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martedì 21 luglio 2009

Arrestati due giovani rapinatori specializzati in furti nelle auto e in appartamento





I Carabinieri della Compagnia di Fano arrestano due pericolosi giovani già noti alla giustizia per furto aggravato e continuato in concorso, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Recuperata refurtiva per oltre 10.000 euro.

Verifiche di polizia a largo raggio da parte dei carabinieri della Compagnia di Fano nell’intero territorio. Nella giornata di domenica, in particolare, i militari del Cap. Cosimo Giovanni Petese hanno predisposto una specifica attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio ed al contrasto di fenomeni di microcriminalità, con accertamenti su extracomunitari, pregiudicati, tossicodipendenti e persone sospette. In tale contesto, in zona Lido di Fano, i militari delle Stazioni di Marotta, comandati dal Luogotenente Antonino Barrasso e della Stazione di Mondolfo, diretta dal Maresciallo Domenico Pellegrino, hanno tratto in arresto, per concorso in furto aggravato e continuato, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale, due giovani già noti alla giustizia in trasferta, ritenuti entrambi socialmente pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, perché dediti alla commissione di reati contro il patrimonio, da qualche settimana dimoranti nella zona senza espletare alcuna attività lavorativa. L.M., 23 enne residente nella provincia di Brindisi e A.L., 22 enne residente ad Alessandria, avevano preso in affitto un appartamentino nel Comune di Mondolfo, nella zona di confine con la provincia di Ancona, e da qui, ogni giorno, si spostavano con la loro lancia Y di colore blu andando a commettere furti sulle autovetture parcheggiate in sosta lungo le zone di mare tra Fano e Marotta, in prossimità degli stabilimenti balneari.
Qualche giorno addietro, A.L. ed L.M. sono stati fermati dai militari per un controllo perché si aggiravano con fare sospetto in località Metaurilia di Fano, proprio nei pressi di alcuni parcheggi ove in precedenza erano stati registrati furti su diverse autovetture in sosta. Da quel momento i due, che nella circostanza hanno riferito ai militari di abitare a Mondolfo e di essere alla ricerca di un’attività lavorativa, sono stati monitorati nei loro spostamenti dai carabinieri, che li hanno pedinati fino al momento del loro arresto, avvenuto nel pomeriggio di domenica. Erano già riusciti a forzare con dei cacciavite le portiere di cinque autovetture in sosta e ad impossessarsi di un telefono cellulare, due navigatori satellitari ed un paio di occhiali da sole, quando i carabinieri li hanno circondati.
I due giovani hanno tentato la fuga ma sono stati subito bloccati e tratti in arresto nei pressi della zona “Arzilla”. La refurtiva è stata subito recuperata e restituita, nell’immediatezza, ai proprietari degli autoveicoli saccheggiati. Dagli accertamenti eseguiti risulterebbe che i due pregiudicati, nei giorni scorsi, avrebbero messo a segno almeno una quindicina di furti su autovetture in sosta. La tecnica utilizzata da A.L. e L.M. era sempre la stessa: con un cacciavite veniva forzata la serratura della portiera dell’auto prescelta, che veniva alleggerita degli oggetti di valore lasciati all’interno. Talvolta durante i furti sulle auto, trovando all’interno le chiavi di casa, non è escluso che prendessero di mira anche gli appartamenti dei proprietari dei veicoli andando subito a visitarli. In effetti, i due avevano cura di rilevare dalla carta di circolazione l’indirizzo di casa dell’automobilista e, con il navigatore satellitare installato all’interno della loro Lancia Y, raggiungevano in breve tempo l’appartamento del malcapitato di turno visitandolo ed impossessandosi di denaro, oro e, in particolare di materiale elettronico. I due, in effetti, in casi come questi potevano agire indisturbati sapendo il proprietario di casa e l’intera famiglia al mare. Almeno un episodio di furto in abitazione risulterebbe attribuito ai due.
Nel corso della perquisizione nel domicilio dei due malviventi i militari hanno rinvenuto refurtiva per oltre 10.000 euro di valore, costituita da diverse fotocamere e videocamere digitali, telefoni cellulari di varie marche, lettori DVD, una busta contenente diversi mazzi di chiavi di abitazioni, un notebook e piccole tv digitali. Il materiale rinvenuto, ritenuto il provento dei precedenti furti messi a segno dai due, è stato sequestrato in attesa dell’individuazione dei legittimi proprietari. A.L. e L.M. sono stati quindi rinchiusi nel carcere di Pesaro con le gravi accuse di concorso in furto aggravato e continuato, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Sono in corso ulteriori indagini da parte dei carabinieri per l’individuazione di eventuali complici – basisti dei due e non si escludono nuovi sviluppi investigativi a breve.

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