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martedì 6 ottobre 2009

Strada provinciale 424, Moris Stortoni: "Servono soluzioni, apriamo un tavolo di confronto tra istituzioni e operatori economici"


Si allarga il dibattito sulle problematiche relative alla viabilità nella vallata del Cesano e soprattutto alla strada provinciale 424.
“Puntuale, a tratti un po' retorica e piena di belle promesse – esordisce il coordinatore del Pdl di Mondavio, Moris Stortoni – si apre di continuo la discussione attorno allo sviluppo della viabilità valliva. L'attenzione va benissimo, è il segno che il problema esiste e che viene sentito. Sentirlo però non basta, vorremmo anche poter mettere in atto qualche soluzione, vorremmo in sostanza vedere fisicamente i segni dell'interesse per la viabilità. A tal proposito sono molte le considerazioni da fare”.

Quali?
“Potremmo recriminare l'utilizzo insensato di parte dei fondi comunitari a discapito di una viabilità sempre più problematica, potremmo rimarcare un inadeguato investimento, con tutte le problematiche emerse nell'ultimo anno, nel trasporto pubblico locale sull'asse Pergola - costa, potremmo, infine, imputare alla classe politica locale e nazionale di aver posto una inadeguata attenzione alle esigenze di questo territorio. Forse per lo scarso peso politico - elettorale del territorio dettato dal fatto che la popolazione è inferiore numericamente a quella di altre valli e per di più divisa in due distinte provincie. Ma forse è totalmente inutile insistere su questi fatti, più utile invece tentare di portare a casa qualche risultato apprezzabile”.
Per farlo, secondo Stortoni si potrebbero immaginare due generi di interventi.
“Ci toglierebbero dalla condizione di "attendisti" di fronte ad una situazione che tarda a cambiare. Potrebbe essere utile aprire un tavolo di confronto tra istituzioni locali e operatori economici. Magari facendo emergere da questo un consorzio vallivo capace di avere forza economica per investire sul territorio, anche in tema di viabilità e che si occupi di sicurezza, manutenzione, progetti, coordinamento. Ricorrere, poi, alla cosiddetta finanza di progetto, operando così sul lungo termine un investimento capace di proporre una soluzione organica e non interventi tampone. Il cofinanziamento dell'opera in una visione più ampia dell'interesse localistico, permetterebbe di ottenere risultati positivi sia sul piano economico che su quello sociale per l'intera valle e credo per entrambe le provincie. Nel limite delle possibilità, quindi, tenendo conto dei margini di manovra e delle capacità di investimento dei Comuni, va accolta la proposta della Cna a sostegno delle piccole-medie imprese locali formulata nell'incontro di Mondavio. La logica, pienamente condivisibile, dell'associazione di categoria, è quella di adottare comuni strategie di intervento nel territorio. Nella prospettiva di adottare comuni soluzioni e nel voler rafforzare le capacità di investimento sul territorio, diviene inderogabile, pur conservando l'autonomia amministrativa, dotarsi di un organismo di coordinamento locale flessibile e immediato”.

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