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lunedì 11 gennaio 2010

Al Museo del Balì, “Il Large Hadron Collider: l’ultima frontiera della Fisica”


Per iniziare l’anno “accelerando” verso nuovi orizzonti, questo pomeriggio, lunedì 11 gennaio, alle ore 16 al Museo del Balì, si terrà una interessante conferenza pubblica con ingresso gratuito dal titolo “Il Large Hadron Collider: l’ultima frontiera della Fisica”.
Interverrà il Prof. Antonio Zoccoli, presidente della Fondazione G. Occhialini e docente di Fisica Generale dell’Università degli Studi di Bologna.
La conferenza introdurrà uno dei progetti più ambiziosi della comunità scientifica internazionale, il Large Hadron Collider, meglio noto con l’acronimo LHC, condotto al CERN di Ginevra.

Lungo 27 chilometri, l’LHC è un anello che scorre a 100 metri di profondità sotto il confine svizzero-francese e rappresenta l’acceleratore di particelle più grande e potente al mondo. I risultati prodotti con l’LHC potrebbero avere importanti ripercussioni sulle conoscenze del mondo che ci circonda e sulla società in cui viviamo. La conferenza vuole fornire interessanti spunti proprio su questo duplice ruolo. Viste le implicazioni dell’argomento sulla società moderna, la conferenza si inserisce perfettamente lungo il filone Scienza e Società, tematica quanto mai attuale che il Museo del Balì ha intenzione di affrontare e sviluppare nel 2010. Nonostante l’anno sia appena iniziato, in calendario sono già presenti due importanti iniziative: il concorso a premi “I Giovani e la Scienza”, indirizzato a studenti o classi di scuola secondaria di II grado, al quale è possibile iscriversi entro e non oltre il 16 gennaio, e la mostra temporanea “AVATAR_un’esperienza nel mondo virtuale”, organizzata in collaborazione con il Museo Tridentino. La mostra interattiva, che rimarrà aperta fino al 15 marzo, illustra il tema dei nuovi mondi virtuali che si stanno sviluppando in internet dal punto di vista psicologico, sociologico e antropologico.

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