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mercoledì 16 settembre 2009

"L'importanza dell'artigianato nel futuro prossimo" alla Rocca Malatestiana di Fano





















Venerdì 18 settembre, ore 18.00
FANO (PU) ROCCA MALATESTIANA

"L'importanza dell'artigianato nel futuro prossimo"
di Andrea Bizzochi


Andrea Bizzocchi nasce a Fano nel 1969. Lavora come imprenditore in vari campi fino al 2004 quando decide di cambiare vita. Da allora si occupa di energia, stili di vita ed agricoltura sostenibile. Felicemente sposato, vuole lasciare un mondo migliore alle sue due figlie ed alle generazioni che verranno. Il suo prossimo progetto, per il quale cerca adepti, è piantare alberi con il metodo «Fukuoka».

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Nel libro “Ritorno al passato - La fine dell’era del petrolio e il futuro che ci attende”, Andrea Bizzocchi propone un’analisi in parte caustica e catastrofica, ma al tempo stesso veritiera e ben documentata dell’impatto che l’esaurimento delle scorte petrolifere mondiali avrà sulla nostra economia e, giù a cascata, su ogni aspetto della nostra vita quotidiana, determinando, di fatto, il nostro futuro più prossimo e che forse nessuno si aspetta. Il libro, di grande interesse ed attualità, è nato da un incontro con il saggista ed esperto di picco petrolifero globale James Howard Kunstler ed è scritto nella forma leggera e di immediata comprensione di una conversazione tra amici.

Diciamo subito che “Ritorno al passato - La fine dell’era del petrolio e il futuro che ci attende” è un libro che è bene leggere, nonostante non vorremmo mai doverlo fare. Eh sì, perché questo libro, frutto di una conversazione tra Bizzocchi e Kunstler, è un’opera tremendamente di attualità che ci riguarda da vicino, molto più di quanto non pensiamo. Bizzocchi, fanese, ci racconta come è nato il libro: «Circa un anno fa lessi “The Long Emergency”. Parlava di picco petrolifero globale e fine della nostra civiltà così come la conosciamo. Mi sembrava che l’autore, nell’esporre la sua tesi, portasse ragioni inattaccabili. Dal momento che stavo già da tempo dedicandomi a studi sul picco petrolifero, lo contattai chiedendogli un incontro per sviluppare assieme il tema».

Partendo da due punti fermi, cioè l’assoluta dipendenza della civiltà occidentale da forniture economiche di petrolio e il raggiungimento del picco petrolifero globale, Bizzocchi e Kunstler propongono una visione a 360° dell’impatto che questi accadimenti avranno sul nostro futuro più prossimo, dando così vita ad un’analisi serrata e per tanti versi catastrofica, ma al tempo stessa terribilmente veritiera e ben documentata.

Leggiamo dalla quarta di copertina del libro: «I giacimenti di petrolio si stanno rapidamente esaurendo. Quali saranno le conseguenze di questo accadimento sulle nostre vite? Perché la nostra economia crollerà e che ne sarà della Grande Distribuzione, dei supermercati, dei viaggi aerei, delle vacanze e dei trasporti? Come saranno l’istruzione e la sanità, che importanza rivestirà la religione? Come potranno sostenersi le grandi metropoli e le periferie urbane senza combustibile a basso costo? Che ne sarà dell’industria e dell’agricoltura intensiva? Torneremo a lavorare nei campi?».

I due autori vanno però anche oltre, spiegando da un lato perché le energie alternative non ci salveranno, «anzi, ci affosseranno ancor di più», e dall’altro allertandoci dei terribili danni ambientali provocati dall’uomo. «Il punto focale non è trovare altra energia, bensì accettare una realtà ovvia, e cioè che non si può pensare di sfruttare all’infinito un pianeta le cui risorse sono ovviamente finite», dice Bizzocchi.

L’era del petrolio, sostengono, nell’arco della storia umana è durata un battito d’ali, ragion per cui il “ritorno al passato”, cioè «non alle caverne ma a stili di vita più sostenibili, per l’uomo e per il pianeta» dovrebbe essere visto non come un’eccezione catastrofica, ma piuttosto come la norma dell’esperienza umana. E, nemmeno troppo sommessamente, i due fanno anche capire che la fine, giocoforza, del consumismo infantile drogato da falsi miti e bisogni indotti, nonché della globalizzazione, tutto sommato potrebbe non essere neppure un male.

Se non altro, perché «non se ne può più di un sistema vanesio e sprecone che propone vite da luna park e che è riuscito, nel breve volgere di pochi decenni, in una triplice impresa: distruggere l’ambiente, portare alla fame intere popolazioni del Terzo mondo e - la vera impresa è questa - far stare male anche chi dovrebbe star bene. Se l’Occidente detiene tutti i record di depressione, stress, nevrosi, suicidi ecc., un motivo ci sarà? O no?», domandano i due provocatoriamente.

(Andrea Bertaglio, da www.decrescitafelice.it. Il libro “Ritorno al passato - La fine dell’era del petrolio e il futuro che ci attende”, di Andrea Bizzocchi con James Howard Kunstler, è pubblicato dalle Edizioni per la Decrescita Felice).

Altri appuntamenti alla Rocca Malatestiana:



Sabato 19/09- ore 18.00

"I culti orientali nell'Ager Gallicus" di Oscar Mei
"Kosmòs nei mosaici romani" di Filippo Venturini
"Valori e crisi della Polis: la poesia di Teognide" di Giacomo Piva

Domenica 20/09- ore 18.00

"usi antichi dei pigmenti vegetali e tecniche d'estrazione" di Marco Fantuzzi (Museo dei Colori Naturali di Lamoli)

Sabato 26/09- ore 18.00

"La scrittura esterna - nuova epigrafia" di Sandro Giovannini (Heliopolis Edizioni)



per informazioni: 349 0741792

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