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sabato 25 settembre 2010

Fano-Grosseto, notti in tenda alla Guinza







Matteo Ricci: «E’ solo l’inizio: uniti per lo sviluppo del territorio»

MERCATELLO SUL METAURO – Il risveglio degli «occupanti», nel day-after, racchiude la «sensazione di aver preso parte a una manifestazione storica per il territorio».
Resa ancora più «significativa» dalla pioggia intermittente della notte. Che non è bastata a fermare la voce – e la presenza - di chi chiede il completamento della strada dei Due Mari.

Dalle tende piantate alla Guinza spunta infreddolita il sindaco di Borgo Pace, Romina Pierantoni: «A casa avrei dormito meglio, ma il gioco valeva la candela…», commenta.
C’è il sindaco di Urbania, Giuseppe Lucarini: «Era la prima notte in tenda in tutta la mia vita. Abbiamo preso confidenza con la galleria, visto che dovremo parlarne molto nei prossimi anni…».
Con lui mezza giunta di Urbania (dal vicesindaco Briaud all’assessore Fantoni) e il consigliere Mari.
Tra gli «irriducibili» con il sacco a pelo anche l’assessore del Comune di Pesaro Riccardo Pascucci, il presidente della Comunità montana Alceo Serafini, gli assessori provinciali Tarcisio Porto e Massimo Seri, il consigliere provinciale Giuseppe Magnanelli.

Poi esce Matteo Ricci, l’«anima» della mobilitazione per la E-78: «Certo, la branda non era il massimo della comodità. Ma chi ha un ruolo istituzionale deve sopportare anche qualche disagio, se crede nelle “battaglie” per il territorio. Ho visto solidarietà e attaccamento negli occhi dei partecipanti: è per questo che dormire qui ha avuto molto senso…».
Ricci poi spiega meglio il senso del Guinza-day: «Abbiamo pensato all’occupazione prima dell’estate. Volevamo far indignare l’Italia sullo scandalo della grande incompiuta e il tunnel è, a tutti gli effetti l’emblema dello stato dell’arte della E78».
La via da seguire, per il presidente della Provincia, può essere solo una: «Bisogna stare uniti. Il fronte unico, politico e territoriale, è la nostra sola forza. Guai a romperlo…».
E ancora: «Grazie alla rete interregionale di alleanze abbiamo definito il tracciato mancante dalla Guinza alla E-45, insieme al ministro Matteoli che ha rispettato l’impegno. Ora però aspettiamo passi avanti: la vera partita da giocare sarà sul finanziamento».
Ricci aggiunge altri dettagli: «Per completare l’opera servono 4 miliardi. Per le priorità individuate dalle Province ne occorrono 2. Per la priorità delle priorità, il collegamento tra la Guinza e la E-45, bastano 800mila euro. Sappiamo che non si può avere tutto, ma basterebbe iniziare da qui».
Sul project financing: «Non siamo contrari a prescindere, ma prima bisogna sapere quanto investirà lo Stato. Senza un investimento chiaro da Roma si rischia di perdere altro tempo e che sia un film già visto».
La battaglia ora si sposta in parlamento: «Noi non molleremo: oggi abbiamo appena iniziato. Vogliamo ridare dignità al Centro Italia: meritiamo la stessa considerazione del nord e del sud. Perché siamo la cerniera del Paese, i territori della coesione sociale e dell’efficienza solidale».
E, tra le righe, lancia anche un altro messaggio, diretto a Ancona: «Non c’è solo la Quadrilatero, prima si finiscono le opere iniziate…».
Concetti ribaditi, nel Guinza-day, anche dal presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, dal presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, dagli assessori alle Infrastrutture delle Province di Siena e Grosseto, dal sindaco di Mercatello sul Metauro Giovanni Pistola e dal presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi. Che ieri ha portato l’adesione dell’associazione interregionale delle Camere di Commercio del Centro Italia: «In 21 anni – ha detto – è cambiato il mondo, ma qui non è cambiato niente. E se non ci sono le infrastrutture, i territori non attirano gli investitori».
Intanto l’occupazione prosegue oggi (sabato 26 settembre), tra workshop e dibattiti, con gli interventi di imprenditori, parlamentari, associazioni di categoria, parlamentari e amministratori.
Per la Provincia, l’assessore Massimo Galuzzi passerà la seconda notte in tenda. Domani (domenica 27 settembre), alle ore 11.30, la conclusione dell’occupazione: oltre a Ricci, Vasai e Guasticchi sarà presente il governatore Gian Mario Spacca, insieme ai rappresentanti delle Regioni Umbria e Toscana.

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