Ricerca personalizzata

mercoledì 30 giugno 2010

San Costanzo, la scuola Materna estiva garantita anche alla bambina diversamente abile. Soddisfatta Margherita Mencoboni


La decisione tanto attesa è arrivata: anche la bambina diversamente abile di San Costanzo potrà frequentare la scuola materna estiva.
In un primo momento l’interrogazione del capogruppo consiliare del Pdl, Margherita Mencoboni, che chiedeva al Comune di garantire il servizio a due bambini diversamente abili non era stata accolta.
La Mencoboni non si è però arresa.
“Il giorno dopo il consiglio, mi sono sentita con il consigliere Stefanelli per chiedergli se era d'accordo su una proposta da fare al capogruppo di maggioranza per trovare le risorse per garantire l’insegnante di sostegno nel mese di scuola materna estiva. Stefanelli l'ha subito condivisa.
Ho quindi incontrato il capogruppo del Pd Piera Santi. Considerando che la spesa sarebbe stata inferiore ai 3600 euro perchè solo una bambina ha deciso di frequentare la Materna, ho proposto alla Santi che se non si trovavano 1.800 euro, una cifra irrisoria per un bilancio comunale, io, il capogruppo Stefanelli e i consiglieri Orietta Morbidelli e Giacomo Camilloni rinunciavamo ai gettoni di presenza del consiglio comunale per devolverli al capitolo del sociale fino a raggiungere il costo per garantire l'insegnante di sostegno.
Poi è stata convocata la mamma della bambina alla quale hanno chiesto di documentare che entrambi i genitori lavorassero e se era possibile lasciarla a scuola anziché 5, 3 ore, così la spesa sarebbe stata inferiore.
La famiglia ha accettato e quindi la bimba da lunedì 5 luglio potrà frequentare la scuola materna estiva”.
La Mencoboni è molto soddisfatta.
“Sono felice che l'assessore ai Servizi Sociali, Giorgi, dopo la mia interrogazione e la successiva proposta fatta con Stefanelli abbia ripensato a tutta la questione. Per questa bambina diversamente abile poter frequentare anche solo poche ore la Materna è veramente importante, per perseguire l’integrazione e superare ogni forma di emarginazione.
I problemi dei bambini diversamente abili devono essere al centro dell’attività amministrativa e maggioranza e minoranza hanno il dovere di cercare di risolverli insieme”.

Nessun commento:

Posta un commento