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venerdì 11 settembre 2009

Marotta, turismo: Boris Rapa risponde a Vergoni e lancia proposte "Serve una politica turistica. Ma senza strutture ricettive è dura"


“Se vogliamo far turismo, impostiamo una politica turistica”. Parole di Boris Rapa, presidente dei giovani albergatori di Fano, Torrette, Marotta e comprensorio, che interviene sul tema del turismo lanciando proposte e rispondendo al consigliere comunale di Mondolfo, Enrico Vergoni.
“Concordo con Vergoni che mancano idee e progetti. Come Comitato Giovani Albergatori da tempo ci battiamo per una concreta politica turistica del territorio che va da Fosso Sejore alla foce del Cesano, perché turisticamente Marotta non deve aver confini di sorta. Poi c’è il suo entroterra, un plusvalore da incentivare. Una politica turistica che operi a 360 gradi: dalla realizzazione delle infrastrutture all’accoglienza con eventi di grande richiamo. Importante è anche un piano particolareggiato per le strutture ricettive per metterle in grado di competere con le richieste di un turismo con esigenze sempre più sofisticate. Non scordiamoci di partire da un dato di fatto, il turismo lo fanno le strutture ricettive, e non a caso Marotta di Mondolfo è quasi sparita dal panorama turistico in quanto non ne ha più. C’era una volta l’Hotel Europa, Holiday, Spiaggia d’oro, la Pensione Rosa, tanti posti letto che non ci sono più. Senza strutture come si pretende di far turismo?”
Alcuni passaggi dell’intervento di Vergoni, non sono condivisi da Rapa.
“È poco “politico” e “lungimirante” dichiarare “a chi viene a Marotta per andare a letto alle 23 consiglierei il turismo religioso”. Non scherziamo! Se Marotta ha acquisito la denominazione di località turistica, lo deve a quel turismo familiare che ama la semplicità e cordialità della gente. Che vuole anche divertirsi, ma entro i limiti della convivenza civile. E’ giusto che i giovani abbiano il diritto di divertirsi. Già nel 2004 lanciai l’idea di una “cittadella del divertimento” identificando un’area isolata, per esempio la zone delle Vele, dove poter concentrare locali con diversi generi di divertimento senza entrare in conflitto con chi desidera una vacanza tranquilla. Poi che Marotta abbia ottimi ristoranti è un dato di fatto su cui puntare per un “turismo gastronomico” di qualità, ma non bisogna confondere il turismo con l’escursionismo. Chi viene a mangiare dalle località limitrofe non è un turista. Un turista è chi viaggia in paesi diversi da quello della residenza abituale per un periodo di almeno una notte. Se vogliamo rilanciare il turismo anche a Marotta, prima di dire cose solo per aver un facile consenso che non porta a nulla, si abbia il coraggio di mettersi a un tavolo per confrontarsi anche aspramente ma con l’intento di trovare soluzioni condivise che diano solide speranze a una collettività che, attorno al turismo, si è sviluppata ma che sta perdendo la sua identità per la mancanza di una vera politica”.

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