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venerdì 18 giugno 2010

Strada provinciale Pergolese: "Per noi pendolari la situazione è diventata insostenibile"


La Via Crucis, così potrebbe essere ribattezzata la Strada Provinciale 424, la “storica” Pergolese.

I 36 km da Pergola a Marotta sono diventati ormai da decenni per centinaia e centinaia di pendolari un vero e proprio calvario. Percorrerli la mattina presto per andare al lavoro è un’impresa. Timbrare il cartellino in orario quasi impossibile.

Sono costanti e numerose le proteste dei cittadini della Valcesano che quotidianamente si ritrovano in coda lungo un’arteria obsoleta, incapace di sopportare una mole di traffico sempre più notevole.

Una ragazza di Pergola, che ogni giorno transita lungo la SP 424 per raggiungere la stazione ferroviaria di Marotta, è stanca di questa situazione.

“Per noi pendolari la situazione è diventata davvero insostenibile. Non è possibile concepire una strada pubblica ad uso privato! La strada è già tristemente nota per la lentezza dei tempi di percorrenza a causa dell’attraversamento dei diversi paesi. Il disagio dei numerosi pendolari costretti a percorrerla quotidianamente per raggiungere il posto di lavoro, è ancor maggiore quando accade, non di rado, di imbattersi nelle ore di punta in trasporti eccezionali, soprattutto yacht e altre imbarcazioni. Questo genera interminabili code, nonchè ritardi psicologicamente snervanti e compromettenti la possibilità di arrivare nei tempi previsti”.

Venerdì scorso l’ultimo episodio.

“Il trasporto eccezionale di una grossa imbarcazione ha costretto tutti i mezzi in transito verso le 7.30 a percorrere la strada ad una velocità inferiore ai 20 km/h. Pur sensibile alla crisi che sta colpendo soprattutto le aziende della cantieristica, non è accettabile che le esigenze di una popolazione di pendolari debbano adeguarsi, con tutto il rispetto, alle esigenze di alcune aziende del territorio.
Questa denuncia non vuole essere una sterile lamentela, ma uno spunto di riflessione per le Amministrazioni o per chi di dovere, affinchè ad essere tutelati siano gli interessi e i diritti di tutti i cittadini e non di pochi fortunati”.

Che si potrebbe fare?

“Basterebbe che il transito di trasporti eccezionali venisse regolamentato da appositi orari, dunque che le autorizzazioni al transito fossero rilasciate solo in determinati momenti della giornata verosimilmente meno interessati dal traffico”.

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