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lunedì 20 luglio 2009

Fossombrone Teatro Festival: David Riondino torna e conclude l’ottava edizione





Quella di David Riondino è una partecipazione certa al Fossombrone Teatro Festival, ma ad ogni edizione, l’artista toscano si presenta con una performance innovativa. Per chiudere l’ottava edizione dell’evento forsempronese (martedì 21 luglio), si affida a ‘Garibaldi’, un poema autobiografico scritto in versi, che il generale, del quale si presume di conoscere la figura politica e militare, ma assai meno quella del poeta, racconta le guerre d'America e quelle d'Europa, l´impresa dei Mille e la morte di Anita, restituendoci, come sempre fa la poesia, il sentimento e l´emozione privata del guerriero.
Il lavoro di Riondino è estremamente interessante: raccontare Garibaldi, per sottolinearne la modernità e l’analogia con altri campioni più attuali della lotta per la libertà – su tutti Che Guevara -, per svelarne aspetti sconosciuti e sorprendenti che fanno del nizzardo una figura assai più complessa e ricca di quella un po’ stereotipata che tutti conoscono. L’acuto attore leggerà e reciterà in compagnia di Paolo Bessegato, accompagnandosi con la musica della banda di
Fossombrone, integrata allo spettacolo dal maestro Fabio Battistelli, e le sue sempre brillantissime note a margine fatte di voli pindarici, deviazioni, illuminanti stravaganze del pensiero.

Intervista a Riondino

1)David Riondino e il Fossombrone Teatro Festival: un binomio ormai imprescindibile. Un appuntamento che lei ha visto nascere e diventare progressivamente uno degli eventi più importanti della stagione teatrale estiva delle Marche. Le sue impressioni sul festival , giunto alla sua ottava edizione.
- “Nelle Marche è molto interessante e di qualità, coinvolgente e popolare all’interno della città di Fossombrone. Gli elementi si collegano e si integrano perfettamente. Le bande aiutano questa integrazione, rendendosi così partecipi della città. L’effetto è piacevole”
2) Lei è un’artista poliedrico, a tutto tondo. Ci spieghi meglio questa “scoperta” del Garibaldi poeta e letterato e quando, ha deciso di portarlo in scena.
- “Qualche tempo fa, dopo diverse ricerche si scoprì la presenza del problema di
Garibaldi.Il poema è molto lungo e risulta interessante,Garibaldi lasciò molto
materiale, ampio e poco coltivato, così noi abbiamo fatto un lavoro di asciugatura e recitato con l’obiettivo di donare il senso originale dell’opera. Garibaldi ha scritto un’opera su sé stesso, un poema, dandoci la sensazione di non far parte di una battaglia ma di un poema epico. Questo traspare ed è interessante.”-
3)Insieme a lei ritroveremo Paolo Bessegato, ottimo attore e noto doppiatore: com’è
nato il vostro sodalizio artistico?
- “Da tanto tempo c’è contatto,lavoriamo molto bene. Le voci sono come strumenti e noi siamo due strumenti che stanno molto bene assieme .C’è un contatto centrale che
riguarda anche le diverse variazioni umanistiche, da Pascoli a Garibaldi.”
4)Che performance ci dobbiamo aspettare al Fossombrone Teatro Festival?
- “Uno stile simile e coerente col nostro. Ci sarà la banda e la lettura sugli accordi ottocenteschi,una musica”militare” che lascia un suono largo nella piazza. Sarà lo sfondo alla nostra lettura.”
5)Prossimi progetti futuri?
- “Abbiamo programmi diversi tutto l’anno. Sempre con le bande, adesso stiamo lavorando ad un progetto interessante su LORD BYRON. Ormai giriamo tutta l’Italia centrosettentrionale, dal Lazio al Trentino, saremmo interessati ad estenderci anche nel bacino meridionale, quindi abbracciare anche il Sud. Saremo al Metastasio di Prato per una settimana con” La buona Novella” di De Andrè, un’opera presentata alla settima edizione del Fossombrone Teatro Festival.”

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