Ricerca personalizzata

lunedì 20 luglio 2009

L’altra estate dei giovani: tra divertimento e riflessione sui temi del mondo. Primo gesto significativo: giù il cellulare





Cinque giorni a raccogliere indumenti usati, incontrando le persone di 5 parrocchie della Diocesi

Il primo gesto significativo, richiesto dagli organizzatori del campo di lavoro missionario, è stato il seguente: depositare il proprio cellulare in una pentola per riprenderlo tra una settimana. Ha avuto così avvio il Campo di lavoro e formazione missionaria organizzato dal Centro Missionario della Diocesi, in collaborazione con la Pastorale Giovanile e il Centro Vocazionale
.
«Sono giovani che hanno accolto l’invito del Centro Missionario – evidenzia don Giacomo Ruggeri, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali – per vivere una settimana itinerante nel territorio della Diocesi visitando alcune parrocchie. Al mattino raccolta di indumenti usati in buono stato e al pomeriggio formazione missionaria trattando i temi di carattere mondiale con il criterio del Vangelo e delle lettere di San Paolo. Una settimana che non ti cambia la vita, ma che ti pone in un’ottica diversa e chiede al giovane di iniziare a rivedere il proprio stile di vita a tutto tondo».
Il campo base, solo per il pernotto e la colazione, è Villa Prelato di Rosciano, poi si parte ogni mattina in tour. Le parrocchie in programma sono: Mondavio, S. Andrea di Suasa, Santa Famiglia di Fano, Orciano, Barchi, San Costanzo, San Marco in Sassonia.
«Chiedere ai ragazzi di consegnarci il cellulare – raccontano Enrico Secchiaroli ed Elisabetta Muratori, i direttori del campo di quest’anno – significare dare dignità alle relazioni, alle persone con le quali condividi la strada, il lavoro, il pasto. Non si può essere vicini come persone e avere il pollice sempre sul cellulare, essendo con testa e cuore altrove. La missione è sapersi farsi prossimo con chi hai accanto, con gratuità e verità». Perché cinquantacinque, giovani in piena estate, passano di casa, riflettono sui temi della missione, fanno festa con la gente di paesi e città, in mezzo ai turisti incuriositi? La risposta arriva dal direttore del Centro Missionario, don Giancarlo De Santi: «Da tanti anni proponiamo ai giovani, in Diocesi, esperienze e momenti di riflessione che li aiutino a maturare scelte di vita dal sapore evangelico e dallo spirito che va oltre i propri confini. Da poco tempo la nostra Diocesi di Fano – precisa don De Santi – ha consegnato la missione fidei donum in Kenya, a Ngaremara, ai sacerdoti religiosi locali, in comune accordo con i due vescovi ed ora ci stiamo preparando ad aprire, sempre in Kenya, una nuova missione a Kipsing, nel vicariato di Isiolo, con la presenza di un nostro sacerdote diocesano fidei donum don Luciano Gattei, che nel prossimo anno sarà affiancato da un sacerdote keniano per avviare la missione. La Diocesi non può non avere una finestra sul mondo: pena il suo impoverimento». Don Gattei sta vivendo il campo missionario al fianco dei ragazzi e, assieme a lui, vi è un altro missionario, P. Carlo Biella, dell’Istituto della Consolata che propone le riflessioni bibliche a partire dalle lettere di San Paolo dal tema “L’amore di Cristo ci spinge”. Il ricavato sarà devoluto per i progetto di avvio della nuova missione a Kipsing, in Kenya. È possibile conoscere il cammino dei ragazzi, il loro lavoro e vedere le foto, dialogando anche con loro al sito www.ildiso.it

Nessun commento:

Posta un commento