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lunedì 26 ottobre 2009

Mondolfo, amianto, Carlo Diotallevi: "L'Amministrazione comunale con urgenza esegua un monitoraggio vista la pericolosità"


Nella Regione Marche il primato regionale degli edifici con amianto è della Provincia pesarese. Dal 1996 nelle Marche sono stati registrati 346 casi di mesotelioma (il mesotelioma pleurico è un tumore causato dall’esposizione professionale o ambientale all'amianto), questo è quanto afferma la Regione rispondendo a un’interrogazione del consigliere regionale del Pdl, Giancarlo D'Anna, relativa alle conseguenze della presenza di amianto sul territorio. Nella nostra Provincia sono stati censiti oltre 3.000 edifici tra pubblici e privati contenenti amianto e sono stati registrati ben 85 casi di tumore. La lista civica “Per cambiare” ha presentato al sindaco di Mondolfo un'interrogazione urgente relativamente all’esistenza nel territorio comunale di strutture contenenti amianto.
“L’amianto è un killer subdolo e silenzioso – spiega il capogruppo consiliare Carlo Diotallevi - responsabile di centinaia di tumori. Nel contesto regionale gli edifici a uso pubblico censiti e contenenti amianto sono 1.402, mentre il numero sale di dieci volte per quelli ad uso privato, senza considerare che il censimento Arpam ha preso in considerazione soltanto coloro che hanno risposto all’indagine. In realtà, quindi, la stima per gli edifici privati è prudenziale. Nella classifica dei chilogrammi di amianto friabile, il più pericoloso, censiti nelle province delle Marche il primato negativo spetta alla Provincia di Ancona seguita a ruota da quella di Pesaro e Urbino con 8.660 chilogrammi, oltre la metà del quale (4.710 kg) nella Zona Territoriale 3 di Fano. Questa indagine ci ha spinto a presentare un’interrogazione in merito all’esistenza nel territorio comunale di strutture contenenti amianto per sapere se da parte dell’Ufficio Ambiente è stato eseguito un monitoraggio preciso relativo alla presenza di tali coperture. Chiediamo che questo venga eseguito quanto prima vista la pericolosità delle sostanze e che i cittadini presso i quali saranno riscontrati tali materiali vengano invitati, e informati, entro tempi congrui e opportuni a smaltirli secondo le modalità previste dalla legge. Il tutto anche per evitare che il rilevamento della presenza del materiale nocivo sia solo il frutto di segnalazioni dei cittadini in gran parte anonime e spesso dettate da sentimenti di rivalsa nei confronti del segnalato. Il sindaco nell'ultimo consiglio comunale ha rinviato la discussione dell'interrogazione assicurandoci che saranno effettuati i controlli e che prossimamente ci riferirà in merito. Siamo soddisfatti di aver contribuito all’inizio di questo doveroso censimento ma saremo vigili perchè vogliamo vedere quanto prima i risultati e le azioni promosse dall’amministrazione in quanto sono necessari controlli approfonditi ed un piano mirato alla rimozione dei materiali contenenti amianto. Da anni, in Regione, giace una proposta di legge presentata dallo stesso D’Anna (“assegnazione di contributi per l’incentivazione di interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto da insediamenti civili”) che prevede contributi a privati che decidono o sono costretti a bonificare manufatti contenti amianto. Infatti senza una maggiore attenzione e risorse economiche, nei prossimi anni la triste classifica dei tumori collegati alla presenza di amianto è destinata a crescere ma, a tutt’oggi, non si ha notizia alcuna di interventi concreti di aiuto economico sul territorio da parte della Regione.

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