giovedì 22 ottobre 2009
A Cartoceto nel week-end, convegno internazione di studi du "I Teatri delle diversità"
Un “teatro di massa” rimasto generativo
Immaginazione contro emarginazione nella scena dei reclusi
decimo convegno internazionale di studi
su “I Teatri delle diversità”
CARTOCETO (PU) 24-25 Ottobre 2009
dedicato a Claudio Meldolesi
organizzato da
TEATRO AENIGMA- Centro Universitario Internazionale
di Produzione e Ricerca sui rapporti tra Teatro e Disagio
all’ Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
e dalla Rivista europea “TEATRI DELLE DIVERSITÀ”
programma preliminare
SABATO 24 OTTOBRE
Convento di Santa Maria del Soccorso (Cartoceto)
ore 10.00 - Saluti istituzionali e apertura ufficiale dei lavori
ore 10.30 IL LABORATORIO DELLE IDEE
La parola al comitato scientifico della Rivista Europea“TEATRI DELLE DIVERSITÀ”
Introducono i lavori Emilio Pozzi, direttore di “TEATRI DELLE DIVERSITÀ”
e Gianfranco de Bosio, presidente dell’Istituto Opera e Poesia dell’UNESCO
Claudio Meldolesi e Augusto Boal, due maestri del teatro di interazione sociale
Interventi di Daniele Seragnoli, docente di storia del teatro all’Università di Ferrara
Roberto Mazzini, vicepresidente della Cooperativa Giolli per lo sviluppo del Teatro dell’Oppresso
ore 12.30 “Incontri. 14 passi nelle scritture” spettacolo della Compagnia Stalker Teatro di Torino
nell’ambito del Festival “Le Visioni del Cambiamento”
ore 13.00 pausa pranzo
ore 15.00 Museo delle Scienze – Palazzo del Balì (Saltara)
Presentazione del volume “Recito dunque so(g)no”
a cura di Emilio Pozzi e Vito Minoia (Edizioni Nuove Catarsi, 2009)
a seguire
TEATRO E CARCERE 2009
Interventi e testimonianze con documentazioni filmiche
Le prime adesioni:
Alessandra Amicarelli/Compagnia Stultifera Navis (progetto nel carcere di Charleville Meziers/Francia);
Gabriele Boccacini, Compagnia Stalker Teatro (progetto nel carcere “Lorusso e Cutugno ” di Torino);
Ilaria Ceci, coordinatrice dell’iniziativa “Il carcere possibile” a Napoli;
Anna Gesualdi, Giovanni Trono Compagnia Gesualdi-Trono (progetto nell’OPG di Aversa);
Grazia Isoardi, Compagnia Voci Erranti (progetto nella casa di reclusione di Saluzzo-Cuneo);
Donatella Massimilla, Centro Europeo Teatro e Carcere (istituti penitenziari nazionali ed europei);
Vito Minoia, Centro teatrale universitario Aenigma (progetti nella case circondariali di Pesaro e Ancona);
Franco Scarpa, direttore dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino;
Giuseppe Scutellà, Compagnia Puntozero, (progetto nell’istituto penale minorile “Beccarla” di Milano);
Michalis Traitsis, Associazione Balàmos (progetti in carcere a Venezia);
Cinzia Zanellato e Andrea Pennacchi, TAM Teatro (progetto nella casa circondariale di Padova).
Sono stati invitati, inoltre:
Altero Borghi, Associazione Sobborghi (progetto nel carcere di San Gimignano); Paolo Billi, Teatro del Pratello (progetti nell’istituto penale minorile e nella casa circondariale di Bologna); Michelina Capato Sartore, Cooperativa Estia (Teatro-in-stabile nella casa di reclusione di Bollate a Milano); Fabio Cavalli, Centro studi “Enrico Maria Salerno” - Teatro La Ribalta (Progetto Officina di Teatro sociale Teatro Libero di Rebibbia); Claudio Collovà, Officine Ouragan (progetto nell’istituto penale minorile “Malaspina” di Palermo); Carmela Cosentino e Piero Ristagno, (progetto nel carcere di Catania); Massimiliano Cossati, La città invisibile (progetto nel carcere Dozza di Bologna); Horacio Czertok, Teatro Nucleo (progetto nel carcere di Ferrara); Sante Maurizi, Compagnia La botte e il Cilindro (progetto nel carcere di Sassari); Antonella Monetti e Alessandra Cutolo, Compagnia I Liberanti (progetto nel carcere di Lauro/Avellino); Claudio Montagna, Cast (progetto nella casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino); Giorgia Palombi, Maniphesta teatro (progetti negli istituti campani di Pozzuoli, Secondigliano, Santa Maria Capua Vetere); Angela Pianca e Claudio Misculin, Accademia della Follia (progetto nelle case circondariali di Gorizia e Trieste); Gianfranco Pedullà, Teatro Popolare d’arte (Progetti negli istituti di Arezzo e Pistoia); Armando Punzo, Carte Blanche e Compagnia della Fortezza (progetto nella casa di reclusione di Volterra); Maria Sandrelli, King Kong studios (progetto presso gli istituti di Latina, Civitavecchia, Viterbo, Paliano, oggi a Rebibbia e Regina Coeli - Roma); Manola Scali e Adriana Michetti, Il Carro di Tespi (progetto nel carcere di Porto Azzurro a Livorno); Claudio Suzzi e Antonio Lemma, O.S.A. Teatro (progetto nell’ istituto penale minorile “Meucci” di Firenze); Lello Tedeschi e Roberto Ricco, Teatro Kismet (progetto nell’istituto penale minorile “Fornelli” di Bari); Ivana Trettel, Compagnia Opera Liquida (progetto nel carcere di Opera a Milano); Antonio Turco (“Compagnia stabile Assai” presso la casa di reclusione di Rebibbia a Roma); Riccardo Vannuccini, Compagnia Artestudio (progetti negli istituti di Rebibbia e Regina Coeli a Roma).
ore 18.30 dibattito
ore 19.00 trasferimento in bus a Novafeltria
ore ore 21.30 Teatro Sociale di Novafeltria
“Aspettando Godot”
spettacolo del “Teatro Popolare d’Arte” di Firenze
regia di Gianfranco Pedullà
nell’ambito del Festival “Le Visioni del Cambiamento”
DOMENICA 25 OTTOBRE
Convento di Santa Maria del Soccorso (Cartoceto)
Ore 9.30 Quali forme di sostegno per Il Teatro in Carcere ?
Esperienze e nuovi modelli a confronto.
Sono stati invitati rappresentanti istituzionali da Ministero di Giustizia, Ente Teatrale Italiano, Regioni virtuose con legislazione avanzata in materia, oltre a referenti di nuove iniziative.
ore 11.00
Tavola Rotonda
Etica ed estetica nelle poetiche del teatro recluso
Sguardi critici (interventi in fase di programmazione)
Tra gli invitati: Maurizio Buscarino, fotografo ed osservatore critico di espressione scenica; Valeria Ottolenghi, vicepresidente dell’associazione nazionale dei critici di teatro; Gianfranco Pedullà, regista del Teatro popolare d’Arte, già docente di teatro all’Università di Cassino; Cristina Valenti, docente di drammaturgia (DAMS, Università di Bologna); Giulia Innocenti Malini, docente di Teatro sociale (Università Cattolica di Brescia).
ore 13.00 dibattito
ore 13.30 Conclusioni a cura di Emilio Pozzi e Gianfranco de Bosio.
I lavori del Convegno sono coordinati da
Emilio Pozzi, docente di Teatro e spettacolo - Facoltà di Sociologia
Vito Minoia, docente di Teatro di animazione, Facoltà di Scienze della Formazione
Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
Nel Convento di Santa Maria del Soccorso, sede del Convegno,
è allestita la mostra fotografica “Teatro Forum” di Franco Deriu
sull’esperienza condotta nel 2007 dal Teatro Aenigma e dalla Compagnia Lo Spacco
nella casa circondariale di Pesaro e negli istituti penitenziari di Ancona, Fossombrone
con replica conclusiva al Teatro “Battelli” di Macerata Feltria
Il seminario di formazione annunciato, coordinato da Giuliano Scabia,
sarà organizzato nell’ambito del Progetto di “Scuola sperimentale di teatro di animazione sociale”,
diretto da Mariano Dolci e Vito Minoia, nel corso dei primi mesi del 2010
Per informazioni e iscrizioni al Convegno
Associazione Culturale AENIGMA – sede organizzativa Via Peschiera, 30 - 61030 Cartoceto (PU)
Tel./Fax 0721 893035 – email: aenigma@uniurb.it , sito internet www.teatroaenigma.it
Ospitalità
A prezzi convenzionati è possibile pernottare o scegliere opzioni di B&B, agriturismo e alberghi della zona. Rivolgersi a: Cooperativa Conte Camillo, Via dell'Artigianato 2 – 61030 Lucrezia (PU)
Tel. 0721.877272 – fax 0721.876671 – e.mail: info@contecamillo.it
Chi volesse percepire il clima delle ultime iniziative organizzate dal Teatro Aenigma
potrebbe visionare due iMovie a cura di Marco Sasia pubblicati su Youtube
“Dov’è la luce”, dedicato a Franco Basaglia sul IX Convegno di Cartoceto (25-26 ottobre 2008)
è visualizzabile all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=XrwE2feJv6o
“Scene di frontiera”, Festival del Teatro Sociale (Novafeltria, 9-14 giugno 2009)
è visualizzabile all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=ejtWlx9ZBW4
Per chi non lo sapesse…
Cartoceto dista: 15 km da Fano, 28 km da Pesaro, 40 km da Urbino. La via più breve per raggiungere la sede del Convegno è l'autostrada A14, uscita Fano (12 km). Immettendosi sulla superstrada per Roma uscire a “Lucrezia-Cartoceto”. Per chi arriva da Roma, invece, l'uscita è a “Calcinelli” e poi proseguire per “Saltara-Cartoceto.”
Cartoceto non è ben collegata con i mezzi pubblici. Occorre arrivare a Fano in treno (Ferrovie dello Stato - linea adriatica Ancona-Bologna) e poi proseguire in bus (linee AMI o BUCCI).
Informazioni dettagliate da e per tutte le sedi ferroviarie possono essere cercate sul sito delle ferrovie dello stato: www.trenitalia.com
BUS da Fano a Cartoceto [non in servizio domenica 10] – Linee AMI
FANO (stazione autocorriere) 7.30 11.30 12.40 16.30 18.30 19.00*
CARTOCETO 8.05 12.05 13.15 17.05 19.10 19.45
* Non linea diretta ma Fano-Calcinelli ore 19.00 cambio ore 19.30 con Calcinelli-Cartoceto.
CARTOCETO 6.50 8.10 12.05 14.50
FANO 7.25 8.50 12.40 15.25
Da Pesaro a Fano la linea Ami effettua il servizio ogni 30 minuti. il sabato e ogni ora la domenica.
L'evento
Sabato 24 e domenica 25 ottobre prossimi, presso il Comune di Cartoceto (Pesaro e Urbino), si terrà il Decimo Convegno Internazionale di Studi “I TEATRI DELLE DIVERSITÀ” promosso dall'Associazione Culturale “AENIGMA” editrice dalla rivista “Teatri delle diversità'” diretta da Emilo Pozzi e Vito Minoia (docenti di teatro all’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”), che dal 1996 ha inaugurato, a livello europeo, una ricerca scientifica sulle esperienze di espressione creativa con finalità artistiche e/o socio-terapeutiche nei territori dell'handicap, disagio psichico, carcere, tossicodipendenze ed in altri settori del sociale.
L'edizione 2009 è dedicata a Claudio Meldolesi scomparso il 12 settembre 2009(componente del comitato scientifico della rivista, è stato presidente del DAMS di Bologna e Accademico dei Lincei, oltre che promotore del Teatro e Carcere in Italia). L’iniziativa è finalizzata ad approfondire una riflessione sulle attività teatrali negli istituti penitenziari in italia e all’estero.
Lo stesso titolo del convegno riprende una recente riflessione, in merito, di carattere storiografico di Claudio Meldolesi: “Si impone il riferimento al ‘teatro di massa’ (ci si riferisce alla specificazione italiana del teatro di massa, un teatro di base sociale che si sviluppò nel secondo dopoguerra ad opera di Marcello Sartarelli e altri)… a partire dai soggetti coinvolti in quanto sempre variabili, ovvero dalla scoperta del molteplice come fattore che distilla l’esito” (brano estratto dal volume “Recito, dunque so(g)no”).
Nella mattinata del 24 ottobre, dopo i saluti istituzionali e l’introduzione ai lavori del convegno di Emilio Pozzi e Gianfranco de Bosio (presidente dell’istituto dell’Opera e Poesia dell’UNESCO), è Daniele Seragnoli (docente di Storia del teatro all’Università di Ferrara) a ricordare senza retorica Claudio Meldolesi ed i suoi studi sul teatro d’interazione sociale. Roberto Mazzini (storico animatore del Teatro dell’Oppresso in Italia) ricorderà invece la figura di Augusto Boal, scomparso a maggio. Al regista-pedagogo brasiliano è dedicata anche una mostra fotografica di Franco Deriu sull’esperienza di Teatro Forum condotta dal Teatro Aenigma e dalla Compagnia Lo spacco nella casa circondariale di Pesaro nel 2007 (riportata negli istituti penitenziari di Ancona, Fossombrone e Macerata Feltria), direttamente ispirata alle modalità di lavoro ideate da Boal.
“INCONTRI. 14 passi nelle scritture” con la regia di Gabriele Boccacini è invece il titolo della performance della Compagnia Stalker Teatro che chiuderà la mattinata. Sulla base di una modalità recentemente sperimentata anche in carcere a Torino, gli attori offrono agli spettatori la possibilità di partecipare direttamente all’evento teatrale. Il tema poetico a cui si ispira il testo è tratto da una ricerca su brani dell’ Antico Testamento.
La sessione pomeridiana, programmata presso il Museo delle Scienze nel Palazzo del Balì di Saltara, sarà, invece, interamente dedicata alle esperienze attuate in varie istituzioni penitenziarie italiane e non solo. Si aprirà con la presentazione del volume, appena pubblicato, “Recito, dunque so(g)no” a cura di Emilio Pozzi e Vito Minoia (Edizioni Nuove Catarsi, Urbino, 2009), per proseguire con testimonianze e documentazioni filmiche da Charleville Meziers (Francia) e da Torino, Napoli, Aversa, Saluzzo, Berlino, Milano, Pesaro, Ancona, Montelupo Fiorentino, Arezzo, Padova, Venezia, Reggio Emilia. Altre adesioni sono in arrivo (si veda l’elenco delle persone invitate ad intervenire).
Alle 19.00 trasferimento in bus nella cittadina di Novafeltria, già in Romagna (sede dal mese di giugno scorso del Festival di teatro “Scene di Frontiera” in stretta relazione con il convegno di Cartoceto), per assistere all’evento spettacolare “Aspettando Godot” di Samuel Beckett proposto dalla compagnia Teatro Popolare d’Arte con la regia di Gianfranco Pedullà. Lo spettacolo nasce dopo una intensa esperienza produttiva sviluppata all’interno del carcere di Arezzo con “L’apocalisse secondo Beckett, omaggio al grande drammaturgo irlandese. Nel ruolo di Estragone Daniele Bastianelli, ex detenuto, oggi in pianta stabile nel gruppo di Firenze.
Si riprende alle 9.30 del 25 ottobre con una sessione di lavoro dedicata a “Quali forme di sostegno per il teatro in carcere?”. Sono stati invitati rappresentanti istituzionali da Ministero di Giustizia, Ente Teatrale Italiano, Regioni virtuose con legislazione avanzata in materia, oltre a referenti di nuove iniziative.
Alle 11.00 il programma prevede ancora una sessione di lavoro con la Tavola Rotonda “Etica ed Estetica nelle poetiche del teatro recluso”. Tra gli invitati: Maurizio Buscarino, fotografo ed osservatore critico di espressione scenica; Valeria Ottolenghi, vicepresidente dell’associazione nazionale dei critici di teatro; Gianfranco Pedullà, regista del Teatro popolare d’Arte, già docente all’Università di Cassino; Cristina Valenti, docente di drammaturgia (DAMS, Università di Bologna); Giulia Innocenti Malini, docente di Teatro sociale (Università Cattolica di Brescia).
Le conclusioni sono affidate a Emilio Pozzi e Gianfranco de Bosio.
Nel corso di tutto il mese successivo (fino al 27 novembre) altre iniziative teatrali in Università a Urbino e in carcere a Pesaro, daranno corpo alla quarta edizione di “Le Visioni del Cambiamento”, Festival Internazionale su “I Teatri delle diversità” nella provincia di Pesaro e Urbino. Informazioni più dettagliate nel sito www.teatroaenigma.it
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