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martedì 16 marzo 2010

San Lorenzo, Pdl risponde all'Idv: "Il nostro no alla centrale turbogas è netto. L'Udc ora con Spacca si è schierato più volte a favore del nucleare"


Il coordinamento locale del Popolo della Libertà, dopo l’intervento della sezione laurentina dell’Italia dei Valori, chiarisce con forza la propria posizione riguardante la politica energetica e la salvaguardia del territorio.

"Recentemente a mezzo stampa sono apparsi articoli di alcuni rappresentanti locali di altri partiti politici che, alle prese con la campagna elettorale per le regionali 2010, non perdono l’occasione per gettare fango sul centro-destra e dare informazioni sbagliate, faziose e pretestuose ai cittadini.

Probabilmente non tutti leggono i giornali e si informano sulle attività ed iniziative delle altre forze politiche e dei nostri consiglieri regionali uscenti, ma forse neanche vanno a leggere cosa è riportato sulla bacheca del PDL locale e sul nostro sito internet www.pdllaurentino.netsons.org, che ha preso posizione con forza e chiarezza. Cogliamo quindi l’occasione per ribadire la nostra totale, convinta e ragionata contrarietà al progetto della centrale turbogas in zona ZIPA di Corinaldo, in quanto rappresenta un impianto di dimensioni eccessive, inquinante e non compatibile con la tutela e valorizzazione dei nostri territori a vocazione turistica di qualità, che da sempre portiamo avanti come battaglia.

E’ senz’altro vero che il PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale) contrasta la realizzazione dell’impianto termoelettrico di Corinaldo da 870 MWe, ma è una assurda falsità politica sostenere che i candidati del centro-destra alle regionali del 28 e 29 marzo non hanno espresso pareri al riguardo. Prova ne è che in ogni incontro pubblico e dichiarazione, anche prima della campagna elettorale, in tempi non sospetti, ogni candidato della coalizione che sostiene il candidato governatore Erminio Marinelli, interrogato sull’argomento, non si lesina dall’esprimere la sua netta contrarietà al progetto di Corinaldo e all’installazione di grandi impianti termoelettrici nella regione, in accordo con il PEAR. Inoltre nessuno dei candidati, né tantomeno il capofila Marinelli, ha mai espresso l’intenzione di abolire il PEAR. Forse il centro-destra, a differenza del governatore uscente (ci auspichiamo nel senso letterale del termine) Spacca accompagnato da alcuni assessori regionali, non si presenta in pompa magna nelle palestre di qualche paese a noi vicino, per farsi un bel spot pubblicitario e propagandistico fondato sulle difficoltà ed ansie dei cittadini, ma certo la sua posizione ha avuto modo di esprimerla svariate volte, basta informarsi il minimo necessario.
Vogliamo poi ricordare ai cittadini la posizione e il comportamento nel tempo assunto dalla regione governata dal centro-sinistra a proposito del centrale a biomasse di Schieppe? Crediamo non ce ne sia bisogno..

Bisogna invece riflettere su un’altra questione: il Piano Energetico è stato voluto con forza in seno al consiglio regionale dalla compagine politica che sta alla sinistra del PD, che invece adesso è stata, per puri calcoli politici di poltrona e di convenienza, estromessa dalla coalizione guidata da Spacca. Che sia il sintomo che gli equilibri interni stiano cambiando, anche su temi strategici come quello energetico? Vorremmo ricordare inoltre che l’UDC, entrata nella coalizione di Spacca, a livello nazionale si è schierata più volte a favore anche del nucleare, in accordo con il centro-destra. Insomma consentiteci di dire che si hanno le idee piuttosto confuse all’interno della coalizione che ricandida il governatore uscente.

Con queste riflessioni, ci sentiamo quindi di affermare con forza che sono probabilmente i candidati del centro-sinistra, che sostengono il governatore uscente Spacca, a non fornire una adeguata garanzia politico-amministrativa al riguardo e ad avere una posizione ambigua e poco chiara, e non certo quelli del centro-destra.

Riteniamo inoltre che lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (eolico, fotovoltaico, biomasse, etc..) per impianti di piccola taglia, sia fondamentale per la tutela dell’ambiente e dell’atmosfera, riducendo in maniera massiccia le emissioni di CO2, allo scopo di lasciare alle generazioni future un ambiente migliore e più a misura d’uomo. Al riguardo ricordiamo ai cittadini che il Governo Berlusconi e il Ministro Scajola si accingono a varare il prolungamento degli incentivi per la produzione di energia elettrica con tecnologia fotovoltaica, fino a tutto il 2016, più che raddoppiando il tetto massimo di energia prodotta incentivabile.

Ma non possiamo dimenticarci che le energie rinnovabili-alternative non potranno essere mai sostitutive delle altre fonti di produzione, ma saranno sempre fonti “ausiliarie”, non principali. E’ impensabile che con le attuali tecnologie si possa sostituire la produzione di energia elettrica da fonti termica e atomica, con la fonte del vento e del sole. Chi sostiene il contrario sostiene semplicemente falsità, o tratta di materia in cui è poco esperto, semplicemente i conti non tornerebbero. Inoltre non si dimentichi mai che le fonti alternative (eolico e fotovoltaico), per i medio-grandi impianti producono si energia, ma ad un costo ambientale-paesaggistico altissimo, che in territorio a vocazione turistica come il nostro non possiamo certo permetterci. La nostra “materia prima” più pregiata è proprio quella che ci ha regalato la nostra terra, il fine ultimo non può essere altro che la sua tutela e valorizzazione.

A conclusione di queste riflessioni vogliamo ricordare che a differenza di altre compagini politiche, noi non siamo certo il partito del “no” per posizione presa: la domanda quindi è “come possiamo produrre energia?”. Il centro-sinistra continua a ripetere: da fonti fossili “NO”, dall’atomo “NO”, dalle rinnovabili “SI”, ma con i problemi e i limiti sopra esposti.

Ci spieghino quindi come intendono produrre energia, se hanno un piano energetico da proporre, ricordando che statisticamente i consumi di elettricità sono destinati a salire.

Noi crediamo che un metodo ci sia: quello proposto dall’attuale Governo, ovvero il ritorno alla produzione di elettricità per mezzo dell’energia atomica. Prima dello scellerato referendum abrogativo del 1987, eravamo fra le nazioni all’avanguardia in tale tecnologia. Poi scelte miopi di una politica legata solo a pacare le “emozioni” temporanee della popolazione, ci hanno fatto regredire ad una politica energetica fallimentare. Inoltre bisogna ricordare che i governi hanno il dovere di guidare un paese e di adottare, qualora necessarie, anche misure impopolari per il bene comune, poiché specialmente su queste tematiche così tecniche non si può legiferare basandosi sui sondaggi di gradimento. Ora finalmente si è riusciti a riproporre un piano energetico, fondato sul ritorno al nucleare, in modo da tagliare la emissioni di gas serra, ridurre la dipendenza energetica dall’estero ed abbassare il costo dell’energia all’utente finale. Certo all’inizio lo sforzo sarà notevole ed impegnativo, ma le scelte energetiche rappresentano decisioni economiche di lungo periodo. Appena un mese fa, anche il presidente USA Barack Obama, premio Nobel per la pace, leader osannato dalle sinistre, ha dichiarato apertamente di voler ritornare ad investire sul nucleare, finanziando la costruzione di due nuove centrali atomiche. Ma in Italia purtroppo c’è ancora chi pensa che le centrali nucleari servano solo a produrre plutonio per le testate militari..

Continueremo a batterci a fianco dei bisogni e delle esigenze dei nostri cittadini".

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