della Berlino dell’Adriatico, divisa ora come allora in tre Comuni, Fano, Mondolfo e San Costanzo, era in fermento per avere un Comune autonomo. A settembre venti marottesi marciarono verso Roma per ottenere l’autonomia. Il progetto non andò a buon fine soprattutto per la caduta del Governo di allora.

Ora l’obiettivo non è l’autonomia ma bensì l’unificazione sotto il Comune di Mondolfo. Il Comitato ci provò nel 1981 ma il referendum non andò a buon fine.
Da allora tante novità a cominciare dalle delibere con le quali i consigli comunali di Mondolfo e Fano hanno chiesto alla Regione di attivarsi per risolvere l'annosa problematica.
L’attuale proposta di legge, rispetto a quella del 1980 presenta differenze sostanziali, su tutte l’indicazione del nuovo confine, che è stato limitato all’intero abitato di Marotta.

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