Frontone, Castelli d'aria

Nella splendida cornice del castello, venerdì alle ore 21 si svolgerà l’ottavo concerto del Festival “Castelli d’aria”, itinerari organistici nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino, che vede la direzione artistica e il coordinamento de “Il Laboratorio Armonico”, con il patrocinio della Provincia, dell’Assemblea legislativa delle Marche e di “March&organi”.

Il coro Jubilate di Candelara di Pesaro, diretto dal Maestro Willem Peerik, eseguirà un ricco repertorio di musiche polifoniche itinerante tra le belle sale del castello. Sarà anche l’occasione per visitare la chiesa baronale della Madonna del Soccorso, recentemente restaurata, che si trova nella cittadella fortificata, a pochi passi dal castello.
Il coro polifonico Jubilate è una giovane realtà musicale nata nel 2000 dalla volontà di un gruppo di candelaresi appassionati di musica corale e sensibili ad arricchire una tradizione artistico-musicale da sempre presente a Candelara.
 Attualmente è composto da 30 cantori che con passione affrontano un repertorio dal Medioevo al Barocco con particolare attenzione ad un approfondito studio tecnico, vocale e stilistico, senza mai perdere l’espressività e la freschezza che lo contraddistinguono.

Il coro svolge un’attività concertistica intensa e varia, ha presenziato ad importanti rassegne corali nazionali ed internazionali.
 Nel 2003 ha prodotto ed eseguito la semi-opera ‘The fairy Queen’ di H. Purcell. Nel 2004 ha intrapreso l’organizzazione del Festival di Musica Antica Musicale “Amoeni Loci”, serie di concerti dal Medioevo al Barocco che si svolge nei luoghi più suggestivi della provincia di Pesaro e Urbino durante il periodo estivo.

Willem Peerik, nato nei Paesi Bassi nel 1969, si è trasferito in Italia nel 1992 per seguire i corsi di perfezionamento di pianoforte con Michele Marvulli e Giovanni Valentini con cui due anni dopo si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro. Dal 2004 è direttore artistico del festival di musica antica ‘Musicae Amoeni Loci’.