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martedì 15 dicembre 2009

San Lorenzo in Campo, Mondolfo, San Giorgio di Pesaro: i consigli comunali dicono no alla centrale turbogas


Nei giorni scorsi i consigli comunali di Mondolfo, San Lorenzo in Campo e San Giorgio hanno votato all’unanimità un ordine del giorno di ferma opposizione alla realizzazione della centrale turbogas.


“Il nostro Comune ha intrapreso un percorso ambizioso per la costruzione di un parco fotovoltaico per la produzione di energia elettrica sfruttando il sole. Un progetto iniziato per primo da Barchi e continuato da altri Comuni limitrofi come Orciano, Mondavio, Monte Porzio, per assurdo proprio quelli più interessati dalla realizzazione di questa centrale”.
Parole dell’assessore all’Ambiente, Antonio Sebastianelli, che nell’ordine del giorno contro la realizzazione dell’impianto di Corinaldo, ha fatto inserire un esplicito invito al Consiglio dei Ministri a mettere in pratica tutte le azioni necessarie per il raggiungimento del Protocollo di Kyoto, stimolare efficacemente l’uso delle energie rinnovabili e scoraggiare progetti come quello della centrale turbogas. “E’ inutile che i Comuni, mettendo in campo un notevole sforzo e per assicurarsi un futuro perseguano questi progetti, perché basta una centrale di questa portata a rovinare tutto. Per esempio, una centrale di queste dimensioni immette nell’atmosfera circa 2.555.924 t/anno di CO2 nell’atmosfera, mentre un parco fotovoltaico come quello di prossima realizzazione nel nostro Comune permetterebbe di evitare l’immissione di 250 t/anno di CO2”.

Grande preoccupazione per la centrale è stata espressa anche dal consiglio comunale di San Lorenzo in Campo.
“Abbiamo già pagato troppo tra cave e discariche – ha sottolineato il sindaco Di Francesco – e poi a chi serve questa energia? Vogliamo saperlo”. Il centro laurentino sarebbe uno dei più penalizzati dalla realizzazione dell’impianto considerato che la distanza dalla zona dove sarebbe costruito alle abitazioni vicine al confine con Mondavio è di appena due chilometri.
“Nonostante questo – ha concluso il consigliere Nancy Feduzi – il nostro territorio non viene nemmeno considerato nella conferenza dei servizi”.

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