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martedì 14 luglio 2009

Mondolfo, Francesconi: "Il PdL pesarese è inconsistente. Apriamo una discussione seria"




Marco Francesconi, componente del direttivo comunale del PDL di Mondolfo, interviene sull'esito delle elezioni provinciali

"Prendo spunto dalla parole del consigliere provinciale Baldelli a commento dell’esito delle ultime elezioni provinciali: “forse nel PDL c’è qualcosa che non va”, per chiedere ai dirigenti provinciali un sussulto d’orgoglio e dignità politica è farsi da parte per poter aprire una discussione seria con tutta la base sul futuro del PDL nella nostra provincia.
Baldelli ha espresso, nei confronti del PDL, una perplessità che non ha fondamento perchè la verità è un’altra, molto più amara e politicamente umiliante: il PDL non esiste nella nostra provincia, non lo dico io ma l’ha sancito senza rischio di smentita l’esito elettorale delle recenti amministrative; ottenere il 26% di consensi significa che non si è stati neanche presi in considerazione da chi andava a votare
.
L’inconsistenza del PDL pesarese è inoltre certificata dal fatto che non è riuscito né ad approfittarsi della grande crisi del centrosinistra(ha perso quasi il 10% di consensi) nè del grande traino che il PDL nazionale ci ha offerto maramaldeggiando in tutt’Italia, anche nelle regioni e province storicamente rosse.
Caro Baldelli, come diceva il grande Bartali : ……… l’è proprio tutto da rifare !!!
La base elettorale del PDL è molto più ampia di quell’inqualificabile 26%, ma per porre quella fatidica croce sul simbolo la gente di centro destra è giustamente esigente e pretende prospettive e fatti concreti; è stufa di dare il proprio consenso a chi poi ne fa un uso esclusivo per le proprie ambizioni personali.
Dopo 14 anni di sconfitte(basta verificare la costante differenza dei consensi del centro destra fra le politiche e le amministrative) con tutto il rispetto verso le persone, è arrivato il momento di andare oltre Giannotti, oltre Bettini, oltre la Foschi, oltre la Mencoboni …… che hanno dimostrato di essere politicamente dei perdenti.
Occorre costruire un movimento che abbia la voglia di andare a dialogare con la gente, con una classe dirigente che abbia la volontà e le capacità di fare, nei luoghi istituzionali, delle battaglie vere per riacquistare la fiducia del nostro elettorato e dei cittadini in generale e poter costruire, giorno dopo giorno, una reale possibilità di vittoria nelle prossime tornate elettorali amministrative".

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