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martedì 6 gennaio 2009

Cicoli si candida a Sindaco di Saltara


A Saltara si conosce già il nome del primo candidato Sindaco alle elezioni di giugno: Fabio Cicoli. Dal 31 dicembre nei pressi dell’imbocco della superstrada è affisso un manifesto gigante che ufficializza in modo originale la candidatura di Cicoli.

“L'uscita del cartellone – spiega Valdimiro Perlini consigliere comunale di minoranza e coordinatore comunale di FI-PdL di Saltara – ha suscitato grande attenzione, curiosità e soprattutto i primi attestati di fiducia verso il candidato sindaco. Il nostro scopo è quello di suscitare interesse nella popolazione, stimolare la partecipazione ed il contributo dei cittadini. E' altresì un modo nuovo di ufficializzare una candidatura, lontano dai giochi di potere. La lista "Fabio Cicoli Sindaco" intende valorizzare al massimo il valore politico e morale di Fabio e costruire il proprio programma dal basso”.
In che senso?
“Nelle prossime settimane il comitato elettorale, che tra l'altro sta continuamente crescendo in termini di partecipanti, divulgherà le successive iniziative. Noi riteniamo che la campagna elettorale non possa ridursi a trenta giorni ed è per questo che utilizzeremo i cinque mesi che ci separano dal voto per ottenere la fiducia della popolazione”.
Fabio Cicoli è nato a Fano nel 1956. Si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1981 presso l’Università di Bologna. Dal 1985 è Medico di Medicina Generale Convenzionato nel Comune di Saltara. Sposato con Maurizia Antonioni, insegnante è padre di Giovanni e Giacomo entrambi studenti universitari. Il babbo Giuseppe, scomparso nel 2007, è stato Sindaco di Saltara e Presidente della Comunità Montana di Fossombrone. Attualmente Cicoli è capogruppo di opposizione in consiglio comunale. Punti cardine del suo programma sono la partecipazione e la trasparenza; innovazione e modernizzazione.
Massima attenzione ai servizi sociali, sempre dalla parte dei più deboli, ed in particolare ai problemi dei giovani e a quelli legati alla integrazione. Sostegno alle varie politiche della famiglia e della casa. Politiche dei risparmi: migliore utilizzo delle risorse e non dei tagli. Qualità della vita: aria, acqua, rifiuti, risparmio energetico. Necessità di intervenire in un ambito territoriale ottimale, 25.000 abitanti circa, in maniera autonoma dalle multi utility. Pieno sostegno al mondo del commercio, degli artigiani e degli imprenditori; al mondo dell’associazionismo, dello sport e del volontariato. Lavori pubblici necessari e di qualità. Perseguire elevati standards per le scuole. Maggiori investimenti in cultura e nella valorizzazione del territorio con le sue tipicità.

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