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mercoledì 10 novembre 2010

Marotta, è qui la festa! Il Comitato Pro Marotta Unita incontra i cittadini dopo il superamento delle 5000 mila firme


Una città in festa per lo storico obiettivo dell’unificazione di Marotta sempre più vicino.
Il comitato Pro Marotta Unita ha deciso di ringraziare i cittadini che hanno contribuito al superamento in largo anticipo del traguardo delle 5000 firme, organizzando per domenica 21 novembre, a partire dalle ore 17, un incontro in piazza Kennedy.

"Vogliamo ringraziare la popolazione del grande sostegno durante la raccolta firme – spiega il presidente Gabriele Vitali – e per questo abbiamo deciso di passare un pomeriggio insieme. Offriremo un piccolo rinfresco e sarà l’ultima occasione per firmare per i cittadini di Mondolfo, Marotta e Fano.
Nei giorni successivi continueremo a raccogliere i certificati elettorali dai Comuni e poi entro il 15 dicembre spediremo tutto alla Regione Marche”.

Una commissione regionale controllerà la regolarità delle firme. Da quel momento la proposta di legge sarà valida ed innescherà l’iter legislativo che consiste nel chiedere i pareri alla Provincia e ai consigli comunali di Fano e Mondolfo.
Quindi sarà indetto il referendum consultivo.
Sarà la Regione che dovrà decidere qual è la popolazione interessata dal referendum. Quest’ultimo aspetto è un nodo importantissimo quanto delicato da sciogliere per l’esito finale. Un conto è se voterà tutto il Comune di Fano, un altro se sarà chiamato ad esprimersi solo Marotta di Fano come ha suggerito il comitato alla Regione. I risultati del referendum del 1981 stanno a dimostrarlo.
Rispetto ad allora anche l’indicazione del confine è cambiata. E’ stato limitato all’intero abitato di Marotta, escluso quindi Ponte Sasso, dove già ci fu il consenso elettorale nel 1981.
Ma la differenza più importante rispetto ad allora sta nel numero degli abitanti del Comune di Fano che nel 1980 contava circa 52–53.000 abitanti e che con il distacco delle frazione di Marotta rischiava di scendere sotto i 50.000 e un declassamento con la perdita persino di dieci consiglieri. Oggi, con 63.000, non avrebbe problemi anche con i circa 2.000 abitanti in meno oggetto dello spostamento.

“Analizzando in questi giorni le 5300 firme – conclude Vitali – abbiamo scoperto che ben più dell’80% sono di residenti nei comuni di Fano e Mondolfo. Questo dato fa ben comprendere quanto il problema della divisione sia sentito dalla popolazione interessata”.

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