martedì 27 ottobre 2009
Ecosistema Urbano: città marchigiane come tartarughe. Battuta d’arresto nelle politiche per la sostenibilità urbana
E’ una Regione tartaruga quella fotografata dalla XVI edizione di Ecosistema Urbano, il Rapporto annuale di Legambiente realizzato con il contributo editoriale de Il Sole 24 Ore e la collaborazione scientifica di Ambiente Italia sulla qualità ambientale delle nostre città. Una Regione statica che complessivamente vede una battuta d’arresto nello sviluppo delle politiche ambientali urbane e che non è in grado di cogliere le opportunità, anche economiche, offerte da una più attenta e lungimirante gestione della mobilità, dell’energia e degli spazi pubblici.
Nella classifica nazionale dei capoluoghi di provincia, la prima città marchigiana a comparire è Ancona che si posiziona al 24° posto, seguita da Macerata ventisettesima in graduatoria, Pesaro che si classifica al 56° posto e Ascoli Piceno che chiude la graduatoria regionale piazzandosi alla 59° posizione. Molto bene Ancona quindi che, rispetto all’edizione dello scorso anno, aumenta di 10 posizioni la sua presenza nella classifica nazionale, benino Macerata e Pesaro che aumentano rispettivamente di 1 e 5 posizioni la loro disposizione tra le città italiane in esame. Brusca battuta d’arresto per Ascoli Piceno che ha portato la città a retrocedere di ben 26 posizioni rispetto alla classifica di Ecosistema Urbano 2008.
Molto si può fare ancora nella depurazione delle acque, come ci segnala la classifica nazionale che vede le nostre città posizionarsi tra le ultime, fatta eccezione per Ancona che si guadagna il 31° posto con il 97% di efficienza nella purificazione. Troppi i mezzi che circolano nei centri urbani marchigiani, a Macerata e Pesaro sono 65 auto ogni 100 abitanti e 21 motocicli ogni 100 abitanti a Pesaro che risulta infatti tra le città in cui i cittadini consumano più carburante. Pochissime in tutta la Regione le politiche basate sul risparmio energetico, nonostante le linee guida indicate dal Piano Energetico Ambientale Regionale; insufficiente il lavoro di Pesaro e Ascoli Piceno sull'attività di riduzione dei consumi energetici.
Bene Ancona nel solare fotovoltaico; sono infatti 1,54 i kilowatt istallati su edifici comunali ogni 1.000 abitanti, come ottimi sono i risultati di Macerata nella dispersione di acque nelle reti di distribuzione e nella disponibilità di verde urbano fruibile, settori in cui Macerata è tra i primissimi posti anche nella classifica nazionale. Soddisfacenti sono anche gli esiti di Ancona e Pesaro nella pianificazione e partecipazione ambientale.
Questi sono in breve i risultati della sedicesima edizione di Ecosistema Urbano che raccoglie e intreccia i risultati di interviste e questionari diretti ai 103 comuni capoluogo di provincia, dati statistici e informazioni su 125 parametri ambientali. I dati espressi in questo rapporto fanno riferimento all’anno 2008.
“Deve crescere l’attenzione alle politiche ambientali – commenta così i dati Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche -. Nelle città infatti si concentrano le più alte percentuali delle emissioni inquinanti, dei consumi energetici e degli spostamenti: migliorando l’ecosistema urbano, quindi, si offre un ambiente migliore agli abitanti e, nello stesso tempo, si contribuisce alla riduzione dei gas climalteranti. Proprio dai centri urbani potrebbe partire una sfida in tre settori determinanti: edilizia, mobilità e inversione dell’effetto “isola di calore”. Tre ambiti dove le pubbliche amministrazioni e le imprese devono promuovere innovazione, sostenibilità, riduzione dei consumi e delle emissioni con il coinvolgimento della ricerca, degli urbanisti e, non ultimo, della gente comune, che già esprime questi nuovi bisogni ma, come testimonia anche quest’anno Ecosistema Urbano, troppo di rado trova risposte adeguate sul territorio”.
Il meglio e il peggio delle città marchigiane
Ecco, sinteticamente, alcuni indicatori di Ecosistema Urbano di Legambiente e le performance urbane migliori e peggiori in questi parametri
Pm10 - (media annua in microgrammi/mc)
La migliore: Macerata (27,1)
La peggiore: Ancona (37,0)
Dispersione rete idrica – Differenza tra acqua immessa e acqua consumata (%)
La migliore: Macerata (10%) tra le migliori a livello nazionale si posiziona 3° su 103 città esaminate
La peggiore: Ancona (28%)
Capacità di depurazione acque fognarie
La migliore: Ancona (97%)
La peggiore: Ascoli Piceno (61%)
Raccolta differenziata dei rifiuti
La migliore: Pesaro (35,3%)
La peggiore: Ancona (24,9%)
Tasso di motorizzazione auto - Auto circolanti ogni 100 abitanti
La migliore: Ancona (61)
La peggiore: Ascoli Piceno e Macerata (65)
Isole pedonali - Estensione pro capite della superficie stradale pedonalizzata (mq/ab)
La migliore: Pesaro (0,51)
La peggiore: Macerata (0,00) tra le ultime anche nella classifica nazionale
Piste ciclabili - Indice ciclabilità, misura i metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 ab. (m_eq/100 ab).
La migliore: Pesaro (13,88)
La peggiore: Ancona (1,34)
Ascoli Piceno (nd)
Verde urbano fruibile - Estensione pro capite di verde fruibile in area urbana (mq/ab)
La migliore: Macerata (26,08)
La peggiore: Ascoli Piceno (2,33)
Etichette:
Ancona,
Ascoli Piceno,
Ecosistema Urbano,
Il Sole 24 Ore,
Legambiente,
Macerata,
Pesaro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento