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lunedì 24 agosto 2009

Mondolfo, Francesconi replica alla Mencoboni: "Se le sta a cuore un Pdl più forte si faccia da parte con i suoi compagni di sventura"


“Chiedo in primis al coordinatore Bettini di convocare un’assise provinciale di tutti i comitati comunali in cui venga affrontata la questione del Pdl Pesarese”. Marco Francesconi componente del direttivo comunale del Pdl di Mondolfo continua a chiedere un rinnovamento della classe dirigente provinciale e non manca di rispondere per le rime a Margherita Mencoboni esponente del partito e consigliere comunale di San Costanzo.
“Se è vero che le sta a cuore un Pdl più coeso e più forte è ora che si faccia da parte insieme ai suoi compagni di “sventura”. Siete voi la causa delle deleterie divisioni che affliggono il Pdl pesarese
. Prendo atto con rammarico che la Mencoboni e quindi tutta la dirigenza del Pdl Pesarese, visto che hanno sempre operato in simbiosi totale, ha assimilato uno dei peggiori difetti che una classe politica possa avere: quello di non voler capire. Non ho mai sparato nel “mucchio”, ho sempre fatto nomi e cognomi dei dirigenti Pdl artefici delle debacle politiche degli ultimi 15 anni. La Mencoboni non cerchi di confondersi nel “mucchio” per rifuggire dalle responsabilità. E non parlo dall’esterno visto che faccio parte del comitato comunale del Pdl del quarto Comune della Provincia. Un dirigente così disinformato è tutto dire. Le liste e listine che la Mencoboni biasima non sono nate per caso ma per la politica ottusa che la dirigenza ha perpetrato, di cui lei è parte integrante a meno di rinnegamenti dell’ultim’ora. Una strategia politica alla “Muoia Sansone e tutti i Filistei”, che ha voluto confermare alle recenti amministrative di San Costanzo. La sua “lungimiranza” politica ha regalato il paese per altri 5 anni al centrosinistra e al Pdl un’altra umiliazione. Il Pdl non è suo né di Giannotti, Bettini, né della Foschi ma della gente che va ascoltata e che nell’ultima tornata amministrativa si è pronunciata inequivocabilmente dicendo che non li vuole più alla guida del partito. L’elettorato vuole, per votarlo, un Pdl che possa essere un reale alternativa provinciale e regionale al centrosinistra che continua a vincere non meriti propri ma per demerito e inconsistenza altrui! Il movimento ha bisogno si dotarsi di nuovi e più efficaci criteri di gestione per poter selezionare e vantare una classe dirigente all’altezza dell’elettorato che deve rappresentare”.

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