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mercoledì 22 dicembre 2010

San Lorenzo, ma quanta gente in consiglio! Un miracolo? No, si parlava di cave. Tra i consiglieri c'è chi ha lasciato l'aula in segno di dissenso


I miracoli sotto Natale avvengono anche a San Lorenzo in Campo.

Mi sembrava di sognare ieri sera quando ho aperto la porta dell'ex chiesa di San Francesco a San Vito dove si teneva l'ultimo consiglio comunale del 2010.

Per un attimo ho pensato di essermi sbagliato, ho pensato di essere entrato al bar che è lì a fianco. Tanta gente in una volta sola non l'avevo mai vista quest'anno a un consiglio. Di solito siamo 2 o 3.

Poi ho guardato le facce, ho riletto l'ordine del giorno e ho compreso tutto.
Il menù della serata prevedeva cave come piatto succulento, e sai com'è...
A dire il vero si parlava anche di fotovoltaico, o meglio dell’adozione e integrazione delle norme regionali per l’individuazione delle aree non idonee all’istallazione degli impianti fotovoltaici a terra. Forse qualcuno è intervenuto anche per questo argomento... forse!

Nemmeno il Berlusca a Matrix ha trattenuto i laurentini a casa davanti alla tv. Bene così!

All'inizio si è battibeccato sul futuro degli alberi al bivio di Fratte Rosa e Castelleone dove si sta facendo la rotatoria. Roba forte! Li butteranno giù? Chissà! Sembra proprio che a Capodanno brinderanno anche loro poi si vedrà...
Quindi si è passati a discutere del muretto che circonda il campo dove si trova la pista polivalente. In alcune parti è messo piuttosto male. Che fare? Dilemma!

Il sindaco successivamente ha risposto per le rime a un comunicato stampa del Pdl riguardo all'assestamento di bilancio.
Di Francesco ha sottolineato che gli "esperti" hanno riportato tante inesattezze e cose non vere.

In un crescendo rossiniano è arrivato poi il momento più atteso: l'approvazione della convenzione con le società di escavazione che presto inizieranno la coltivazione delle nuove cave.

Da una parte i consiglieri, dall'altra il pubblico attento a non perdere neanche mezza battuta, in mezzo i tecnici con un banco pieno di faldoni.

"La convenzione, ha esordito il primo cittadino, chiude un’avventura iniziata 7 anni fa con l’allora sindaco Grottaroli.
L’attività durerà 10 anni in un’area di 27 ettari. Sono stati previsti 9 lotti più cave di prestito.
Abbiamo preteso il ritombamento con materiali precisi per riportare il piano di campagna iniziale.
Per il prossimo decennio entreranno nelle casse comunali 120mila euro l’anno.
Avremo poi a disposizione un’area di 10 ettari. Sulla metà sarà realizzato il progetto di qualità che prevede una country house destinata al Country Club Valcesano con centro ippico, parcheggi, percorso salute.
Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto”.

Dopo tanti consigli alla camomilla nei quali al massimo ho sentito discutere di aria fritta o quasi, finalmente si è assistito a un botta e risposta più consono a un consiglio comunale.

La palla dopo il sindaco è passata a Silverio Caldarigi del gruppo ‘Laurentini sì’ che non ha usato mezze parole per criticare la convenzione.

“Troppa fretta per questa approvazione che riveste una grandissima importanza per il futuro del paese. La convenzione è molto imprecisa. Mi sembra che stiamo raccogliendo pochissimo e poi perché il Comune non ha preteso di incassare tutto subito? Questa convenzione non è degna di essere votata. Votarla è come mettersi le manette ai polsi. Al momento dell’approvazione usciremo dall’aula”.

E così è stato, Caldarigi e Simone Santini se ne sono usciti al freddo della notte sanvitese.

Dall'altra minoranza, quella targata Pdl, è arrivato invece un parere favorevole. Il voto di Pietro Gambaccini e Stefano Antognoli ha stupito molti dei presenti, non il sottoscritto.

“Siamo favorevoli a questi insediamenti – ha argomentato convinto Pietro Gambaccini – perché possono rappresentare una risorsa. Speriamo che i soldi vengano investiti per opere importanti”.

Chissà?

"Questa è l'idea - ha replicato Di Francesco - ma con l'andazzo attuale..."

Insomma in tempi di crisi economica non è semplice progettare il futuro...
Ma magari con 120mila euro all'anno per il prossimo decennio qualcosina si potrà fare, qualche mattone uno sopra l'altro si potrà intravedere. Speriamo!

Si è poi passati al fotovoltaico, argomento sul quale preferisco per ora... astenermi.

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