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venerdì 9 gennaio 2009

Mondolfo, presunti abusi edilizi: l'opposizione chiede chiarezza



E’ ancora una lottizzazione nella zona di San Sebastiano l’oggetto di un’interrogazione importante e delicata che con ogni probabilità agiterà il consiglio comunale in programma il 14 gennaio
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A cavallo tra ottobre e novembre dello scorso anno, l’attenzione politica si concentrò sulla vicenda della lottizzazione “I Gigli”. La ditta in quel caso iniziò i lavori senza autorizzazione compiendo un abuso edilizio in quanto il piano di lottizzazione non era stato ancora approvato dal consiglio comunale. L’amministrazione comunale aveva emesso anche un’ordinanza di sospensiva dei lavori ed informato la Procura della Repubblica per gli aspetti penali. Il piano fu approvato al termine di una seduta a dir poco infuocata ma l’opposizione, per le indagini in corso, e il consigliere di maggioranza Riccardo Morbidelli non parteciparono alla votazione uscendo dall’aula.

Sempre nella zona di San Sebastiano di Mondolfo a distanza di appena due mesi la storia sembra ripetersi. Un’altro caso dubbio relativo ad una nuova lottizzazione è portato all'attenzione del consiglio comunale dall’opposizione, dietro segnalazione di diversi cittadini, che interroga urgentemente il Sindaco Pietro Cavallo per avere risposte e rassicurazioni immediate in merito. L’interrogazione porta la firma dei consiglieri della lista civica “Per Cambiare” Tonino De Angelis, Carlo Diotallevi, Ersilia Riccardi, Francesco Bassotti, Stefania Sartini e Dany Zenobi, e del collega di RC, Roberto Ciaschini.

“A seguito di segnalazioni ricevute da più parti – si legge nell’interrogazione – riguardanti presunti abusi edilizi in località San Sebastiano relativi alle attuali costruzioni in fase di realizzazione e in parte già realizzate dalla ditta Chiara Srl, interroghiamo il Sindaco per sapere se le costruzioni sono conformi al progetto autorizzato. Inoltre vogliamo conoscere se le costruzioni rispettano tutti i parametri di cui alle norme tecniche di attuazione del vigente Piano regolatore generale e successiva variante e quanto previsto dal regolamento Comunale edilizio: rispetto dei volumi massimi ammissibili, delle altezze massime ammissibili, delle distanze dai confini, dalle strade e dai fabbricati. In modo più specifico si vuol sapere se le distanze apparentemente inferiori ai cinque metri previsti su via Caruso, tenuto conto che le opere in tale ambito non sono interrate ma bensì fuori terra, risultano regolari. Si chiede anche se gli oneri di urbanizzazione e il costo di costruzione dovuti al Comune già contabilizzati sono corretti e tengono conto dello stato attuale del fabbricato ultimato o diversamente devono essere adeguati ai volumi in più eventualmente realizzati, al seminterrato e eventuale sottotetto. Infine interroghiamo il Sindaco per sapere se si prefigurano inadempienze o responsabilità di eventuali irregolarità da parte della ditta costruttrice e del direttore lavori”.

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