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venerdì 19 marzo 2010

San Lorenzo, Pdl: "Quella dell'Italia dei Valori è fantapolitica. Non si capisce nemmeno a chi replicare, alla sezione o all'assessore all'ambiente?"


"Il coordinamento locale del Popolo della Libertà di San Lorenzo in Campo, replica, suo malgrado, alla polemica innescata dalla sezione locale dell’Italia dei Valori, riguardante la politica energetica locale e nazionale, e la salvaguardia del nostro territorio.

Innanzitutto ci chiediamo a chi dobbiamo rivolgere la nostra replica: alla sezione locale dell’IdV, al rappresentante (o rappresentanti) locale dell’IdV o all’assessore comunale all’ambiente e al territorio? I comunicati dell’IdV infatti non sono chiari neanche da questo punto di vista: forse la “crisi d’identità” che ci attribuiscono è in loro e non certo in noi. Il PDL Laurentino ha replicato in maniera chiara costruendo un discorso a livello locale e nazionale ad ampio respiro sulla politica energetica e la tutela e valorizzazione del territorio. L’IdV bisogna forse che si chiarisca prima lei le idee: mescola argomentazioni nazionali strumentali con le questioni del nostro consiglio comunale, tentando di fare un ennesimo spot pubblicitario dell’assessorato, negando il confronto sulle questioni più ad ampio spettro. Speravamo che il dibattito politico si potesse elevare a livelli più alti, ma evidentemente ci sbagliavamo. Ma dato che noi abbiamo a cuore l’informare correttamente i cittadini sui fatti e sulle problematiche, passiamo oltre a queste considerazioni.

Riscontriamo con estremo rammarico che l’IdV locale invece di replicare alle questioni ed interrogativi posti dal PDL laurentino, si limita a cavalcare ancora una volta l’onda dell’emotività e delle ansie dei cittadini, con argomenti e temi che sono rivolti soltanto in quei punti dove è possibile far breccia facilmente negli animi della gente, senza proporre alcunché e senza replicare in maniera costruttiva. Continuiamo quindi a porre l’interrogativo riguardante le modalità di produzione di energia elettrica e le fonti primarie da utilizzare. Saremmo ben lieti di ascoltare e discutere assieme all’IdV un piano energetico nazionale di loro proposta ed iniziativa, da contrapporre a quello del governo nazionale guidato dal centro-destra: attendiamo con impazienza.

La polemica dell’IdV è infatti tutta innestata sull’evocare lo “spettro” dell’energia atomica, arrivando a dire che il governo nazionale intende stabilire i siti di futuro impianto delle centrali, senza la concertazione con gli enti locali, Regioni e le popolazioni interessate. Insomma il classico “processo alle intenzioni”, di cui l’On. Di Pietro e colleghi sono espertissimi. La verità è molto semplice e chiara: il governo nazionale non ha ancora stabilito i siti di impianto delle centrali e far intendere che lo farà senza la necessaria concertazione e senza tener conto delle specificità dei singoli territori è semplicemente, ancora un volta, una falsità politica. Inoltre il PDL locale intende ribadire con forza e determinazione che le scelte di politica e pianificazione energetica sono di lungo periodo, e non si può negare l’energia atomica richiamando semplicemente lo sventurato referendum del 1987, che appare strumentalizzato politicamente in maniera estremamente radicalizzata ormai agli occhi di tutte le persone di buon senso; inoltre ripetiamo che tali scelte energetiche sono valutazioni di tipo “strategico”. Dal 1987 sono passati 23 anni, e non possiamo rassegnarci a fossilizzare le scelte economiche ed energetiche di una nazione su una consultazione referendaria che ha prodotto risvolti assolutamente irrazionali (e chiaramente scontati) da una popolazione fortemente condizionata dagli eventi tragici di appena un anno prima. Se oggi abbiamo grossi problemi per il “decommissioning” delle scorie nucleari e non esistono più professionalità tecniche ed accademiche in tema di energia nucleare è proprio a causa di quel referendum, che ha praticamente posto una “pietra tombale” sopra un intero settore scientifico-tecnologico.

Il quadro quindi sembra essere chiaro: dall’IdV nessuna proposta, soltanto polemiche e strumentalizzazioni. Che sono a corto di argomentazioni lo si intende chiaramente leggendo i loro comunicati: ripetono le stesse identiche frasi degli annunci precedenti. Ce lo dovevamo aspettare: siamo in piena campagna elettorale e non potevamo attenderci altro da un partito che non è in grado di dare risposte e costruire “alternative”, ma solo di cavalcare l’onda emotiva della popolazione. Una tale compagine politica non può certo candidarsi alla guida di un ente territoriale, né tantomeno alla guida di una nazione come la nostra, ma è soltanto capace di screditare gli avversarsi politici. Dopotutto quello che accade a livello nazionale crediamo non abbia bisogno di commenti.

La nostra posizione riguardo la politica energetica nazionale e locale, e la tutela e valorizzazione del territorio è stata espressa in maniera chiara ed inequivocabile, senza alcuna “crisi di identità”. Il governo nazionale attuale guidato dal centro-destra ha posto mano finalmente ad un piano energetico nazionale, cosa che non veniva fatta più da innumerevoli anni. La posizione dei nostri avversari politici non ci sembra chiara altrettanto. Ci teniamo ancora una volta a ribadire la nostra contrarietà all’utilizzo di centrali termiche di grande taglia nella nostra regione Marche, in quanto non compatibili con la tutela e valorizzazione del nostro territorio. Ma non essendo il PDL il partito del “no” a prescindere, vogliamo ancora ribadire il nostro favore verso l’utilizzo delle centrali ad energia atomica, che abbatterebbero notevolmente le emissioni di gas serra e sono ambientalmente e paesaggisticamente notevolmente meno impattanti rispetto all’utilizzo delle fonti da combustibili fossili tradizionali. Non capiamo quindi come si possa accusare noi del PDL locale e nazionale, di essere ambigui e pericolosi riguardo la politica energetica, in quanto si dimostra chiaramente come sia compatibile la tutela del territorio con la produzione di energia elettrica che intende portare avanti il governo nazionale.

Ma il quadro generale è chiaro ancora una volta: dalle parole dell’IdV sembra quasi che essi vogliano far credere alla popolazione che il Governo ha già pronta la mappa con tutte le localizzazioni precise ed esatte dei siti futuri nucleari, e che magari ne hanno prevista una da realizzare nella nostra vallata. Consentiteci di dire che siamo semplicemente alla “fanta-politica”.
Siamo in piena campagna elettorale è vero, ma fare sempre leva su argomenti così delicati, dando informazioni faziose e non rispondenti al vero, ci sembra altamente scorretto.

Continueremo a batterci a fianco dei bisogni e delle esigenze dei nostri cittadini, l’unica cosa che a noi interessa, non curandoci di polemiche sterili, faziose e puramente strumentali".

Il Circolo PDL Laurentino

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