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giovedì 19 febbraio 2009

Unione Valcesano, Lucarini risponde alla minoranza: "Una speculazione politica ingiustificabile"


“Non accetto lezioni di moralità dai consiglieri di minoranza, quattro dei quali sono decaduti per assenze ingiustificate. Il loro intervento sugli aumenti dei costi e la spartizione di potere è speculazione politica non giustificabile, un castello di menzogne”.
Giuliano Lucarini, presidente dell’Unione Valcesano risponde senza mezzi termini all’opposizione che nei giorni scorsi, alla luce dei dati resi noti dalla Corte dei Conti che rilevano un aumento dei costi dei servizi associati, aveva chiesto le sue dimissioni e quelle dell’intera giunta.


“Le differenze dei costi di gestione tra il 2002 e il 2006, 520mila euro – spiega Lucarini, insieme agli assessori Cavallo, Talé, Patregnani e Carloni – è dovuta all’ampliamento del servizio asilo nido da 24 a 30 posti, all'adeguamento Istat per i contratti delle cooperative sociali per servizi alle persone, all’introduzione di una figura professionale per centri diurni per disabili, alla riqualificazione professionale degli operatori all'assistenza e del personale infermieristico presso la casa di riposo (140mila euro) e a tante altre voci consultabili, come gli aumenti fisiologici, carburante ad esempio. Tutto è servito solo per incrementare e migliorare i servizi. La stessa Corte dei Conti alla quale invieremo queste spiegazioni dice che i conti sono approssimativi. La relazione è superficiale, è improprio fare una comparazione in quanto i servizi sono stati estesi e qualificati. La minoranza parla di potere quando invece nell’Unione ci sono amministratori che lavorano solo per il bene dei cittadini e senza percepire, dal 2008, alcun compenso. Abbiamo un saldo attivo di 178.000 euro, mai fatto spese folli, solo utili. Il clima nell’Unione è peggiorato con l’ingresso di alcuni personaggi mondaviesi e di San Costanzo, all’inizio anche la minoranza approvò i documenti più importanti. Rimaniamo in attesa della mozione di sfiducia della minoranza che sarà per loro un boomerang. Noi siamo pronti, cifre alla mano, a un confronto serio in consiglio”.

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