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martedì 6 luglio 2010

In consiglio provinciale, bocciata la mozione anti-burqa



PESARO – Bocciatura in consiglio provinciale per la mozione anti-burqa presentata dal capogruppo della Lega Giorgio Cancellieri, che ha raccolto solo i voti a favore di Pdl e Udc (con i sì anche di Giuseppe Magnanelli e Katia Perugini del Pd, che però hanno poi dichiarato di avere utilizzato in modo errato il sistema automatizzato di voto).

Astenuto Gaetano Vergari (Psi). Il documento sollecitava una legge al Parlamento per vietare «l’uso di veli o vestiti che rendano impossibile il riconoscimento della persona», prevedendo «il fermo immediato» nel caso di rifiuto a farsi identificare.

«Si pongono due questioni, una di ordine pubblico e l’altra a livello di libertà personale», ha detto Cancellieri, ma per Silvia Terenzi (Pd), «il problema è culturale e va affrontato senza strumentalizzazioni verso le donne. Il fine è la convivenza multiculturale e multireligiosa: il luogo ideale per fare integrazione è la scuola».

Concetti condivisi anche da Daniele Tagliolini (Pd): «Solo casi sporadici nel territorio. Il ministero dell’Interno ha già dato parere negativo sull’ordinanza di Cancellieri: abbiamo già le leggi e gli strumenti per attuare le verifiche. E finchè non intervengono nuove norme ci basiamo su questi…».

Interrogativi sulla consistenza provinciale del fenomeno sono stati sollevati da Massimo Papolini: «A Pesaro non risultano casi – ha spiegato il capogruppo Idv – . La proposta di Cancellieri si basa solo sulla sicurezza, ma bisogna investire anche su scuola e cultura».

Appoggio a Cancellieri dal capogruppo Pdl Antonio Baldelli: «E’ una questione di democrazia, libertà e ordine pubblico», mentre Domenico Papi (Pd) ha tracciato la sintesi della maggioranza: «Ci sono norme sufficienti per affrontare il problema: per la nostra realtà territoriale, l’ordine del giorno non può essere condiviso». E così il documento non è stato approvato dall’assemblea.

In apertura di seduta il Pdl è tornato, con le posizioni già note, sulla vicenda concorsi.
Interpellata, l’assessore al personale Daniela Ciaroni ha risposto: «E’ ora che i consiglieri della minoranza smettano di insistere su questo tema: le caratteristiche tecniche dei concorsi e delle assunzioni sono previste dalle leggi e dai regolamenti e portate avanti dagli uffici competenti. All’amministrazione spetta programmare l’attività amministrativa e garantire che ci siano i presupposti perché questa proceda. Ed è quello che ha fatto e sta facendo…».

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