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mercoledì 29 luglio 2009

Nautica, Massimo Rognini lancia un grido d'allarme


Una situazione già piuttosto compromessa sta assumendo caratteri catastrofici. La grave crisi economica che nel nostro territorio ha toccato specialmente la nautica, dopo le ferie estive diventerà di proporzioni gigantesche. A lanciare l’allarme è il consigliere provinciale del Pdl Massimo Rognini che nella settore lavora. Da anni ormai è impiegato alla Benetti.
“Purtroppo ormai c’è poco o niente da salvare, la situazione è compromessa. Dispiace che il presidente della Provincia Matteo Ricci riguardo alla crisi dica cosa inesatte. Esponendo le linee programmatiche del suo mandato, che ho criticato fortemente già durante l’assemblea, ha sottolineato che la giunta è riuscita a tamponare l’ondata di trasferimenti in altre zone delle più importanti realtà della cantieristica fanese. Parliamo della Benetti, Wally e Custom Lime. La Provincia non ha frenato proprio nulla perché queste aziende hanno delocalizzato, o lo faranno a breve, completamente o gran parte della produzione. La Wally da marzo si è trasferita ad Ancona, la Custom Line finirà a Cattolica o a Forlì, la Benetti porterà l’eccellenza, e cioè l’allestimento a Viareggio. A Fano rimarrà la vetroresina. Come si fa a dire che la cantieristica è stata mantenuta? Ci vuole un bel coraggio di fronte a tanti lavoratori che si ritrovano a casa con mutui salati da pagare”.
Qual è la situazione della Benetti?
“Tra marzo e aprile è iniziato lo smantellamento con la riduzione del personale. Ad oggi sui 250 dipendenti che eravamo siamo rimasti circa 180, ma di questi molti avranno, con ogni probabilità, un regalino prima delle ferie, cioè saranno costretti a non rientrare quando l’azienda riaprirà. I sindacati parlano di una novantina di lavoratori che rimarranno a casa. Nessuno ci ha tutelato in tutta questa vicenda, dietro c’è una totale mancanza di valori e alla base ci sono tanti interessi. A rimetterci numerose famiglie che non sanno più come andare avanti. La mia stessa situazione è un’incognita, sono stato in cassa integrazione e poi richiamato per alcuni giorni ma dopo le ferie che succederà? Sputerò sangue, mi batterò in ogni sede per tutelare i lavoratori che come me non sanno che futuro dare ai propri figli”.

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