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domenica 22 marzo 2009

Barchi brilla nel risparmio energetico


Risparmio energetico sulla Pubblica Illuminazione

Oltre il 40% di risparmio energetico conseguito.
25,29 tonnellate/anno di CO2 in meno immesse nell’atmosfera.
10,52 TEP/anno risparmiati.
42.070 KWh risparmiati.

Questi sono i sorprendenti risultati che il Comune di Barchi ottiene ogni anno con l’intervento di razionalizzazione dei consumi effettuato sugli impianti di pubblica illuminazione
.

Prima la metà delle luci venivano spente alle 23:00 mentre ora restano accese tutte e per tutta la notte anche per aumentare la sicurezza, nonostante questo, si risparmia oltre il 40% dei KWh.

"Barchi è il primo Comune della provincia di Pesaro Urbino - spiega il Sindaco Sauro Marcucci - ad aver attivato il progetto di risparmio energetico sviluppato da Sorgenia Menowatt, un’azienda di Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno.
Quest’ultima ha progettato, brevettato e prodotto il DIBAWATT®, un alimentatore elettronico per lampade al sodio alta pressione (SAP) che, installato sul singolo palo della luce, sostituisce il tradizionale sistema ferromagnetico e consente notevoli risparmi in termini di energia elettrica".
Il Comune di Barchi continua, quindi, a dimostrarsi virtuoso e molto sensibile rispetto alle tematiche del risparmio in termini sia ambientali, sia economici.
"Non dimentichiamo, difatti, che i costi delle bollette energetiche hanno un notevole impatto sulle casse comunali: risparmiare i soldi dei contribuenti si può!!
Inoltre, grazie all’intervento di razionalizzazione dei consumi, il Comune di Barchi fornisce un importante contributo per il raggiungimento degli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto".

L’idea del Comune di Barchi è stata sposata anche dalla comunità montana del Metauro, il cui Presidente Alighiero Omicioli, ha allargato l’iniziativa ed è riuscito a coinvolgere altri 7 comuni del comprensorio che beneficieranno degli stessi risultati.

A Marzo 2007 il Comune di Barchi ha iniziato a risparmiare, installando i Dibawatt su ogni punto luce dell’impianto di illuminazione pubblica e tra 12/15 mesi avrà ammortizzato completamente l’investimento, grazie anche alle minori spese per la manutenzione dell’impianto. Infatti le lampade al Sodio e il Dibawatt durano molto di più dei componenti di vecchia generazione che c’erano prima sui lampioni.

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