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venerdì 19 dicembre 2008

Turismo: per i Socialisti circuiti si, ma in sinergia


Ottima proposta l’idea della Provincia di creare anche un circuito di rocche, castelli e borghi.
Rimane però difficile, per un territorio come il nostro, identificare un solo comune che non abbia questa caratteristica (perché mancano Mondavio, Apecchio, Sassocorvaro, Gradara, Montemaggiore, Mondolfo, ecc….?) e quindi è abbastanza improbabile creare un circuito con 65/80 località.
Fra le priorità strategiche, noi Socialisti abbiamo messo la necessità di rilanciare il turismo quale risorsa primaria per lo sviluppo economico che consente di salvaguardare, se ben gestito, un modello sociale ed ambientale che tutti ci invidiano
Per raggiungere questo obiettivo, riteniamo che la moltiplicazione di circuiti tematici capaci di rappresentare le eccellenze provinciali, sia stato un percorso utile.
Noi socialisti proponiamo però che si debba andare oltre per due motivi.
Da una parte, si stà evidenziando un pericolo gigantesco: l’autoreferenzialità nella gestione di questi settori e conseguenti iniziative.
E’ un rischio da evitare per non disperdere in mille rivoli le poche risorse a vantaggio di egoismi localistici o ambizioni lobbistiche che favoriscono i pochi a danno della maggioranza e soprattutto impediscono un rilancio forte ed originale dell’offerta turistica in forma integrata.
La via del vino, dell’olio, dell’artigianato, dell’industria d’eccellenza, dei teatri, degli eventi storico-folcloristici, dei parchi naturali, della cultura, delle piccole località con eccellenze, circuiti di trekking, mountain bike, ecc…, ma anche alberghi, campeggi, agriturismi, ristoratori, ecc….
E’ necessario “fare squadra” come dice Ucchielli.
Vi immaginate,però, una squadra fatta di soli portieri o di soli mediani o centravanti. Anche se fossero i migliori del mondo, perderebbero sempre.
Noi sosteniamo che bisogna fare tante squadre (prodotto) che possano giocare in diverse categorie (target e capacità economiche della domanda) mettendo in ognuna di esse il meglio possibile di ogni settore.
Dall’altra parte, questo è il momento di creare le condizioni per “inventare” un nuovo modello con il quale anche i giovani possano cimentarsi con forme imprenditoriali originali e quindi capace di mettere in sinergia le diverse specificità, individuando bene gli obiettivi, puntando sulla qualità e compatibilità ambientale e sociale, coinvolgendo il maggior numero di settori, istituzioni e privati a condizione che tutti si rendono disponibili a partecipare anche economicamente.
Si dice che l’Italia e la nostra Provincia hanno le risorse storico culturali, enogastronomiche, ambientali, ecc… (materie prime non delocalizzabili) in grandissima quantità e qualità, ma tutti sappiamo che stiamo perdendo posizioni nel confronto con le nazioni concorrenti. Perchè?
Il motivo principale è dovuto dal fatto che non riusciamo a proporre e vendere sul mercato della domanda il nostro “prodotto” in modo compiuto perché ognuno si muovo per conto proprio e quindi non in grado di fare “massa critica” per assemblare ed essere incisivi con proposte veramente innovative, suggestive e quindi concorrenziali.
Rapa Bruno
Segretario Partito Socialista - Fano

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